In questo post ci occuperemo di un argomento a metà strada tra macroeconomia e trading online vale a dire l’impatto che il recente dato sull’inflazione americana può avere sull’indice di Wall Street Nasdaq 100. Il market mover sui prezzi al consumo Usa è stato pubblicato ieri ma anche oggi questo dato macro è uno degli argomenti maggiormente discussi tra i trader anche perchè, da questa mattina, gli investitori sono anche alle prese con i deboli indicatori cinesi.
La domanda che ci poniamo in questo articolo riguarda la strategia da adottare sul Nasdaq 100 in scia ai dati sull’inflazione Usa: è meglio andare long o short? Meglio comprare o vendere? Operativamente la scelta anzicchè dell’altro non è un problema. I broker CFD come eToro, infatti, consetono di investire in entrambe le direazioni.
E’ possibile quindi comprare CFD con sottostante il Nasdaq 100 se si ritiene che il valore dell’indice possa salire o vendere se al contrario le previsioni sono per un calo. In entrambi i casi è sempre consigliabile fare prima pratica con la demo gratuita eToro.
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Inflazione Usa: il contesto di fondo
Da mesi si parla di una probabile significativa crescita dell’inflazione degli Stati Uniti a causa delle politiche ultra-accomodanti della FED. Le condizioni sembrano esserci tutte a partire dal rialzo dei prezzi delle materie prime che è a sua volto dovuto all’immissione di denaro da parte di Stati per favorire la ripresa economica, strozzata dalla frenata imposta dalla pandemia e dal lockdownn.
Questo il contesto di fondo che, da mesi, tiene compagnia ai trader. E’ ovvio che un aumento generalizzato, e per un periodo piuttosto lungo, dei prezzi dei beni di consumo (con conseguentediminuzione del potere di acquisto della moneta), sia uno di quei fattori con maggiore impatto sui mercati oltre che sulle tasche dei cittadini. Questi ultimi, infatti, si ritroverebbero a poter comprare, con la stessa cifra, una quantità inferiore di prodotti e servizi.
Proprio perchè la posta in gioco è alta, l’andamento dell’inflazione Usa è in costante monitoraggio. Tecnicamente il trader è chiamato quotidianamente a cercare di capire cosa sta succedendo, per reagire alla situazione. Senza allarmismi e senza decisioni affrettate o emotive. La demo eToro (qui il sito del broker) può essere molto di aiuto in questo contesto poichè consente di fare pratica con denaro virtuale prima di investire con soldi veri.
Inflazione Usa nel mese di agosto 2021
Gli ultimi dati sull’inflazione Usa sono stati in linea con quello che gli analisti avevano preventivato. I prezzi al consumo hanno rallentato la loro corsa nel mese di agosto, ma restano comunque alti se comparati rispetto ai 12 mesi precedenti; sono aumentati del 5,3 per cento. Sono soprattutto le forniture e la manodopera ad impattare sull’andamento dell’indice.
Rispetto allo scorso luglio, il dato sull’inflazione registra un + 0,3 per cento stando ai dati diramati dal Dipartimento del Lavoro statunitense. Ricordiamo che nel paniere di riferimento rientrano generi alimentari e vestiti, ma anche pasti al ristorante e attività ricreative, oltre ai veicoli.
Inflazione Usa: l’opinione della FED
Naturalmente, le autorità americane stanno tenendo d’occhio la situazione. Anche la Federal Reserve, la banca centrale Usa, prendendo in considerazione alcuni parametri dell’inflazione per comprendere se l’aumento dei prezzi sarà più o meno duraturo.
E’ evidente che, se l’incremento dovesse essere persistente, la FED dovrebbe inasprire le politiche finanziarie prima di quanto preventivato. Una reazione più aggressiva sarebbe utile per arrivare all’obiettivo messo in preventivo ossia un’inflazione media del 2 per cento.
Il governatore della Banca centrale USA è al momento molto cauto all’idea di qualsiasi forma di inasprimento, quanto meno fino alla prossima riunione di politica monetaria in agenda il 21 e il 22 settembre 2021.
Long o short sul Nasdaq 100?
Torniamo adesso alla domanda di partenza: a seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione Usa è meglio andare long o short su Nasdaq? Mentre è in corso la redazione del post, il paniere dei titolo tech si sta muovendo sulla parità in area 15370 punti. Il quadro tecnico appare costruttivo anche perchè il ribasso dell’1,68 per cento che è emerso nel corso dell’ultima settimana non sembrerebbe aver compromesso l’essenza della struttura tecnica del paniere.
Nel caso in cui comunque ci dovesse essere una correzione ampia, potrebbero essere attivate strategie di tipo long a partire dal supporto a 15165 punti. Tali impostazioni possono essere lanciate attraverso i CFD sul Nasdaq (qui il sito ufficiale eToro). Obiettivo di una strategia long potrebbe essere la zona dei massimi a 15700 punti. Se invece il Nasdaq dovesse invece imboccare la strada del ribasso, i valori potrebbero calare fin sotto i 14710 punti, il livello più basso dallo scorso 19 agosto. Questa evoluzione potrebbe essere sfruttata attraverso lo short trading.
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