Cosa succederà sui mercati dopo la firma del primo accordo commerciale tra Usa e Cina? Se l’intesa ha permesso di chiudere la fase uno della trade war, il percorso che gli eventi potrebbero ora seguire è tutto da decifrare. Non è un caso se dopo le buone notizie sulla prima intesa raggiunta tra le parti, tanti lettori si stiano ora chiedendo cosa avverrà alla guerra commerciale Usa-Cina? Ci sarà una fase due anche per quello che riguarda la tregua? Oppure si verrà a creare la classica situazione da limbo?
Andrew Lake, Head of Fixed Income di Mirabaud AM, ha provato a dare una risposta a queste domande.
Secondo l’analista con la firma della fase 1 dell’accordo commerciale tra Usa e Cina sorgono adesso tutta una serie di interrogativi: l’intesa è in realtà una pancea che è stata già prezzata dai mercati? In futuro ci sarà una fase 2 così vicina alle prossime elezioni presidenziali Usa? L’accordo è una inevitabile tregua momentanea che fa bene e tutti i belligeranti visto che siagli Usa che la Cina erano in difficoltà anche a causa dello scontro?
Insomma, come è possibile vedere da queste domande, le questioni aperte sono più di una. Secondo l’analista, mentre bisogna ancora accertare se la versione inglese e quella cinese dell’accordo sono o no coincidenti, è significativo notare che nel testo sono del tutto assenti alcuni dei temi che erano stati discussi in precedenza tra i rappresentanti dei due paesi.
Esempio di argomenti che ci dovevano essere ma che non ci sono possono essere la pirateria informatica ma anche i sussidi per le aziende cinesi.
Per quello che riguarda la reazione delgi investitori all’accordo, gli effetti della firma sulla fase 1 sono stati pacati poichè l’intesa era di fatto già stata stata prezzata. Attenzione perchè il fatto che i dazi rimarranno in vigore fino alla Fase 2 (se ci sarà) non farà altro che prolungare il vento di incertezza. Insomma, allo stato attuale dei fatti, non è possibile chiudere completamente la porta in faccia al pessimismo.
Non è escluso che sia gli Usa che la Cina possano infrangere l’accordo nei prossimi mesi. Inoltre non si sa assolutamente nulla, non essendoci anticipazioni, sulla fase 2. Nel caso in cui il secondo step dell’accordo dovesse arrivare dopo il voto presidenziale, ci sarebbe il serio rischio che gli Usa, in caso di rielezione di Trump, tornino nuovamente ad essere aggressivi.
Insomma le variabili da considerare sono tante e molto dipenderà da quello che sarà l’approccio della Cina. Pechino rispetterà o no l’intesa raggiunta? Il dubbio è lecito visto e considerato che i cambiamenti introdotti nel sistema legale cinese, ossia una delle questioni per cui i precedenti negoziati si erano interrotti a maggio, non fanno neppure parte dell’accordo di Fase 1.
Secondo Andrew Lake, Head of Fixed Income di Mirabaud AM, l’avvio dell’accordo e indicazioni precise sulle tempistiche di Fase Due, saranno indispensabili per far calare il rischio di una nuova escalation. Un solo dato è per ora certo: oggi i mercati apprezzano il fatto che sia gli Usa che la Cina sembrino essere davvero interessati a porre fine al contrasto.
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