Quotazione petrolio a 100 dollari al barile. Di questo tema fino alla fine del 2019 si continuava a parlare diffusamente tra analisti e investitori. Nulla a che vedere rispetto alla frequenza con cui fino a due anni fa si ipotizzavano quotazioni petrolifere a 3 cifre ma comunque se ne parlava. Con lo scoppio della pandemia di coronavirus, il lockdown e la guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita, le previsioni sul petrolio a 100 dollari al barile sono finite nel cestino venendo bollate come fantasia completamente fuori luogo e logica.
Oggi, con il prezzo del petrolio risalito attorno ai 40 dollari al barile, si torna a parlare di stime su un possibile rally fino a 100 dollari al barile. Per i più scettici tra il prezzo del greggio attuale (vedi grafico in basso) e un target fissato a 100 dollari c’è una bella differenza.
I dubbi sono legittimi ma se a parlare di previsioni petrolio a 100 dollari al barile è una banca come JP Morgan allora vale la pena approfondire.
Prezzo petrolio previsioni a 100 dollari al barile
E’ stato Christyan Malek, capo della ricerca di petrolio e gas di JPMorgan in Europa, Medio Oriente e Africa, a parlare di una possibile risalita del greggio a 100 dollari al barile riportando il target in vita dopo mesi di silenziamento. Secondo l’esperto a spingere così in avanti le quotazioni petrolifere potrebbe essere il forte deficit che, negli ultimi mesi, caratterizza l’offerta. I forti tagli messi in atto dai paesi produttori, adottati, lo ricordiamo, per impendire al prezzo del greggio di continuare a crollare, potrebbero ora diventare l’assist per un forte rialzo.
Sarà davvero così? Una previsione di questo tipo è molto importante da tenere in considerazione nella definizione di quelle che sono le strategie trading sul petrolio. A tal riguardo approfitto per ricordare che per investire sul prezzo del petrolio puoi usare il CFD Trading.
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Quotazione petrolio a 100 dollari è “storia”
Quando si analizzano le previsioni conviene sempre tenere in considerazione anche lo storico. La domanda da porsi è da quanto tempo il prezzo del petrolio non arrivata a quei 100 dollari previsti da JP Morgan.
Andando a guardare il grafico ci si rende subito conto che le quotazioni petrolifere a 100 dollari e oltre mancano dal lontano 2014. Da allora in poi si è spesso parlato di boom dei prezzi fino alle tre cifre, ma in concreto non è mai avvenuto nulla. Questo è un elemento di cui tenere conto anche se l’esperto della banca d’affari non sembra preoccuparsi più di tanto della diffidenza che ha accolto la sua stima. Malek si è detto convinto che il deficit di domanda e offerta è oramai incombente e potrebbe emergere nel 2022 colpendo 6,8 milioni di barili entro il 2025 se i mercati dovesse continuare a muoversi seguendo l’attuale traiettoria. Insomma l’analista di JP Morgan ne è convinto: la quotazione petrolio, dopo il crollo registrato ad aprile, può ambire a salire a 100 dollari al barile.
Sarà vero o è comunque un chiedere troppo considerando quello che è il mercato globale attuale?
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