La quotazione petrolio continua a restare su livelli molto alti. Se fino a pochi mesi fa, gli 80 dollari al barile erano un target remoto, adesso questo livello è semplicemente la base per un ulteriore allungo in avanti. Mentre in corso la redazione del post, il prezzo del petrolio WTI registra un ribasso dell’1,68 per cento a quota 83,23 dollari al barile mentre il Brent è in flessione dell’1,15 per cento a 85,1 dollari al barile.
I due segni rossi non devono trarre in inganno poichè la view sul greggio è costruttiva e tutte le previsioni di breve e medio termine sono rialziste.
Proprio alle previsioni sul prezzo del petrolio è dedicato questo post. L’argomento interessa sia i semplici consumatori (un greggio più alto significa aumento del costo della benzina ma anche rialzo dei prezzi di molte merci) che i traders. Questi ultimi possono investire sull’andamento della quotazione petrolio grazie a tutta una serie di strumenti dericati che riproducono il prezzo dell’oil.
Tra i più semplici e alla portata di tutti ci sono i Contratti per Differenza. La nostra preferenza vai ai CFD perhè essi consentono di speculare sia al rialzo che al ribasso. Ciò significa che si può guadagnare su quando il valore del petrolio che quando esso diminuisce. Per imparare a fare long e short trading su un bene come il petrolio consigliamo però di fare prima pratica con un conto demo come ad esempio quello gratuitamente offerto da eToro.
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Previsioni petrolio: e se dopo il rally ci fosse un crollo?
Secondo gli analisti di Marzotto, l’attuale quotazione del petrolio non era neppure immaginabile nella primavera dello scorso anno quando il valore del greggio era precipitato ad appena 40 dollari al barile. Con il petrolio al top, però, si aprono interrogativi su quello che potrebbe avvenire in futuro.
Lato tecnico, negli ultimi anni, si è assistito ad un primo shock che ha causato il crollo del greggio ai minimi e successivamente, ad uno shock di segno contrario che ha fatto schizzare ai massimi le quotazioni petrolifere.
Adesso, commentano gli analisti, si tratta di verificare se il prezzo attuale è sostenibile oppure se è invece fisiologico un ribasso, anche consistente. E’ questa la domanda che si stanno ponendo (e continueranno a porsi anche nelle prossime settimane) tutti gli investitori che hanno attivato posizioni sul greggio.
Come investire sul petrolio: bullish nel breve e bearish nel lungo termine?
Le previsioni sul prezzo del petrolio cambiano a seconda di quello che è l’approccio che viene adottato. Mentre nel breve periodo il valore del greggio dovrebbe muoversi al rialzo, sul lungo termine le prospettive sono invece decisamente differenti. Ma vediamo nel dettaglio.
Nel breve periodo il petrolio è impostato al rialzo a causa del forte squilibrio che esiste tra l’offerta (bassa) e la domanda (alta). La situazione del greggio ricorda molto da vicino quella del gas naturale (altra materia prima il cui prezzo è volato negli ultimi mesi).
Nel caso del gas naturale, l’offerta molto bassa dipende dalla forte domanda dei paeis asiatici e dalla performance peggiore delle attese delle fonti rinnovabili. Il fatto che si stia avvicinando la stagione fredda, poi, ha determinato un ulteriore crescita delle preoccupazioni.
Il petrolio, dal canto suo, soffre soprattutto per la decisione dei paesi OPEC di immettere sul mercato un quantitativo limitato di greggio. Altro fattore che impatta sui prezzi sono le scorte che vengono espresse in numero di giorni. Attualmente siamo sulla media del 2018-2019 che era stata più bassa rispetto a quella dei due anni precedenti.
Tutti questi driver rialzisti ci sono oggi ma non è affatto detto che possano esserci anche domani. Anzi, a voler essere precisi, questi elementi che attualmente spingono al rialzo il prezzo del petrolio, dovrbebero esaurirsi e rientrare nel lungo termine.
Per rispondere alla domanda che tanti traders si stanno ponendo, quindi, si può ipotizzare una strategia in due fasi: nel breve periodo conviene avere un approccio bullish sul prezzo del petrolio mentre strategie di lungo termine dovrebbero essere bearish. In pratica si tratta di investire in direzione diverse a seconda dell’intervallo temporale del trade.
Operare con queste modalità richiede l’utilizzo di strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro grazie al quale è possibile replicare le posizioni dei migliori traders.
Focalizzandoci sul lungo periodo, le previsioni sui prezzi sono ribassiste non solo perchè le criticità di vrebe dovrebbe essere superate ma anche perchè a fare la differenza potrebbero essere le crescenti pressioni per un aumento della produzione energetica da fonti rinnovabili. Se la spinta politica è per una progressiva sostituizione delle fonti tradizionali, allora il valore del greggio non può che subire un calo.
Un ulteriore indizio conferma questa view: i colossi petroliferi tradizionali (a partire dall’italiana Eni) stanno adottando piani industriali che sono sempre più basati sulle fonti green di energia. La svolta, quindi, è reale. Il prezzo del petrolio non può restare indifferente.
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