Il recente crollo del prezzo del Bitcoin ha impattato anche sull’andamento delle crypto stock vale a dire sulle azioni legate alle criptovalute come ad esempio Coinbase o Tesla. Dopo una settimana difficile, nell’odierno pre-market di Wall Street, sembrano arrivare segnali incoraggianti per entrambe le quotate.

Nel premercato, le azioni Tesla segnano un apprezzamento dello 0,5 per cento circa mentre il prezzo delle azioni Coinbase segna addirittura un guadagno del 2 per cento. 

Se il rialzo di Coinbase è così più consistente rispetto a quello di Tesla è per l’exchange trova una sponda importante nella decisione degli analisti di Goldman Sachs di avviare sul titolo copertura con rating buy. Per gli esperti della banca d’affari americana, quindi, le azioni Coinbase sono da comprare. 

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In generale, comunque, la prospettiva rialzista che sembrerebbe essere pronta a caratterizzare l’apertura di contrattazioni di Tesla e Coinbase è ispirata dal tentativo di recupero che caratterizza oggi BTC. La criptovaluta, infatti, è tornata a 36mila dollari dopo essere precipitata a 31 mila dollari nel corso del fine settimana. 

Quanto successo negli ultimi giorni conferma che l’andamento di Tesla e di Coinbase è strettamente legato alle performance del Bitcoin. Grazie ai broker Forex e CFD trading è possibile investire su tutti questi asset da una sola piattaforma e questo è un importante vantaggio per sfruttare una situazione come quella in atto in questi giorni. Ad esempio scegliendo il broker eToro (leggi qui la recensione completa) avrai subito la demo gratuita da 100 mila euro da usare per imparare a fare trading su tanti asser diversi da un solo account. 

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Crollo Bitcoin peserà su conti di Tesla 

Il ribasso messo a segno dal Bitcoin sta a significare che, alla luce della situazione attuale, l’investimento in BTC annunciato da Tesla nel mese di febbraio sarebbe in perdita. In quella circostanza il colosso dell’auto elettrica aveva reso noto di aver investito 1,5 miliardi di dollari in bitcoin. In quel momento, la criptovaluta più importante scambiava intorno a 38.000 dollari. Come messo in evidenza da Barron’s, i corsi medi del bitcoin nel periodo compreso tra il 27 gennaio (giorno in cui Tesla aveva presentato i risultati del quarto trimestre senza fare alcun riferimento al Bitcoin) e l’8 febbraio (giorno in cui Tesla aveva ufficializzato l’investimento in BTC) erano intorno a 36.700 dollari, una cifra che potrebbe essere molto vicina a quanto pagato dalla società di Musk. 

A seguito della vendita di una parte della posizione alla fine del primo trimestre, l’investimento di Tesla era salito ad un controvalore di 2,5 miliardi di dollari. L’ammontare totale degli investimenti in criptovaluta, ha precisato Barron’s, non è comunicato come invece avviene con le partecipazioni azionarie. Se una società possiede azioni, la variazione di valore che avviene ad ogni trimestre viene rivelata come spesa o utile sul conto economico. Viceversa le perdite sulle partecipazioni in criptovalute non vengono invece registrate fino a quando il valore degli asset non è sceso al di sotto di quello  che è stato messso a bilancio.

Considerando tutti questi elementi è probabile che Tesla a fine primo trimestre avesse 42.000 bitcoin e ciò, alla luce del recente crollo del BTC, corrisponde ad una perdita di 125 milioni di dollari. 

Un dato importante di cui non si può non tenere conto nella definizione di strategie di investimento sulle azioni Tesla. A proposito di scelte operative, ricordiamo che scegliendo il broker eToro per investire in azioni Tesla non dovrai neppure pagare commissioni.

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Secondo alcuni analisti, il pesante ribasso del Bitcoin e di molte altre criptovalute, peserà sui numeri futuri di Square e soprattutto di Tesla. Ad essere di questo avviso è il market analyst di eToro Edoardo Fusco Femiano secondo il quale, alla luce di quanto avvenuto negli ultimi tempi, la flessione di Bitcoin ma anche quella di Ethereum potrebbe pesare sui conti futuri di società come Tesla o Square, che hanno accumulato posizioni molto significative sul mercato delle criptovalute.

Secondo l’analista di eToro, la domanda che in tanti si stanno ponendo in questa fase, è se gli investitori istituzionali hanno o no iniziato a ruotare le loro posizioni di portafoglio abbandonando il Bitcoin ed Ethereum verso altri cryptoasset. Per l’esperto del noto broker, allo stato attuale dei fatti, la correzione delle criptovalute è stata generalizzata ma “la dominance del Bitcon è vicina al 40 per cento“, il livello più basso da gennaio 2018, mese in cui ebbe inizio quello che è stato poi definito come il lungo inverno delle criptovalute, finito poi nel marzo 2020.

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