La marijuana negli Stati Uniti verrà depenalizzata in caso di vittoria del democratico Biden alle elezioni presidenziali Usa. E’ questa la scommessa di tutti quegli investitori che nelle ultime ore hanno iniziato a comprare azioni cannabis quotate a Wall Street. Essendo i sondaggi favorevoli a Biden, la convinzione che un governo democratico possa procedere con la depenalizzazione accende i riflettori sul comparto della marijuana legale.
Il ragiondamento alla base di quanto sta avvenendo non lascia spazio ad interpretazioni poichè è logico che una eventuale depenalizzazione significherebbe boom dei profitti per le società della cannabis legale.
L’andamento in borsa che le società del settore hanbno registrato nella seduta di ieri è molto eloquente a riguardo. Aurora Cannabis Inc, ad esempio, ha chiuso la seduta avanti del 16 per cento, Tilray Inc ha messo in cassaforte il 15 per cento e ancora Cronos Group Inc ha guadagnato il 13 per cento, Aphria Inc e Canopy Growth hanno chiuso avanti del 10 per cen to, Curaleaf Holdings Inc ha messo a segno un rialzo del 5 per cento e Hexo Corp ha registrato una variazione positiva del 4,9 per cento. Quanto avvenuto nella seduta di ieri non può essere considerato un fuoco di paglia poichè molto titoli del settore cannabis anche oggi, giorno dell’Election Day, segnano un rialzo più o meno consistente.
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Depenalizzazione marijuana in Usa con vittoria di Biden?
Premesso che “depenalizzazione” è una parola che significa tutto e nulla (è infatti necessario vedere quale sarà la misura dell’eventuale provvedimento), sono le parole della candidata alla vicepresidenza Kamala Harris ad aver accesso un faro sul settore cannabis.
La scorsa settimana la numero due di Biden, che già nel 2019 si era messa in evidenza su questo fronte in quanto promotrice del Marijuana Opportunity, Reinvestment and Expungement (MORE) Act, aveva affermato che con la vittoria di Biden la marijuana sarebbe stata depenalizzata a livello federale aggiungendo anche che avrebbe chiesto la cancellazione dei precedenti penali di tutti i cittadini americani che sono stati condannati in passato per reati legati alla marijuana.
Le parole delle Harris, oltre a lanciare gli acquisti sulle azioni del settore, sono state anche riprese in un report che analizza i comparti azionari vincenti in caso di vittoria di Biden e di Trump. Proprio il settore cannabis viene indicato come avvantaggiato in caso di elezione del candidato democratico (per approfondire: Elezioni Usa 2020, chi vince e chi perde in borsa).
Secondo Keith Cich, co-fondatore del produttore di prodotti legati alla cannabis Sunderstorm Inc., la decisione in materia del prossimo governo americano potrebbre “trasformare l’industria del settore, liberando i mercati dei capitali per gli investimenti e riducendo il rischio di gestire un business della cannabis“. Sulla stessa scia anche il commento di Sam Armenia, vice presidente del produttore C21 Investments Inc CXXI.CD, secondo il quale “da un punto di vista commerciale, (la depenalizzazione) renderà il campo di gioco più equo, permettendo alle aziende di spendere i normali costi operativi invece di essere tassate sul profitto lordo“.
Queste dichiarazioni lasciano intendere che una qualche depenalizzazione della marijuana in caso di vittoria di Biden ci sarà. Uno scenario di questo tipo rende interessante l’idea di comprare le azioni cannabis ai prezzi attuali puntando poi su un ulteriore rialzo che arriverebbe con la sconfitta di Trump. In alternativa è anche possibile investire in azioni attraverso i CFD scegliendo, ad esempio, un broker autorizzato come Plus500 (leggi qui la recensione completa) che offre anche la demo gratuita.
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E nel caso in cui invece dovesse vincere Trump? Secondo Morningstar con la conferma del presidente in carica, non cambierebbe nulla rispetto alal situazione attuale che si caratterizza per una profonda incertezza normativa. Trump, affermatno gli esperti “ha avuto quattro anni, e in quei quattro anni è stato un po’ incerto, e ha in gran parte mantenuto una sorta di politica che il presidente Obama aveva, che lasciava che gli Stati facessero quello che facevano“.
Se legislativamente nulla cambierebbe, per quello che riguarda le quotazioni dei titoli del settore, le novità non mancherebbero. Le azioni della cannabis, infatti, si sono gonfiate in vista della vittoria di Biden ma se questo non dovesse avvenire, il crollo sarebbe inevitabile.
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