Le azioni Apple e Tesla saranno le osservate speciali dell’ultima di Ottava a Wall Street. Quanto successo ieri ai due titoli, capaci di bruciare decine di miliardi di dollari di capitalizzazione in poche ore, ha di fatto creato le condizioni affinchè proprio Apple e Tesla possano intercettare l’interesse degli investitori oggi 4 settembre. Diciamolo chiaramente: la domanda che tutti oggi si pongono è se il crollo delle azioni Tesla e Apple proseguirà ancora oppure se ci sarà un rimbalzo dopo la pesante flessione di ieri.

Pensare che il sell-off possa proseguire significa, indirettamente, prendere in considerazione la possibilità dell’imminente scoppio di una bolla perlomeno sui titolo tecnologici. Viceversa ritenere che Tesla e Apple oggi possano rimbalzare significa considerare quello che è avvento ieri una semplice dinamica tecnica

In entrambi i casi puoi comunque sfruttare l’andamento dei due titoli per fare trading online (qui la guida operativa). Importante però è scegliere solo broker autorizzati ed affidabili per operare soprattutto alla luce della fase particolare che Tesla e Apple sembrano attraversa.

Se vuoi investire nelle azioni dei due colossi senza diventare azionista, una soluzione da prendere in considerazione è il CFD Trading. Ad esempio il broker eToro (qui la recensione) ti permette di imparare a comprare e vendere CFD Azioni Tesla e Apple usando la comoda demo con 100.000 euro virtuali (prendila qui)

Crollo azioni Apple e Tesla: cosa è successo

Il crollo delle quotazioni di Tesla e di Apple non è stato un evento isolato a Wall Street. Ieri, infatti, tutta la borsa americana è andata a picco. Venendo ai numeri se fino a mercoledì i due titoli facevano notizia per il loro rally, ieri è stata l’entità del tonfo a creare scompiglio. Tesla ha infatti chiuso la seduta con un calo del 9 per cento a 407 dollari mentre Apple ha perso l’8 per cento a 120,88 dollari. I due titoli hanno fatto nettamente peggio di un Nasdaq che, comunque, ha perso quasi 5 punti percentuali. 

Il grafico in basso evidenzia la portata del calo di Apple nella seduta di ieri.

Gli investitori che hanno un pò di memoria storica faranno certamente fatica a ricordare un crollo di queste proporzioni. E in effetti il ribasso rimediato ieri dal colosso di Cupertino è stato il secondo peggiore di sempre. Apple, in una sola seduta, ha bruciato qualcosa come 180 miliardi di dollari di capitalizzazione stracciando il precedente record che apparteneva a Facebook risalente a luglio 2018 (in quella circostanza il noto social bruciò qualcosa come 120 miliardi di dollari di capitalizzazione a seguito dello scandalo Cambridge Analytica). 

Quanto avvenuto, ieri, quindi, è certamente destinato a passare alla storia anche se è giusto tenere anche conto del fatto che il crollo è partito nel momento in cui le quotazioni Apple avevano aggiunto l’87 per cento al loro valore. La caduta, quindi, potrebbe essere fisiologica anche perchè i fondamentali ci sono (nel caso di Apple). Sicuramente il crollo è occasione per fare trading. A tal proposito ricordo che il broker eToro offre 100.000 mila euro virtuali per imparare ad investire attraverso i CFD in modalià demo. Soprattutto se decidi di scommettere al ribasso, e quindi di fare short trading (qui trovi la guida), imparare ad usare in modo corretto la piattaforma è indispensabile per non mettere inutilmente a rischio i propri soldi. La demo serve proprio a questo ed è gratis. 

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Azioni Apple e Tesla: bolla imminente?

Secondo l’analista di Investing.com Pinchas Cohen, allo stato attuale dei fatti non è possibile stabilire se a Wall Street ci sia aria di bolla. Uno scenario di questo tipo, comunque, non riguaderebbe solo Apple e Tesla ma tutte le azioni tech. Ieri, infatti, è stata una giornata da dimenticare anche per Amazon, Facebook, Microsoft e Alphabet.

Secondo Greg McBride, capo analista finanziario di Bankrate, la flessione che è arrivata ieri era attesa ma si è presentata in ritardo. In altre parole, considerando il rally che c’è stato negli ultimi mesi, il crollo era scontato e a stupire è stato il fatto che sia arrivato tardi. 

Per Jesse Cohen di Investing.com sono state le politiche fiscali e monetarie ultra-accomodanti a spingere il rally. Adesso si tratta di capire se l’eccesso di liquidità proseguirà oppure se ci sarà una bolla. Nessuno lo può dire con certezza ma è ovvio che nel momento in cui la Federal Reserve dovesse rendersi conto che le situazione si sta mettendo male, allora ci sarebbe altra iniezione di liquidità che, a sua volta, determinerebbe un ulteriore allargamento della bolla.  In questo caso non è escluso che il rally possa proseguire e che quindi gli investitori tornino a comprare azioni Apple e Tesla o ad andare long attraverso i CFD (qui la demo eToro per esercitarti ad investire al rialzo con i CFD).

Mai come in questo caso, quindi, la situazione è in evoluzione. 

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