Il petrolio torna ad essere protagonista sui mercati. Le quotazioni del greggio hanno registrato un forte balzo in avanti già nella seduta di ieri con prosecuzione del trend al rialzo in quella di oggi 11 dicembre. Mentre è in corso la redazione del post, il valore del Brent è sopra i 50 dollari al barile mentre quello del WTI registra una progressione dello 0,2 per cento a 46,87 dollari al barile.
Le stime di chi, appena una settimana fa, vedeva il prezzo del greggio ad oltre 50 dollari (livello target) sono state centrate.
Nel grafico in basso è riportato l’andamento della quotazione petrolio in tempo reale.
Questa curva è il punto di riferimento da cui partire per fare trading sul valore del greggio (qui la guida per iniziare da zero ad investire con il trading online). Ricordo che per speculare sull’andamento del prezzo del petrolio è possibile usare il CFD Trading. Scegliendo broker autorizzati come eToro (qui la recensione e le opinioni) avrai il conto demo gratuito da 100 mila euro virtuali per imparare a fare trading sul petrolio con i CFD. Puoi prendere la demo direttamente all’immagine in basso.
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Ma come si spiega la fiammata improvvisa della quotazione petrolio? I fattori che hanno permesso ai prezzi del greggio di volare sono stati essenzialmente tre. Nei prossimi paragrafi esamineremo le ragioni alla base del rally.
Attacchi terroristici in Iraq
C’è una notizia che non ha avuto alcuna eco sulla stampa generalista nonostante essa abbia avuto un forte impatto sulla corsa del greggio oltre i 50 dollari al barile. Parliamo di alcuni attacchi a pozzi petroliferi avvenuti nel nord dell’Iraq. Non appena gli investitori hanno appreso l’accaduto, le quotazioni del greggio sono schizzate in avanti. Un balzo, oggettivamente, eccessivo visto che poi si è saputo che l’attacco ha riguardato un pozzo di modeste dimensioni.
Ad ogni modo la reazione avvenuta sul mercato è la conferma che la produzione di petrolio in Iraq è capace di condizionare tantissimo il sentiment del mercato. Questa è oggettivamente una lezione anche per il futuro.
Morale: se sei solito investire sul petrolio attraverso i CFD, impara a tenere sempre d’occhio le novità sull’andamento della produzione da parte dei principali paesi produttori. Per fare pratica e imparare a fare trading sfruttando questi temi puoi aprire un conto demo con un broker affidabile. Ad esempio puoi scegliere IG (leggi qui la recensione completa) che ti permette di avere subito 30 mila euro virtuali da usare per comprare e vendere CFD Petrolio.
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I dati sulla domanda Usa
C’è un secondo driver che si è mostrato capace di condizionare l’andamento del valore del petrolio negli ultimi giorni. Si tratta del contrasto tra il sentiment e quella che è la domanda in Usa.
Gli ultimi dati dell’EIA hanno rilevato un incremento delle scorte di benzina alla fine della scorsa settimana. Le proiezioni di GasBuddy, hanno però evidenziato come la domanda settimanale di benzina in Usa sia più bassa rispetto a quella registrata nei sette giorni precedenti.
Nonostante i viaggi negli Stati Uniti abbiano registrato, durante la scorsa settimana, un massimo dall’inizio delle restrizioni, è comunque il dato più basso per il periodo del Ringraziamento dal 2008. Una ricerca dell’OPIS ha messo in evidenza come i consumi di benzina negli Usa durante il periodo del ringraziamento siano stati in assoluto i più bassi degli ultimi 20 anni.
Morale: le premesse sui viaggi nel periodo natalizio non sono delle migliori. Questo è un elemento negativo di cui tenere conto per investire sul petrolio attraverso i CFD (qui la demo eToro) ma al mercato la domanda negli Stati Uniti non sembra interessare più di tanto anche se l’EIA ha registrato un incremento delle scorte di 15,2 milioni di barili a cui si è affincato un aumento di ben 4,2 milioni di barili delle scorte di benzina. Nonostante questi dati i future sul greggio WTI sono scesi di appena lo 0,18 per cento sulla giornata.
Previsioni valore petrolio non convergenti
Chi investe sul prezzo del petrolio attraverso i CFD (qui il sito ufficiale eToro), tende sempre a cercare stime e previsioni che possano aiutarlo a definire la propria strategia sull’oil. Tutto sarebbe estremamente lineare se non fosse che le previsioni sul valore del petrolio sono tutto tranne che convergenti. C’è m olta differenza di prospettive tra gli analisti e questo non aiuta chi fa trading online.
Ad esempio la scorsa settimana è arrivato un report degl analisti di Goldman Sachs in cui si afferma che la domanda di petrolio potrebbe registrare un aumento nonostante l’incremento degli sforzi che, a livello globale, vengono effettuati per cercare di stimolare la transizione verso le energie rinnovabili. Il capo ricerche sulle materie prime di Goldman Sachs si è addirittura spinto ad affermare che, quanto sta avvenendo nell’ultimo periodo possa essere il primo segnale dell’arrivo di un “mercato rialzista strutturale, non solo per il greggio, ma per tutto il complesso delle materie prime“.
Conviene credere alla previsione di Goldman Sachs? Se la risposta è affermativa allora la gamma di asset nel mirino va allargata oltre il petrolio stesso. Tra l’altro scegliendo un broker come eToro puoi investire su tante materie prime diverse attraverso i CFD da una sola piattaforma. Per provare è sufficiente seguire il link in basso.
Morale: indipendentemente dalle previsioni di Goldman Sachs sul prezzo del petrolio e delle varie materie prime, i trader dovrebbero interiorizzare un concetto essenziale: per ogni previosione positiva sul valore del petrolio ve ne sarà un’altra che invece è ribassista. Quindi tali stime sono da prendere con le molle. Le previsioni sono di aiuto ma non sono verità rilevata che per forza deve trasformarsi in strategia trading.
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