E’ una seduta tranquilla quella che il prezzo del petrolio sta mettendo a segno oggi. Dopo gli exploit delle ultime giornate, le quotazioni petrolifere sembrano aver imboccato la strada dell’assestamento. Questa mattina il barile di greggio con consegna luglio viene scambiato a 70,15 dollari con un ribasso dello 0,2 per cento rispetto a ieri mentre il Brent con consegna ad agosto è scambiato a 72,38 dollari con una flessione dello 0,19 per cento.

L’impressione è che sia in atto una pausa di riflessione sull’oil.

Di conseguenza la scommessa diventa capire cosa potrebbe succedere alla quotazione petrolio nei prossimi giorni. La domanda che tutti gli investitori si pongono è la seguente: dopo il leggero ritracciamento di oggi, prossima settimana il prezzo del petrolio tornerà a salire oppure è probabile un consolidamento del ribasso? Alla luce di questo interrogativo è evidente come tutto ruoti attorno al valore da dare al calo odierno dell’oil. 

Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo che, dal punto di vista operativo, non ha alcuna importanza sapere se il prezzo del petrolio tornerà a crescere oppure è destinato a calare dopo lo stop di oggi. Infatti, in entrambi i casi, è comunque possibile investire attraverso i CFD. I migliori broker online (qui un elenco completo) permettono di investire sia al rialzo che al ribasso attraverso i CFD. Con i Contratti per Differenza, quindi, puoi anche guadagnare se il prezzo del petrolio è in calo (parliamo di short trading in questo caso). 

Per imparare a fare CFD trading sul prezzo del petrolio, il nostro consiglio è quello di fare prima pratica con un broker autorizzato per poi passare al conto reale. Ad esempio consigliamo eToro (leggi qui la recensione e le opinioni dei clienti) che ti offre fino a 100 mila euro virtuali per fare pratica senza rischi. 

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Prezzo petrolio oggi in assestamento: e poi cosa succederà?

L’analisi tecnica consente di avere degli elementi in più per capire quale potrebbe essere la direzione del petrolio dopo il ribasso di oggi. In generale la view è improntato all’ottimismo. Pur essendoci una forte resistenza a quota 73,5 dollari, il valore del greggio sembra avere le carte in regola per provare a raggiungere i massimi da ottobre 2018. 

I livelli da monitorare dopo i 75 dollari sono prima 77 e poi 80 dollari. Non ci sono motivi per non ipotizzare una evoluzione rialzista una volta esaurita la fase di assestamento di questi giorni. Quindi nel caso in cui la quotazione petrolio dovesse tornare a salire abbattendo la resistanza a 73,5 dollari, è necessario guardare subito ai 75 dollari. 

Come abbiamo avuto modo di scrivere nell’articolo dedicato all’ipotesi prezzo petrolio a 100 dollari al barile, ci sono tutta una serie di elementi che inducono ad avere fiducia in un rialzo delle quotazioni a partire dalla ripresa della domanda globale e dall’andamento della campagna di vaccinazioni nel mondo occidentale. 

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