Quali sono i migliori titoli del settore semiconduttori? Da sempre questo comporto offre interessanti occasioni di investimento purchè si adotti una opportuna diversficazione. Se sei alla ricerca delle migliori azioni del settore semiconduttori, questo articolo può fare al caso tuo. Nel post, infatti, troverai un elenco con i migliori titoli seminconduttori.
Quando si parla di azioni migliori è sempre necessario adottare un criterio in base al quale alcuni titoli sono migliori di altri. Questo discorso si applica anche al compato dei semiconduttori. Nel nostro caso specifico useremo come discriminante il ROI vale a dire il ritorno dell’investimento. Quindi nella lista dei migliori titoli semiconduttori, ci saranno quelle quotate che possono vantare un ROI medio del 100 per cento.
Stando ad un report che è stato recentemente elaborato da Finbold, nel periodo compreso tra il 28 giugno 2020 e il 21 giugno 2021 (un anno), i primi 5 titoli del settore semiconduttori (to 5) hanno registrato un ROI medio del 100,59 per cento. Nella short list dei migliori semiconduttori troviamo Nvidia con un ROI del 107,9 per cento; Taiwan Semiconductor Manufacturing Company con un ROI del 107 per cento: Lattice Semiconductor con il 103 per cento; e ancora ON Semiconductor Corporation con il 96,5 per cento e NXP Semiconductors con l’88,8 per cento.
Se invece delle sole prime 5 posizioni della classifica, dovessimo prendere in considerazioni i Top 10 (migliori 10 quotate del comparto) allora il ROI medio (riferito sempre allo stesso periodo) scenderebbe al 78,78 per cento. Della nuova classifica fanno parte (oltre alle 5 big già citate) anche:
- Micron Technology: ROI del 69,16 per cento;
- Tower Semiconductor: ROI del 56,55% per cento;
- Qualcomm: 56,38 per cento;
- Texas Instruments Incorporate: 52,52 per cento;
- Broadcom: ROI del 50,35 per cento
Grazie all’analisi che è stata stilata da Finbold, è possibile avere un elenco dei 10 migliori titoli semiconduttori. Su queste quotate è possibile investire attraverso i CFD. Fondamentale è scegliere un broker autorizzato come ad esempio eToro (leggi qui la recensione completa). Scegliendo questo intermedario avrai subito la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per fare pratica senza rischi.
Scopri qui eToro>>> account gratis e 100.000 euro virtuali per imparare a fare CFD trading
Migliori titoli seminconduttori: prezzo azioni raddoppiato in 12 mesi
Non solo il ROI più alto come criterio per individuare la lista dei migliori semiconduttori ma anche l’andamento dei prezzi delle azioni. L’indagine che è stata condotta sul settore da Finbold ha messo in evidenza come il prezzo delle azioni dei titoli presenti nella lista sia praticamente raddoppiato nel giro di un mese. Ecco le quotate con le performance più interessanti:
- Prezzo azioni NVIDIA Corporation: da 366 a 761 dollari:
- Taiwan Semiconductor Manufacturing Company: da 56 a 116 dollari di Taiwan;
- Broadcom: da 307 a 462 dollari;
- NXP Semiconductors: da 104 a 208 dollari;
- Qualcomm: da 88 a 137 dollari:
- Micron Technology: da 48 a 82 dollari:
- Lattice Semiconductor: da 27 a 55 dollari:
- ON Semiconductor Corporation: da 19 a 37 dollari:
- Tower Semiconductor: da 18 a 29 dollari.
Chi un anno fa ha inserito queste azioni in portafoglio, adesso si ritrova con un profitto molto consistente. Lo stesso dicasi per chi ha deciso di investire sui titoli del settore semiconduttori attraverso i CFD. A tal riguardo ricordiamo che scegliendo un broker come eToro è possibile fare trading sulle azioni senza pagare commissioni.
eToro – Zero commissioni nel trading sulle azioni >>> prendi qui la demo gratis
Migliori titoli semiconduttori: le prospettive
Il futuro del settore semiconduttori non è esente da rischi. Come hanno messo in evidenza alcuni analisti, infatti, il comporto è entrato in una fase di estrema concorrenza tra gli investitori che ha determinanto un drastico abbattimento delle tradizionali alte barriere all’ingresso.
