Ad Economia Sotto l’Ombrellone, la rassegna estiva dedicata all’economia e ai consigli ai risparmiatori, Mario Fumei, Vincenzo Marotta e Gianluca Scelzo hanno esortato gli investitori italiani a cominciare a rischiare ma agendo con prudenza ed evitando categoricamente di affidarsi a soluzioni alla fai da te.
Il tema centrale di Economia Sotto l’Ombrellone è stata la guerra commerciale Usa Cina. L’opinione prevalente tra gli analisti è che a nessuno dei due contendenti convenga davvero vincere per mettere all’angolo l’avversario. Lo scontro commerciale sta ovviamente condizionando le prospettive economiche generali e gli andamenti delle borse mondiali. Dinanzi allo scontro dei dazi, è un dato di fatto che sia l’Europa che tutti gli altri paesi stiano recitando un ruolo comprimario.
Durante l’incontro organizzato nell’ambito dell’evento Economia Sotto l’Ombrellone, Fumei, Scelzo e Marotta hanno provato ad analizzare quali potrebbero essere gli sviluppi futuri ma anche i relativi rischi fermo restando che è essenziale prendere atto che il mondo economico-finanziario sta diventando ogni giorno più complesso. Proprio alla luce di tale complessità, gli analisti hanno invitato ad evitare il trading quotidiano in autonomia in quanto molto rischioso.
Guerra commerciale Usa-Cina: dove conviene investire secondo Fumei
Secondo Fumei, dopo le turbolenze di circa un anno fa, l’Italia sta oramai attraversando un periodo di tranquillità con lo spread che non registra movimenti potenzialmente pericolosi. La tranquillità di cui sembra beneficiare l’Italia, però, non è il risultata della capacità italiana di risolvere i problemi strutturali della nostra economia ma semplicemente il risultato del fatto che gli investitori siano ora alle prese con altre problematiche ben più pesanti. Insomma l’Italia sta tranquilla solo perchè i mercati hanno ben altro a cui pensare. Ovviamente questo significa che alla minima variazione di questo limbo, la speculazione tornerà ad attaccare il nostro paese. E’ significativo notare che questo giudizio è stato espresso da Fumei alcuni giorni fa ed oggi 9 agosto Borsa Italiana va a picco a causa della crisi di governo ossia di un evento che ha alterato la tranquillità e creato le condizioni per un ritorno in grande stile della speculazione.
Per quello che riguarda le prospettive dell’Europa, Fumei ritiene che in questa battaglia mondiale tra la Cina e gli Usa, Eurolandia non abbia armi efficaci. Questo perchè, dal punto di vista monetario i tassi sono già negativi, mentre dal punto di vista politico l’iniziativa è ingessata e lenta proprio perchè l’Europa politica non esiste. Nonostante questo, però, Fumei ritiene che le azioni europee quotate sia sottostimate rispetto alle azioni di Wall Street. Per questo motivo investire in azioni europee conviene anche perchè gli Usa sono alle prese con una possibile esplosione di una bolla del debito.
Dinanzi a questa situazione gli italiani, poco amanti del rischio per loro natura, potrebbero guardare ai piani di accumulo sui mercati emergenti anche perchè su questi si concentra ben il 70 per cento della crescita globale. E questo è un dato certo.
Guerra commerciale Usa-Cina: dove investire secondo Marotta
Secondo Marotta, anche lui intervento ad Economia sotto l’Ombrellone, prossimamente in Europa ci saranno importanti novità tra cui l’assunzione delle rispettive cariche da parte di Ursula von der Leyen (presidenza della Commissione Europea) e Cristine Lagarde (Bce). I due nuovi ingressi potrebbero dar vita ad un forte interventismo europeo in economia. In quest’ottica, ha proseguito l’analista, non è da escludere che l’Europa possa trovare margine di manovra ponendosi come mediatrice tra Usa e Cina.
Dal punto di vista degli investimenti, ha osservato l’analista, il 70 per cento degli asset obbligazionari planetari presenta un rendimento negativo e i titoli italiani sono i soli che hanno ancora un rendimento positivo. Operativamente lasciare i soldi fermi non conviene ed è quindi necessario trovare soluzioni alternative di investimento. Il consiglio che l’esperto ha fornito è quello di guardare con interesse al Giappone la cui economia sta uscendo dalla crisi dopo tantissimi anni.
Ad ogni modo, ha concluso Marotta, se gli italiani vogliono avere dei rendimenti interessanti, dovranno iniziare a rischiare qualcosa puntando sui Paesi emergenti, come Vietnam e Indonesia.
Guerra commerciale Usa-Cina: dove investire secondo Scelzo
Il terzo analista intervenuto al festival, Scelzo, ha affermato che l’Europa è talmente presa dal litigare su ogni questione, e quindi del tutto priva di una linea comune su molti temi a partire dall’immigrazione, da non essersi accorta che l’economia sta andando avanti mentre il Vecchio Continente resta indietro. Purtroppo, ha proseguito Scelzo, questo deriva dal vizio iniziale dell’Eurozona ossia quello di non essere un solo stato. In questo contesto l’Europa è destinata a contare sempre di meno.
In Usa le prospettive sono migliori rispetto a quelle dell’Europa ma certamente non si può dire che esse siano positive. Forse ai più sfugge ma gli Stati Uniti rischiano una bolla immobiliare visto che i valori immobiliari registrano un aumento interrotto da 11 anni come mai avvenuto prima.
Alla luce di tale contesto, ha proseguito l’analista di Copernico sim, investire diventa molto complicato.
Secondo Scelzo considerando il forte calo demografico in atto in Italia (invertire la rotta è quasi impossibile) e considerando l’oramai “intollerabile” livello basso delle tasse di successione (destinate ad essere alzate inevitabilmente) investire sull’immobiliare in Italia è da evitare tranne pochissimi casi che si contano sulle dita di una mano (Milano e le altre 4 massimo 5 città d’arte che presentano una spiccata vocazione turistica).
Preso atto di questo, ha concluso Scelzo, investire oggi significa prendere atto della necessità di una forte diversificazione. Operativamente parlando è necessario ragionare tanto sui target quanto sul timing. Considerando la guerra commerciale in atto, i settori in cui secondo l’analista conviene investire sono: Paesi emergenti, oro e alcune categorie di azioni come quelle del settore farmaceutico.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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