Comprare azioni Amazon nonostante il titolo sia in rialzo oramai da tempo? Guardando a quanto avvenuto nella giornata di ieri sul Nasdaq, la risposta non può che essere affermativa. Contrariamente a quanto prospettavano quegli investitori convinti che presto sarebbe arrivata correzione dei valori, il titolo Amazon ha aggiornato i suoi massimi storici. Nella seduta di ieri, il prezzo delle azioni Amazon è arrivato a oltre 3680 dollari registrano il nuovo massimo storico e stracciando il precedente primato che risaliva allo scorso 2 settembre.
Per avere idea del balzo in borsa realizzato dal titolo è sufficiente tenere presente che nella giornata di ieri il colosso dell’e-commerce si è apprezzato dal 4,69 per cento.
Una progressione che si è andata ad aggiungere al +2,3 per cento registrato nella seduta di venerdì (lunedì la borsa americana è rimasta chiusa per festività). Insomma Amazon è in salute e ciò legittima tutte le posizioni rialziste sul titolo. Ma perchè la corsa del titolo Amazon non si ferma nonostante i timori di chi parla di un inevitabile ritracciamento del settore tech?
Nel caso specifico di oggi, il buy su Amazon ha un motivo ben preciso ossia la decisione del Pentagono di cancellare il programma Joint Enterprise Defense Infrastructure (Jedi) da tempo oggetto di forti critiche da parte della stessa società di Bezos (ma non solo).
Prima di analizzare più da vicino la questione, ricordiamo che per sfruttare il nuovo rally di Amazon non è necessario comprare azioni in senso fisico. Se l’obiettivo è solo quello di guadagnare con le oscillazioni di prezzo, allora lo strumento di investimento più semplice è il CFD Trading. Oggi puoi imparare a fare trading sulle azioni Amazon attraverso i Contratti per Differenza usando il conto demo gratuito che broker autorizzati, come ad esempio eToro, mettono a disposizione. Per attivare l’account dimostrativo eToro non devi far altro che seguire il link in basso.
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Comprare azioni Amazon dopo decisione del Pentagono su JEDI
Il programma Joint Enterprise Defense Infrastructure (JEDI) è finalizzato allo sviluppo dell’infrastruttura cloud della Difesa americana. Nel 2019 la commessa venne assegnata dall’allora presidenza Trump a Microsoft. Essendo il valore dell’ordine pari a qualcosa come 10 miliardi di dollari, le polemiche dopo l’assegnazione a Microsoft furono immediate. Amazon, in particolare, denunciò subito che l’assegnazione della commessa al colosso di Bill Gates fosse una rappresaglia politica in considerazione dell’impegno di Bezos contro le politiche di Trump. In particolare i legali di Amazon sostennero che la decisione fosse una ripicca per l’appoggio che il numero uno di Amazon aveva dato al giornale di opposizione Washington Post.
A criticare in modo aspro la scelta condotta dalla Casa Bianca fu anche il colosso del cloud Oracle che addirittura, fin da subito, portò la vicenda dinanzi alla Corte Suprema.
Ieri il colpo di scena (ovviamente impensabile se Trump fosse stato confermato presidente): il Pentagono ha deciso di cancellare l’assegnazione. Nel comunicato stampa con cui la Difesa Usa ha annunciato il passo indietro non ci sono riferimenti polemici. Il Pentagono, infatti, si è limitato ad affermare che a causa dell’evoluzione dei requisiti, della maggiore conoscenza del cloud e dei progressi in atto nel settore, il piano JEDI è da ritenersi superato e rimpiazzato da un nuovo progetto che è stato denominato: Joint Warfighter Cloud Capability.
Ovviamente il nuovo progetto implica una nuova gara alla quale parteciperà anche Amazon. Ecco quindi chiarito il motivo per cui i trader hanno iniziato a comprare azioni Amazon in modo massiccio facendo così salire le quotazioni del colosso web al nuovo massimo storico. Un andamento che può essere sfruttato anche per investire attraverso i CFD (al rialzo). Proprio il broker eToro che abbiamo citato in precedenzza non prevede commissioni nel trading sulle azioni e quindi è l’ideale per speculare su Amazon.
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Amazon da comprare anche nel medio termine?
Stando alle prime informazioni, alla gara per aggiudicarsi la maxi commessa del Pentagono dovrebbero partecipare anche Oracle, IBM, Alphabet (Google) e la stessa Microsoft. Tutte queste quotate potrebbero quindi godere di una buona visibilità grazie proprio al dossier Joint Warfighter Cloud Capability.
Particolare interessante: Microsoft non parte in svantaggio nella nuova gara. Il colosso guidato da Bill Gates, infatti, già all’epoca della commessa JEDI (aggiudicata) non aveva mancato di mettere in evidenza i punti deboli dell’intero procedimento ricordando che quando si tratta di questioni riguardati la sicurezza nazionale, è sempre meglio coinvolgere più fornitori e non solo uno.
Proprio questo è lo scenario che adesso si potrebbe prospettare ossia il l’appalto della commessa a più colosso cloud.
Secondo gli analisti di Raymond James, il fatto che Amazon sia tornata in gioco è un fatto estremamente positivo per la società. Se il colosso e-commerce si dovesse aggiudicare la nuova commessa, la sua posizione di leader della fornitura di tecnologie cloud alle agenzie governative, si consoliderebbe ulteriormente.
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