Le avvisaglie erano già presenti nei giorni scorsi ma è nelle ultime ore che si sta imponendo una tendenza ben precisa: la quotazione petrolio ha ripreso la strada del rialzo tornando su livelli che mancavano da tempo. Il clima di attesa per il vertice OPEC+ continua quindi a condizionare positivamente l’andamento dell’oil.
Mentre è in corso la redazione del post, il prezzo del greggio in versione Brent segna un rialzo dell’1,2 per cento a oltre 40 dollari al barile mentre il contratto sul WTI registra una progressione dell’1,52 per cento a 37,37 dollari al barile. Puoi constatare da solo il forte rialzo che il prezzo del greggio ha registrato nelle ultime sedute analizzando il grafico in basso.
A stupire maggiormente è il ritorno del contratto sul Brent del Mare del Nord a oltre 40 dollari al barile, livello che mancava da inizio marzo ossia dai primi giorni dello scoppio della pandemia di coronavirus che, nmelle settimane a seguire, avrebbe poi determinato il crollo delle quotazioni petrolifere su livelli mai visti in precedenza (il WTI finì addirittura sotto lo zero).
I segnali che la quotazione petrolio invia negli ultimi giorni sono preziosissimi per tutti i traders. A tal riguardo ricordo che uno dei modi più semplice per investire sul petrolio è il CFD Trading. I Contratti per Differenza sono uno strumento di tipo derivato che riflette l’andamento del sottostante, in questo caso il greggio.
Un consiglio che dò spesso, e non sarà da meno in questa occasione, è quello di fare CFD Trading usando solo i migliori broker che puoi trovare in questo post. Ad esempio puoi scegliere eToro (qui trovi la recensione completa) e avrai subito 100.000 euro virtuali per fare pratica in modalità demo.
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Vertice OPEC+ occasione per investire sul petrolio
Non è necessario essere degli esperti di finanza per capire che l’attesa per il vertice OPEC+ in programam a metà mese rappresenta un’importante occasione per fare trading.
La riunione è di fondamentale importanza in quanto tutti i paesi produttori dovranno decidere se estendere i tagli sulla produzione che erano stati decisi nel meeting di aprile.
Ricordo che nel pieno del crollo dei mercati, i paesi produttori, proprio per cercare di frenare il tracollo del greggio, avevano deliberato di una riduzione giornaliera di 9,7 milioni di barili. Tale misura, entrata in vigore l’1 maggio, resterà in vigore fino alla fine di giugno. L’OPEC+ è appunto chiamato a stabilire cosa avverrà a partire dall’1 luglio prossimo.
Secondo le ultime previsioni, i paesi produttori che fanno parte dell’OPEC+, potrebbero considerare la possibilità di estendere i tagli alla produzione fino a luglio o agosto. Secondo l’head of commodity research di Citi Edward Morse “molto probabilmente l’Opec+ potrebbe estendere i tagli attuali fino all’1 settembre, fissando precedentemente un meeting che permetterà di decidere i passi successivi“.
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