E’ questo l’altro lato della medaglia del forte appeal di cui ha iniziato a godere il comparto. Gli esperti di Finbold sono però convinti che l’industria dei semiconduttori è pronta a stimolare un’ulteriore crescita nei prossimi mesi grazie ai continui progressi delle tacnologia.
Migliori titoli semiconduttori secondo Kiplinger
Anche gli analisti di Kiplinger hanno stilato una lista dei migliori titoli semiconduttori. Nell’elenco ci sono 6 quotate che, secondo gli analisti Usa, hanno la possibilità di sfruttare la crescita della domanda globale. Interessante notare che in questa seconda lista dei migliori titoli semiconduttori compaiono molte delle quotate presenti nella precedente short list. Un motivo in più per comprare queste azioni, quindi.
Tra i titoli presenti nella lista di Kiplinger ci sono NVIDIA, Micron Technology, Texas Instruments, NXP Semiconductors, ASML Holding e Taiwan Semiconductor.
Praticamente tutti i titoli semiconduttori indicati da Kiplinger, ad eccezione di ASML, compaiono anche nella lista sui top del settore che è stata stilata da Finbold. Evidentemente c’è proprio da essere sicuri sulle performance che le 5 quotate indicate possono mettere a segno. Tutti e 5 questi titoli sono presenti sulla piattaforma del broker Plus500 (leggi qui la recensione). Ciò significa che è possibile speculazione sui prezzi di queste azioni attraverso i CFD. Tra l’altro anche Plus500 offre la demo gratuita da 40 mila euro per fare pratica senza rischi.
Azioni ASML Holding
Visto che le azioni ASML compaiono solo nell’elenco dei migliori semiconduttori stilato da Kiplinger, è bene spendere due parole su questa azienda. ASML è una società olandese che è specializzata nella realizzazione di attrezzature per la produzione di semiconduttori. Grazie agli alti margini ASML ha incassato ben 5,2 miliardi di dollari vendendo appena…76 macchine litografiche. Un titolo di nicchia, quindi, ma dalle prospettive molto interessanti.
Carenza semiconduttori: cosa sta succedendo
C’è poi la questione della carenza di semiconduttori utilizzati nel settore automotive, smartphone e elettrodomestici. La forte flessione dell’approvvigionanento non ha fatto altro che incrementare il potere di determinazione dei prezzi di molte società del comparto. Siamo arrivati al punto che clienti anche importanti come Tesla Inc. sono disposti a versare un anticipo ai propri fornitori di semiconduttori.
Secondo quanto riportato dal WSJ, gli analisti prevedono prezzi per i chip auto ben 5 volte più alti rispetto a quelli precedenti alla pandemia. In alcuni casi, l’incremento dei prezzi dovrebbe essere addirittura di 20 volte.
E’ provato che la scarsità di semiconduttori è in grado di generare inflazione. La carenza di chips ha avuto inizio nelle fasi iniziali della pandemia di Covid nel monento in cui le case automobilistiche hanno iniziato ad acquistarne di meno poichè convinte (come in effetti è statoi – almeno all’inizio-) che i lockdown avrebbero ridotto tantissimo le vendite. Parallelamente, però, gli acquisti di beni di consumo che usano i chips sono aumentati e le stesse vendite di auto si sono riprese prima delle attese. Risultato del processo è stato uno squilibrio dell’offerta visto che ben due settori hanno iniziato a contendersi i chip ma la produzione è rimasta costante rivelandosi insufficiente.
La forte concorrenza nel settore dei chips ha quindi generato un aumento dei prezzi, dando così un contributo all’aumento dell’inflazione. Il problema è che allo stato attuale dei fatti non è possibile sapere quando la carenza dei chips finirà.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.