Quali sono le migliori materie prime su cui fare trading online nei prossimi mesi? A porsi questa domanda sono stati gli analisti di Citi che hanno redatto un report sull’argomento proprio mentre è in pieno svolgimento il quarto trimestre 2021, ultimo rush dell’anno in corso. Quello iniziato da circa un mese non sarà un trimestre come gli altri visto che è oramai dato per assodato l’aumento del prezzo del gas naturale e quello del petrolio (con conseguenti effetti sugli importi delle bollette).
Il rialzo delle commodities ha messo in moto grandi cambiamenti che si sono già fatti vedere nel terzo trimestre. L’incertezza creata da questo nuovo quadro potrebbe addirittura condizionare il mercato delle materie prime per i prossimi due anni.
Secondo gli analisti di Citi, il rialzo marcato di alcune commodities non deve sorprendere più di tanto trattandosi di un fenomeno tipico delle fasi successive alle recessioni. Nell’attuale situazione, la spinta rialzista è aggravata dalle carenze nella catena di approvvigionamento che la pandemia di covid19 ha determinato. Considerando che tali problematiche potrebbero durare fino a 2023, non è da escludere che i prezzi delle materie prime possono restare alti ancora per molto tempo.
Nella loro analisi, gli analisti hanno poi posto l’accento sul fatto che la crescita della domanda di materie prime sia alle prese con vincoli di offerta che sembrano richiedere immediati e forti investimenti per poter soddisfare la richiesta.
Citi, comunque, nonostante il sell-off che è emerso nel terzo trimestre, resta ottimista sul settore per tutto il 2021.
L’indicazione degli esperti della banca d’affari americana è quindi chiara: nell’ultimo trimestre 2021, i prezzi delle materie prime potrebbero crescere ancora. Tale situazione, dal punto di vista operativo, può essere cavalcata comprando CFD sulle principali commodities. Non è necessario operare da più piattaforme per fare trading sulle materie prime in quanto si puà gestire tutto da un solo account. Ad esempio eToro (leggi qui la recensione completa), mette a disposizione una demo gratuita da 100 mila euro proprio per aiutare i traders alle prime armi ad imparare ad investire sulle materie prime senza rischi.
Migliori materie prime previsioni 2021
Ma quali sono le migliori materie prima su cui fare trading online nel corso dell’ultimo trimestre 2021? Praticamente tralasciando il caso di alcune commodities su cui gli analisti hanno una view neutrale (è questo il caso di rame, zinco, oro, argento e carbone da coke), gli asset da preferire sono petrolio greggio, gas, alluminio, palladio, carbone termico e soia. Sono le previsioni sui prezzi di queste commodities ad essere particolarmente incoraggianti.
Secondo gli analisti della banca d’affari Usa, è difficile che il delicato equilibrio tra la domanda e l’offerta degli asset su indicati possa essere raggiunto e ripristinato prima della fine dell’anno. Il petrolio è l’esempio migliore delle materie prime con previsioni molto positive per la fine dell’anno. A causa, infatti, dei rinvii nel dialogo ripreso tra Stati Uniti e Iran, è improbabile che possa esserci una ripresa dell’export nell’anno in corso.
Ciò significa che la quotazione petrolio ha grandi possibilità di restare su alti livelli nell’ultimo trimestre 2021. Una prospettiva che i traders rialzisti possono sfruttare per comprare CFD con sottostante oil. Fondamentale, però, è scegliere solo broker che offrono strumenti avanzati come è il caso del social trading eToro.
Migliori materie prime previsioni 2022
I trader di più lungo respiro, però, non si accontentano di prospettive limitate a un solo trimestre quando si tratta di trading sulle materie prime. Ciò non è un problema perchè nelle previsioni sulle commodities eleborate da Citi c’è anche un riferimento al prossimo anno.
Secondo gli analisti nel 2022 le materie prime potrebbero iniziare a vedere risultati divergenti. Infatti il prossimo anno ci sono minori possibilità che commodities possano riuscire a sovraperformare come asset class. Nel caso di alcuni asset specifici. la traiettoria nel futuro sarà ribassista mentre per altri il super-ciclo che ha avuto inizio nel 2021 dovrebbe riprendere slancio.
Le previsioni a medio termine più ribassiste sono quindi concentrate sui combustibili fossili ma la sovraperformance che è stata registrata dal carbone e dal gas naturale potrebbe essere una conseguenza non voluta dello spostamento troppo repentino verso un utilizzo soffocante dei combustibili fossili come elemento della transizione energetica.
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