Quando si parla di settore dell’auto elettrica, il pensiero va subito a Tesla, la società guidata dall’eccentrico Elon Musk. In realtà se è vero che Tesla sia uno dei principali driver del comparto dell’auto elettrica a batterie, è altrettanto vero che, soprattutto nell’ultimo anno, sono emerse numerose concorrenti. In principio si trattava essenziamente di start-up (alcune delle quali si sono perse per strada) ma, dopo la prima scrematura, nomi come NIO o Lucid sono diventati sempre più ricorrenti negli ambienti finanziari.

Addirittura, fino a pochi mesi fa, proprio il gruppo NIO veniva indicato come un potenziale diretto concorrente in grado di mettere in pericolo il primato di Tesla nel settore dell’auto elettrica. Chi ha memoria lunga certamente ricorderà articoli che parlavano dei possibili timori di Elon Musk dinanzi all’avanzata di NIO. 

Rispetto a quel periodo, oggi il quadro è profondamente cambiato e Tesla è tornata ad essere in beata solitudine. Il motivo è semplice: quelli che dovevano essere i potenziali concorrenti del gruppo di Musk si sono sgonfiati….perlomeno in borsa. 

Ad attestare il sostanziale fallimento (almeno per adesso) delle alternative a Tesla sono i numeri. Nel corso delle ultime settimane, infatti, il prezzo delle azioni NIO e Lucid ha registrato un ribasso di oltre il 30 per cento. Una perdita di valore verticale che apre seri dubbi sulle prospettive future delle due quotate. 

Secondo alcuni analisti, la flessione di NIO e Lucid va inserita nella fase ribassista che sta caratterizzando i titoli del settore growth sempre più penalizzati dalla paura per la crescita dell’inflazione.

In borsa quando si verificano ribassi di una simile ampiezza, la tentazione di comprare a sconto è molto forte. Teoricamente questo ragionamento non fa una piega: comprare un asset quando i prezzi sono bassi per poi puntare su un rilancio delle quotazioni, è da sempre una delle tecniche operative più utilizzate. Oggi è ancora più facile investire in questo modo grazie a broker come ad esempio eToro (leggi qui la nostra recensione) che consentono di fare trading online sulle azioni senza commissioni. eToro, inoltre, offre anche la demo gratuita per fare pratica. 

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Dicevamo della tentazione di comprare a prezzi a sconto. Ebbene non di rado quello che teoricamente è valido, praticamente dimostra invece di non esserlo. A fare la differenza è la presenza o meno di fattori che sono in grado di guidare il rilancio del titolo deprezzato. 

La domanda che ci poniamo è quindi la seguente: ci sono motivi per far salire il prezzo delle azioni NIO e Lucin nel futuro oppure l’attuale flessione delle due quotate è solo l’inizio di una fase ribassista? 

Per quello che riguarda Lucin, The Motley Fool, ha messo in evidenza come il 2021 sia stato un anno eccezionale per la società prima del ribasso. Lucid è riuscita ad attuare una produzione di massa. Tante le sfide aperte per il 2022 con la società che dovrà far salire la sua capacità produttiva a una media di 55 vetture al giorno. Un obiettivo non semplice da raggiungere a causa di una serie di fattori di disturbo come la carenza di chip. Punto di vantaggio rispetto ai concorrenti è la minor dipendenza da terzi per la realizzazione delle batterie. 

Le prospettive, quindi, non sono male e ciò lascia ipotizzare una possibile ripresa dei valori. Tale ipotesi può essere sfruttata impostando strategie rialziste con il broker eToro (qui il sito ufficiale). 

Per quello che riguarda NIO, invece, a novembre c’è stato un miglioramento nella produzione che lascia ben sperare per l’anno nuovo. La società cinese si sta espandendo all’estero (Germania in primis) ma il focus resta su Pechino. Anche in questo caso, quindi, le aspettative per il futuro sono incoraggianti. 

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