I dati personali sono una delle merci più preziose in un contesto globale in cui l’identità digitale è sempre più importante. Per questo, la protezione dei dati dei propri clienti è argomento di fondamentale importanza che può influire sull’attività stessa di una società.
E’ quello che è accaduto a Robinhood Markets Inc, società californiana che offre servizi finanziari online. Campo ancor più delicato, in cui la protezione dei dati deve essere messa al primo posto. Purtroppo lo scorso 8 novembre, l’azienda ha dichiarato di aver subito un attacco hacker che ha determinato la violazione delle informazioni di circa un terzo dei propri clienti.
Stando a quanto reso noto dalla stessa Robinhood con una nota, i pirati infomatici ci sarebbero addirittura spinti a chiedere un riscatto.
Violati i dati di 7 milioni di persone
Dire “un terzo”, quando si parla dei clienti di Robinhood, non rende molto l’idea. E’ più chiaro se si traduce in un numero: stiamo parlando dei dati riferiti a circa 7 milioni di persone. In base alla ricostruzione effettuata dalla società di trading online, uno sconosciuto sarebbe entrato nel sistema societario attraverso il classico cavallo di Troia, riuscendo ad a ottenere gli indirizzi di posta elettronica di circa 5 milioni di persone. Non solo. Il pirata informatico avrebbe ottenuto anche i nomi completi di un altro gruppo, pari ad altri 2 milioni di persone.
E purtroppo il danno non si sarebbe fermato qui. In alcuni casi, infatti, sarebbero stati trafugati dati ancora più personali come ad esempio la data di nascita e il CAP della città di residenza. Per fortuna a subire il furto di questi dati più sensibili sarebbero stati non più di 310 account attivi su Robinhood. I messi peggio di tutti sarebbero, per finire, una decina di clienti della piattaforma di trading online che si sarebbero visti privare di informazioni ancora più sensibili.
La direzione di Robinhood ha comunque evidenziato che, in nessun caso, sono stati rubati dati fondamentali, come il numero di previdenza sociale, il numero di conto bancario o della carta di debito. Per la serie è andata male ma, oggettivamente, poteva andare molto peggio. Sicuramente l’attacco hacker che ha subito Robinhood (vedremo dopo come è avvenuto) non è piaciuto agli investitori. Già ieri il prezzo delle azioni ha registrato un calo dai 38 dollari di lunedì a circa 37 dollari. La flessione sta proseguendo oggi con le quotazioni della società che perdono 4 punti percentuali.
Ricordiamo che per sfruttare queste situazioni si può operare attraverso lo short trading. Poichè fare trading al ribasso non è semplice, consigliamo sempre di esercitarsi prima con un conto demo gratuito come, ad esempio, quello offerto dal broker eToro. E’ possibile attivare l’account dimostrativo eToro direttamente dal link in basso.
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Come è avvenuto l’attacco hacker a Robinhood
Considerando quelle che sono le dimensioni dell’attacco hacker subito da Robinhood, viene spontaneo chiedersi come sia stato possibile tutto questo. Ebbene…è bastata una telefonata al servizio clienti. Grazie a questo gancio, il pirata informativo è riuscito ad accedere ai sistemi di supporto. La società ha notificato ufficialmente l’accaduto alle forze dell’ordine, e dato incarico alla società di sicurezza Mandiant di indagare.
Purtroppo non è neppure la prima volta che la piattaforma di trading subisce le attenzioni degli hacker. Nel 2020, quasi 2.000 conti erano stati compromessi in una serie di hacking. Questa volta non ci sono stati effetti sui conti e probabilmente questo è anche il frutto delle politiche più attente in materia di sicurezza che la piattaforma Robinhood ha iniziato ad adottare proprio a seguito dei fatti del 2020.
Le conseguenze sui mercati
Come abbiamo già detto in precedenza, la notizia dell’attacco aveva provocato già nei giorni scorsi un ribasso del titolo. La flessione sembra proseguire anche oggi (qui la piattaforma eToro per investire).
Il titolo è stato quotato a Wall Street alla fine luglio. Il suo massimo storico è stato di ben 84 dollari. A prescindere dall’attacco hacker, le attuali quotazioni medie sono comunque lontane dai massimi. Secondo gli analisti, però, un valore in area 35 dollari resta un buon livello che potrebbe sostenere il titolo fino ai prossimi dati trimestrali.
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