Nel tuo portafoglio di investimento c’è il petrolio? Oppure sei interessato ad investire per la prima volta sul prezzo del greggio essendo attratto dall’attuale trend delle quotazioni? In entrambi i casi, questo articolo può esserti molto utile per definire le tue strategie trading.

Nel post parleremo di previsioni petrolio da qui a sei mesi ma non solo perchè nella seconda parte dell’articolo ti indicheremo quelli che secondo noi sono i titoli da comprare subito per provare a sfruttare il trend del greggio. Ovviamente parliamo di azioni legate all’andamento del valore del petrolio e quindi, nel caso italiano, di Eni, Saipem e Tenaris

Entriamo subito nel vivo dell’argomento facendo riferimento all’attuale andamento della quotazione petrolio (grafico in basso).

Il prezzo del greggio oggi evidenzia un leggero ribasso con il Brent a 74,7 dollari in flessione dello 0,26 per cento e il WTI in calo dello 0,29 per cento a 72,83 dollari al marile. 

Uno scenario poco entusiasmante anche se occorre sempre tenere conto che le quotazioni sono reduci da mesi molto positivi durante i quali l’oil si è riportato su livelli che mancavano da tempo.

Il ribasso in atto nelle ultime sedute, però, potrebbe essere solo una parentesi. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, infatti, le materie prime sono prossime a vivere una stagione di rialzi. In particolare gli esperti della banca d’affari americana ritengono che i prezzi delle commodities possano crescere del 13,5 per cento nei prossimi sei mesi. A fare da driver sarebbero l’incremento delle vaccinazioni e la ripresa dell’economia globale. Questa tesi è stata confermata anche da Goldman Sachs Assets Management secondo la quale nel 2021 si potrebbe assistere ad un nuovo ciclo rialzista delle commodity che avrebbe impatto sulla domanda in fase di ripresa m,a anche sugli obiettivi delle politiche green “in un contesto in cui l’offerta rimane limitata”.

Tra i singoli settori, la preferenza di Goldman Sachs va a quello energetico (quindi petrolio) e a quello dei metalli. 

Prezzo petrolio previsioni prossimi sei mesi 

Per quello che riguarda la quotazione del petrolio, le stime di Goldman Sachs sono molto incoraggianti. Secondo gli esperti entro sei mesi il Brent potrebbe arrivare a 80 dollari al barile mentre il WTI potrebbe salire a 77 dollari al barile. 

Suddividendo le previsioni elaborate dalla banca d’affari Usa su intervalli temporali intermedi, è possibile evidenziare come nel secondo trimestre il prezzo del WTI sia visto già a 72,5 dollari al barile. Nel terzo trimestre la tendenza al rialzo dovrebbe proseguire con un apprezzamento fino a 77 dollari al barile mentre, nell’ultima parte dell’anno, è previsto un ritracciamento a 72 dollari.

Per quello che invece riguarda il Brent, nel trimestre in corso i prezzi dovrebbero arrivare a 75 dollari al barile per poi crescee a 80 dollari nel successivo trimestre e quindi assestarsi a 75 dollari al barile alla fine dell’anno. 

Come si può dedurre dalle previsioni di Goldman Sachs per i prossimi trimestri (fino alla fine dell’anno), l’andamento generale del greggio potrebbe seguire due distinte fasi. In un primo momento, fino alla fine del terzo trimestre, i prezzi sono visti in crescita. Successivamente, grossomodo dopo l’estate, le quotazioni dell’oil dovrebbero invece registrare un ritracciamento. 

Quella di Goldman Sachs è una previsione articolata che può essere sfruttata per elaborare strategie complesse che sono in grado di intercettare prima il rialzo dei valori e poi il loro ribasso. Anche tu puoi imparare ad investire sul petrolio in questo modo grazie al conto demo che broker autorizzati come eToro ti offrono. 

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Boom della domanda di petrolio in vista?

Uno dei capisaldi delle previsioni di Goldman Sachs sul prezzo del petrolio riguarda la domanda di greggio. Gli analisti si attendono addirittura il più grande balzo della domanda di petrolio di tutti i tempi con un aumento fino a milioni di barili al giorno (bpd) nei prossimi sei mesi. L’accelerazione della campagna di vaccinazione e l’atteso boom dei viaggi sono indicati come gli elementi catalizzatori in grado di far impennare la domanda di petrolio a livello mondiale. 

Secondo la banca d’affari americana l’allentamento delle restrizioni sui viaggi internazionali, consentirà alla domanda mondiale di carburante per jet di recuperare un consumo latente di 1,5 milioni di barili di greggio al giorno.

Le indicazioni di Goldman Sachs non sono isolate. Appena poche settimane fa, infatti, era stata l’OPEC+, ad alzare di 6 milioni di barili giornalieri le stime di consumo di greggio a livello globale. Secondo i paesi produttori di petrolio l’aumento delle riserve causato dalla pandemia nel 2020, dovrebbe essere smaltito entro la fine del secondo trimestre del 2021.

Questo passaggio determinerà un’accelerazione dei prezzi del petrolio. Operativamente tale situazione può essere sfruttata comprando CFD petrolio. Il broker eToro ti offre oggi la demo gratuita da 100.000 euro per imparare a fare trading sul petrolio senza correre il rischio di perdere soldi veri. Prendi subito la tua app gratuita in basso. 

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Titoli da comprare per sfruttare rally petrolio 

E’ possibile sfruttare le previsioni sull’andamento del prezzo del petrolio da qui ai prossimi 6 mesi per investire anche in azioni? La risposta è ovviamente si. Non serve essere degli esperti di finanza per comprendere il balzo del valore dell’oil potrebbe condizionare positivamente le quotate petrolifere. 

Restando solo su Borsa Italiana, i due titoli più interessanti sono Tenaris e Eni. Entrambe le società sono fresche di conti trimestrali (qui trovi i risultati del primo trimestre 2021 di Eni). A seguito della diffusione della trimestrale di Tenaris, gli analisti di Banca Akros hanno alzato il loro prezzo obiettivo da 8,7 a 10,5 euro e hanno confermato il giudizio accumulate (accumulare). Per Equita sim, invece, le azioni Tenaris sono da comprare con prezzo obiettivo a 11 euro. Più prudenti gli analisti di Kepler Cheuvreux che invece hanno ribadito la loro raccomandazione hold con target price a 9 euro. 

Per quanto riguarda Eni, invece, recentemente sono stati gli analisti di Deutsche Bank ad intervenir esul titolo assegnando rating buy e target price a 11,7 euro per azione. Anche secondo gli analisti di Equita, le azioni Eni sono buy con target price a 11,8 euro. Restando invece più prudenti gli esperti di Intesa Sanpaolo che hanno confermato la raccomandazione hold con un prezzo obiettivo a 9,9 euro.

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