Il principale markert mower di oggi 10 giugno è rappresentato dalle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Le delibere su tassi FED, costo del denaro e piano di acquisto di titoli di stato americani, saranno rese note queste sera alle ore 22,00 (orario italiano). Come di consueto, dopo la pubblicazione delle decisioni della Federal Reserve, si terrà l’attesa conferenza stampa del governatore Powell.
L’attesa per l’esito della riunione della Federal Reserve è decisamente alta. Le stesse borse europee guardano a quelle che saranno le decisioni della FED. Nonostante manchino ancora molte ore al comunicato della banca centrale americana, tra gli addetti ai lavori circolano già tutta una serie di report contenenti le previsioni sulle delibe della Federal Reserve. Cosa sarà deciso sui tassi FED nella riunione di giugno 2020 è una delle domande più frequenti in queste ore.
Conoscere i tassi FED è importante non solo da un punto di vista dell’informazione generale ma anche da un punto di vista più pratico. In quanto market mover di rilievo, le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve sono in grado di impattare sull’andamento del mercato del Forex (in particolare sul cambio Euro Dollaro) ma anche sul trend delle borse.
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Tassi FCD giugno 2020: previsioni
Secondo le previsioni che già da ieri circolano negli ambienti finanziari americani, non ci dovrebbero essere importanti annunci di politica monetaria al termine della riunione del Fomc FED di giugno 2020. Detto in poche parole i tassi Federal Reserve dovrebbero restare sui livelli attuali.
Spunti potrebbero invece arrivare al discorso del governatore Powell. In paricolare i traders proveranno a capire se l’emergenza coronavirus sia passata o meno in Usa. E’ ovvio che dalle indicazioni che verranno fornite dalla FED su questo punto, dipenderanno le previsioni sulla tonalità di ripartenza dell’economia americana.
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Secondo Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM, la Federal Reserve oggi non dovrebbe farsi influenzare dal miglioramento dei dati sul mercato del lavoro Usa.
La FED, infatti, è ancora lontana dal ragiungimento dei target di inflazione e piena occupazione. E’ possibile che nel corso della conferenza stampa il presidente Powell faccia capire agli analisti e ai giornalisti che la politica monetaria americana sia destinata a restare estremamente accomodante per un periodo di tenpo lungo. Gli esperti, inoltre, si attendono anche alcuni commenti sulla forward guidance ovvero sul fatto che i tassi di riferimento resteranno a lungo molto bassi.
Queste indicazioni sono molto utili per definire la propria strategia di investimento sul Forex.
Riunione BCE giugno 2020: dot plot in primo piano
Secondo Kathy Lien, analista di BK Asset Management, l’aspetto in assoluto più interessante della riunione Fomc di oggi riguarderà le proiezioni sui tassi di interesse della banca che sono anche note con il nome di dot plot. L’ultima volta che queste indicazioni sono state diffuse è stato nell’ambito del Fomc di dicembre 2019. La successiva comunicazione sui dot plot sarebbe dovuta avvenire a marzo ma, a causa della pandemia, tutto è stato cancellato. Questo spiega perchè attorno all’appuntamento di oggi ci sia tanto interesse.
Guardando al vertice di oggi, la domanda che Lien si pone è la seguente: per quanto tempo i policymaker si aspettano che i tassi FED possano restare ai minimi?
Secondo l’analista è scontato che i tassi resteranno bassi per tutto il 2021 “ma potrebbero non prevedere un aumento prima della fine del 2022”. Ad ogni modo quanto più tempo passerà per avere un incremento tanto “più negativo sarà l’impatto sul rendimento dei bond e sul dollaro“.
I tassi di interesse bassi e l’ampia liquidità, ha poi concluso l’esperta, sono satti e continuano ad essere i principali fattori responsabili della ripresa economica e dei mercati azionari.
Per quello che riguarda l’andamento dell’economia americana, le proizioni sulla crescita nel 2020 saranno molto negative a causa della pandemia di coronavirus e del disastro provocato dal lockdown. Secondo la Lien nonostante l’economia Usa abbia evidenziato un peggioramento nel mese di aprile, i dati più recenti, e in modo particolare i marker mover su occupazione e settore manifattura, hanno messo in evidenza consistenti miglioramenti. L’economia degli Stati Uniti ha imboccato la strada della ripresa ma, si chiede l’analista “ci vorranno 9-12 mesi, o due o tre anni” per uscire dalla crisi?
Più la ripresa economica sarà a V meglio sarà per il Dollaro.
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