Chi fa trading online sa perfettamente che uno dei momenti migliori per investire in borsa è quando la volatilità degli indici è in aumento. Le oscillazioni di prezzo, infatti, creano interessati opportunità di ingresso sia al rialzo che al ribasso. Certo, per fare trading sulla volatilità serve anche una certa esperienza poichè operare in una situazione in costante evoluzione implica anche una serie di rischi che non sono facili da gestire. 

Tale esperienza si può maturare facendo pratica con il conto demo che broker autorizzati come ad esempio eToro sono soliti mettere a disposizione dei nuovi traders. Attivando l’account dimostrativo eToro è possibile avere subito 100 mila euro virtuali per imparare a fare trading sulal volatilità. 

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In questo post parleremo proprio della volatilità ma non in modo teorico ma bensì pratico, facendo ossia riferimento alle attuali prospettive dei mercati. Il buon trader è colui il quale è capace di leggere gli avvenimenti e prova ad ancipare le tendenze del mercato andando oltre a quella che è la situazione in tempo reale (quella sono in grado di vederla tutti).

Se ti identifichi con questa tipologia di investitore, questo articolo fa proprio al caso tuo in quanto affronta un argomento molto interessante: è vero che la volatilità delle borse può aumentare? Quali sono i catalizzatori che potrebbero portare a forti oscillazioni di prezzo degli indici? 

La risposta alla prima domanda è affermativa e quindi è consigliabile prepararsi ad una situazione caratterizzata da volatilità crescente (qui la demo eToro per fare pratica). 

Per quello che riguarda invece i fattori catalizzatori, sono ben tre gli elementi che potrebbero creare molto dinamismo sui mercati: 

  • la crisi del colosso immobiliare cinese Evergrande
  • le politiche monetarie della FED
  • il crescente rischio di shutdown negli Usa

Trading sulla volatilità: andamento delle borse a fine settembre 2021

I mercati hanno ballato per tutto il mese di settembre, e potrebbero continuare a farlo. Questa ultima settimana sembra essere più tranquilla rispetto alle precedenti, ma potrebbe solo rappresentare la famosa calma prima di una tempesta. E che tempesta. Come ancipato in precedenza, infatti, ci sono ben 3 eventi che potrebbero influenzare il mese di ottobre della finanza. In base all’evoluzione che tali eventi tenderanno a prendere si assisterà a una volatilità più o meno ampia che può essere cavalcata per fare trading attraverso i CFD (attiva qui la demo eToro).

Per sua natura ottobre è sempre stato un mese volatile per l’ambiente azionario; solitamente, si registra un 36 per cento in più di volatilità rispetto alla media degli altri periodi. Non è quindi un caso se un personaggio come Sam Stovall, direttore Strategie di investimenti di CFRA, abbia affermato che ottobre è il mese sismico per eccellenza sui mercati finanziaria. 

Vediamo cosa potrebbe causare un terremoto.

Evergrande, il colosso cinese coi piedi d’argilla

Il primo elemento che sta preoccupando i mercati è l’andamento della società immobiliare cinese Evegrande. Il debito ingente che si trascina rischia di farla crollare, e potrebbe portarsi dietro parte del settore immobiliare della nazione. Questo vorrebbe dire che tanti altri imprenditori piccoli e medi non riuscirebbe a saldare i propri debiti con le banche, creando un problema di liquidità molto esteso.

Poichè in Cin il settore immobiliare è un vero e proprio perno, un eventuale fallimento di Evergrande non mancherebbe di innescare una reazione a catena su tutta l’economia asiatica. Come abbiamo messo in evidenza in questo articolo, un rallentamento sull’economia cinese vorrebbe dire un freno a quella mondiale. Il più classico degli effetti domino per adesso è stato scongiurato dal massiccio intervento statale il rischio che la patata bollente sia solo rimandato è alto. 

Tra gli investitori c’è consapevolezza che un effetto domino potrebbe innescare un’altissima volatilità sui mercati. 

Le decisioni della Federal Reserve

Chiunque segua la finanza sta seguendo gli sviluppi del dialogo fra la Federal Reserve e il Governo Usa. Sul tavolo ci sono decisioni riguardanti i tassi di interesse, praticamente fermi da 18 mesi, che potrebbero essere alzati già con l’inizio del nuovo anno.

Oggi il presidente della Fed Powell testimonierà davanti al Congresso, annunciando l’obiettivo di chiudere il programma di acquisti entro la metà del 2022. Le parole di Powell potrebbero condizionare il prezzo di petrolio e oro

Sempre restando in tema di market mover ci saranno anche altri dati ad alto impatto sui mercati come a ad esempio queli sull’occupazione non agricola. I vari eventi macro sono in grado sempre di incrementare la volatilità creando occasioni concrete di trading. Se l’obiettivo è quello di sfruttare questi fattori, è fondamentale usare strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro.

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Lo shutdown americano

L’attuale problema cardine degli Usa riguarda l’accordo sul tetto di debito, da trovare entro l’ultimo giorno di settembre. Nel caso in cui il governo non dovessse ruiscire a trovare un’intesa si rischierebbe quello che tecnicamente si chiama shutdown vale a dire il blocco delle attività amministrative governative. Lo shotdown, non infrequente negli Stati Uniti, si verifica quando quando il Congresso non approva la norma di finanziamento delle attività federali.

Si tratta di una misura estrema (e ovviamente più o meno provvisoria) che ha delle ripercussioni a livello economico-finanziario su tutti gli Usa. Ovviamente i mercati non sarebbe indifferenti ad uno scenario simile con conseguente aumento della volatilità. 

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