Il presidente americano Donald Trump ha pubblicato su Twitter su un post di elogio a FCA, General Motors e Toyota. Il grazie arrivato dall’inquilino della Casa Bianca è però davvero poco onorevole. Trump, infatti, ha ringraziato le tre citate case automobilistiche per aver appoggiato le sue politiche contro le leggi anti-inquinamento che lo stato della California aveva provato a varare. In pratica Fiat Chrysler è stata elogiata per essersi impegnata contro le norme di contrasto alle emissioni inquinanti

Nel suo Tweet il presidente americano Trump cita FCA, General Motors e Toyota per essere state al fianco della Casa Bianca nella sua politica tesa a creare Auto Migliori, più Economiche e più Sicure per gli Americani. Sempre nello stesso post, c’è poi l’affondo contro lo stato della California che “ha trattato l’industria dell’Auto molto male per molti anni, danneggiando Lavoratori e Consumatori“.

Per capire come inquadrare il Tweet di Trump è necessario fare un passo indietro. Il riferimento del post del presidente americano è infatti al sostegno che le citate case automobilistiche, tra cui FCA, hanno dato alla alla Casa Bianco nel momento in cui essere era impegnata in un braccio di ferro con un gruppo di 22 Stati Usa, guidati dalla California, che avevano provato a mantenere regole più rigorose, introdotte durante la presidenza Obama, sui consumi di automobili e sui mezzi pesanti. Concretamente FCA è stata ringraziata per aver depositato, lo scorso lunedi, un ricorso presso la corte d’appello del District of Columbia, in cui si chiede che venga impedito ai singoli stati di poter fissare standars separati rispetto a quelli stabiliti dall’amministrazione centrale.

Come ricordato dalla Reuters, nell’agosto del 2018 Trump aveva presentato una proposta che puntava ad allargare le maglie dei requisiti anti-inquinamento che erano stati varati da Obama nel 2012. La legge fortemente voluta dai Democratici e smantellata da Trump puntava ad ottenere una maggiore efficienza media complessiva per ogni singolo gruppo automobilistico di 46,7 miglia per gallone entro il 2026, con aumenti medi annui di circa il 5 per cento. La nuova legge varata da Trump richiede che l’efficienza venga fissata a 37 miglia per gallone entro la stessa data.

La mossa di FCA, General Motors e Toyota spacca il fronte delle case automobilistiche. Non tutti i big del settore auto hanno abbracciato l’iniziativa di Trump. Alcune players come Volkswagen, Ford e Honda hanno già fatto sapere che sigleranno un accordo di tipo volontario con lo stato della California e che quindi non riconosceranno i nuovi requisiti voluti da Trump anche se questo va contro il loro stesso interesse. 

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