Da alcuni giorni l’andamento delle quotazioni petrolifere non faceva più notizia e invece oggi si torna nuovamente al punto di partenza con un nuovo crollo del prezzo del petrolio. A differenza di quanto avvenuto alla fine del mese di aprile, il sell-off che colpisce oggi il greggio riguarda sia il Brent che il WTI. Con un rosso medio del 6 per cento circa, la correzione in atto sul greggio è la notizia del giorno oltre a rappresentare una ghiotta occasione per entrare sull’asset a prezzi convenienti e puntare su un possibile rimbalzo delle quotazioni.
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Crollo WTI e Brent: cosa sta succedendo?
Ma perchè il prezzo del petrolio oggi 22 maggio crolla? Alla base del ribasso ci sono fattori ben precisi che hanno praticamente demolito la debole view positiva che si era sviluppata negli ultimi giorni. Lasciati alle spalle i forti ribassi di fine aprile, infatti, tanti traders avevano iniziato a guardare positivamente all’andamento del greggio ma il crollo di oggi sembra ora riportare indietro la lancetta. Mentre è in corso la redazione del post, le quotazioni del WTI sono in calo del 66,66 a 31,66 dollari al barile mentre quelle del Brent sono in ribasso del 54,44 per cento a 34,1 dollari al barile.
Il problema non riguarda solo l’oil. Con una correzione come quella in atto, è ovvio che anche i mercati azionari soffrano come si può vedere dall’andamento di Borsa Italiana oggi 22 maggio.
Le vendite sull’oil sono scattate a seguito della decisione della Cina di non pubblicare i target di crescita per l’anno corrente. La mossa, ovviamente causata dal clima di profonda incertezza per la definizione di quelli che saranno gli effetti finali dell’emergenza coronavirus sull’economia, ha reso ancora più diffidenti gli investitori oramai convinti che la domanda di petrolio della Cina possa restare bassa anche nei prossimi mesi.
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Secondo Stephen Innes, chief global market strategist di AxiCorp, la mossa cinese potrebbe essere intesa come un effetto della decisione di Pechino di focalizzarsi ancora di meno sulle infrastrutture. Ad ogni modo, ha poi aggiunto l’analista, è evidente che la mancata pubblicazione non possa non avere un impatto negativo sulle prospettive del petrolio.
Questa posizione sembra prospettare un approccio short alle quotazioni petrolifere. Ricordo che è possibile comprare e vendere CFD Petrolio usando broker autorizzati come ad esempio Plus500 (leggi qui la recensione) che ti offre il conto demo gratuito.
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Crolla il prezzo del petrolio, quindi, ma cresce anche la diffidenza verso Pechino in un contesto generale in cui i rapporti con gli Usa sono sempre tesissimi. Il braccio di ferro tra le due potenze, cresciuto a seguito dell’emergenza coronavirus, non riguarda più solo l’ambito commerciale ma anche quello finanziario come dimostra la proposta di legge che il Senato Usa ha approvato sul trading con le società cinesi.
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