Come si muoveranno le azioni minerarie nei prossimi mesi? A rispondere a questo interrogativo sono stati gli analisti di Union Bancaire Privée (UBP) che proprio ai titoli legati al prezzo dell’oro hanno dedicato un’analisi molto dettagliata. L’invito che gli esperti hanno rivolto agli investitori è quello di prestare attenzione alle azioni minerarie nella prossima fase rialzista poichè potrebbero offrire spunti molto interessanti.

Il comparto minerario è un settore molto particolare che risente, in modo diretto, dell’andamento della quotazione oro. E’ per questo motivo se le azioni dell’oro in questi ultimi mesi sono finite molto spesso sotto ai riflettori. Il balzo del prezzo del gold fino a 2000 dollari l’oncia (grafico in basso) ha avuto un impatto molto forte sulle quotazioni delle compagnie minerarie. 

Dopo il balzo in avanti per il metallo giallo è arrivato il momento delle prese di profitto ma questo non intacca la fiducia degli analisti in merito a quelli che sono gli scenari sull’andamento del prezzo del gold. Gli esperti infatti sono convinti che l’oro stia attraversando un lungo ciclo rialzista che dovrebbe trovare adesso ulteriore slancio nell’implementazione di nuove misure di stimolo monetario. Del resto le previsioni sul valore oro sono molto positive. 

La pausa del rally permette però ai traders di invididuare migliori livelli di ingresso sul prezzo dell’oro e di tornare a prestare attenzione all’andamento delle quotazioni delle compagnie minerarie (azioni oro). Per investire sui titoli minerari e sul prezzo dell’oro da una sola piattaforma, è possibile usare il CFD Trading. Scegliendo solo i migliori broker Forex e CFD, è possibile fare pratica con la comoda demo. Ad esempio puoi scegliere eToro (leggi qui la recensione completa) che ti mette a disposizione 100 mila euro virtuali per imparare a fare trading su oro e azioni minerarie attraverso i CFD. 

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Nello specifico, il mercato orso dell’oro nel periodo 2012-2018 ha determinato una profonda trasformazione del settore con i costi di produzione che sono passati da USD 1.200/oncia nel 2013-14 ai circa USD 900/oncia attuali. In pratica siamo a circa il 50 per cento in  meno rispetto al valore attuale del gold. 

Questa evoluzione è stata causata dalla flessione di lungo periodo del prezzo dell’energia che ha avuto inizio nel 2014, anno in cui l’Arabia Saudita ha causato la prima guerra dei prezzi. Considerando che Rias prosegue su questa strada e che la domanda di petrolio è destinata a restare contenuta, è possibile che il contenimento dei costi energetici possa continuare ad interessare il comparto nel futuro. 

La combinazione tra aumento del prezzo del petrolio (qui il link al sito ufficiale eToro per investire) e riduzione dei costi dell’energia, potrebbe portare i margini del settore a raggiungere i livelli che si erano visti in occasione dei picchi precedenti.

Nonostante questa situazione gli esperti non escludono che nei prossimi trimestri ci possa essere un ulteriore catalizzatore degli utili. Il compato minerario ha subito gli effetti del lockdown e la chiusura di molte miniere ha determinato uno stallo nella produzione con vendite limitate e bassa crescita degli utili. Considerando che adesso le miniere sono riaperte, è possibile che nelle prossime trimestrali delle compagnie minerarie ci sia un  forte aumento degli utili. 

Non c’è però solo la ripresa della produzione. Non è da escludere che gli investitori possano trarre beneficio da altri elementi catalizzatori di medio termine. Del resto la dinamica emergente dei costi e dei margini, rappresenta il segno di un potenziale nuovo regime di free cash flow per il settore. La nuova generazione di cassa potrebbe fornire flessibilità ad alcuni dei più importanti players del settore spingendoli ad aumentare dividendi e ad incrementare i endimenti totali per gli azionisti. Il free cash flow, allo stesso tempo, potrebbe anche costringere i produttori a varare operazioni di fusione e di acquisizione (M&A). 

Azioni minerarie: su quali titoli investire?

Quali sono i titoli minerari su sui investire? Nell’attuale mercato oro, un investitore in azioni delle società minerarie sarebbe riuscito a sorpassare il rally di oltre il 45 per cento del prezzo dell’oro dall’inizio del 2019 e quindi a raddoppiare l’investimento iniziale. E’ preferibile tenere un approccio attivo e una preferenza solo per titoli di qualità. Secondo UBP, ad esempio, le royalty e streaming  offrono un punto di ingresso meno rischioso rispetto a quello di altre azioni minerarie. 

Per investire sulle azioni minerarie senza correre rischi, comunque, è sempre consigliabile partire dal conto demo trading. Il broker Plus500 (qui trovi recensioni e opinioni) ti offre la demo gratuita per imparare a comprare e vendere CFD Azioni minerarie.  

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Secondo gli analisti di UBP, le azioni di società di royalty e streaming offrono una leva alle variazioni del prezzo dell’oro senza la leva operativa. In assenza di finanziamenti, in oltre, le le società di royalty e streaming possono selezionare progetti più interessanti da finanziare.

A causa però del forte free cash-flow che numerose aziende minerarie presentano, oggi riuscire ad individuare progetti interessati sui quali far confluire capitale non è affatto semplice anche perchè, rispetto al passato, è presente maggiore concorrenza. Altra opzione a disposizione dei traders che hanno intenzione di investire sul settore estrattivo (qui il link al sito ufficiale eToro per tradare con i CFD) è rappresentata dai produttori di dimensioni grandi che presentano un’attività molto diversificata. Sono queste le società che sono più favorire dall’aumento del prezzo dell’oro.  

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