Apple è uno dei titoli più presenti nei portafogli di investimento dei trader di tutto il mondo. Oggi le azioni del colosso di Cupertino scambiano a 172 dollari. Nel corso dell’ultimo anno fiscale, le quotazioni di Apple hanno evidenziato una progressione di ben il 32 per cento.
Il 2022, come si può vedere dal grafico in basso, non è iniziato nel migliore dei modi. A causa del violento sell-off che ha interessato il paniere dei titoli tech di Wall Street in scia alle preoccupazioni per un possibile rapido aumento dei tassi di riferimento da parte della FED, Apple ha perso il 5 per cento.
Lato operativo il ribasso registrato dal titolo può essere sfruttato per comprare a prezzi più bassi. Tra l’altro oggi per fare trading online sulle azioni Apple non è neppure necessario pagare commissioni se si sceglie il broker eToro per operare (qui il sito ufficiale).
Alla luce dell’andamento recente delle azioni Apple, la domanda che ci poniamo in questo articolo riguarda il rapporto tra prezzi e fondamentali. Il titolo Apple attualmente è sovravalutato oppure è sottovalutato? Il dubbio è più che legittimo soprattutto alla luce del rally recentemente registrato dalla market cap di Apple. Insomma con una capitalizzazione di mercato ad un passo dai 3mila dollari, è possibile che ci sia ancora del valore nelle azioni Apple?
Guardiamo ai fondamentali: attualmente il rapporto prezzo/utili (P/E) di Apple è pari a 32, valore leggermente superiore a quello dell’indice S&P 500. Il P/E è un indicatore fondamentale per catturare il valore di un titolo. Il principio base è il seguente: quanto più basso è il P/E allora tanto maggiore sarà il valore del titolo.
Lo storico dice che negli ultimi cinque anni il P/E di Apple ha segnato una crescita del 126,9 per cento. Ciò sta a significare che la valutazione dei prezzi Apple può essere in effetti eccessiva.
Il rapporto P/E forward di Apple è invece attestato a quota 29. Un ammontare simile implica una valutazione in linea con quella dei principali competitors di Apple.
I due dati che abbiamo messo in risalto sembrano andare in controtendenza e ciò non aiuta a capire se le azioni Apple sono sopravvalutate o sottovalutate. Ciò significa che non possibile, limitando l’analisi al solo rapporto P/E, capire se è meglio preferire strategie short trading oppure long trading.
Ad ogni modo nella valutazione di un titolo va tenuto anche conto del tasso di crescita. In particolare il rapporto prezzo/utili/crescita (PEG) può essere rutenuto un buon modo per incorporare i tassi di crescita nel processo di valutazione. Ebbene il PEG complessivo dell’S&P 500 è pari a circa 1 mentre il PEG di Apple è pari a 2,04. Tale differenza sembra suggerire che le azioni Apple siano sopravvalutate.
Insomma le indicazioni che arrivano non sono convergenti ma questo non è un problema perchè con broker come ad esempio eToro è possibile fare long e short trading da una stessa piattaforma. In più con questo broker è possibile avere la demo gratuita da 100 mila euro per imparare a fare pratica senza correre il rischio di perdere soldi veri.
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Long short Trading azioni Apple: il parere degli analisti
Per capire se le azioni Apple sono sottovalutate o sopravvalutate può essere utile anche analizzare i giudizi degli analisti. Ebbene il target price medio tra i 38 analisti che ad oggi coprono il titolo Apple è di 175 dollari. Tale valore implica un potenziale ribasso dell’1,2 per cento rispetto ai livelli attuali. La differenza, comunque, è minima e allora potrebbe anche essere che gli attuali prezzi del titolo Apple siano in linea con quelli che sono i fondamentali e le prospettive finanziarie.
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