Il non rumore di una notizia destinata ad entrare nella storia è la migliore dimostrazione che tutto si è svolto come da attese. Ieri sera alle ore 20,00 il Fomc della FED ha annunciato di aver tagliato i tassi di interesse di 25 punti base. Si tratta del primo taglio dal lontano 2008. La decisione di tagliare il costo del denaro è stata motivata alla luce di una serie di considerazioni e constatazioni a partire dai rischi derivanti dalle prospettive macroeconomiche globali e dalla debolezza del quadro riguardante l’andamento dell’inflazione.
In un contesto in cui tutto era prevedibile, l’unica nota difforme rispetto alle stime iniziali ha riguardato la reazione dei singoli componenti. I membi FED non concordi con quella che poi è stata la linea ufficiale che si è imposta in FOMC sono stati 2, George e Rosengren. Questi due consiglieri erano favorevoli a lasciare i tassi FED ai livelli attuali ma loro posizione, come noto, è stata minoritaria.
Nello Statement non ci sono indicazioni su possibili altri tagli ma emerge un particolare molto interessante: la Federal Reserse si è detta consapevole che la situazione generale resta incerta. Che sia questo il primo segnale su altri possibili tagli del costo del denaro da parte della banca centrale americana? Oggettivamente è davvero difficile a dirsi.
Certo è che non possono essere le stime (nettamente minoritarie) che prospettavano un taglio dei tassi di 50 punti base a indurre a pensare che in futuro ci possa essere un ulteriore taglio del costo del denaro.
Durante il discorso del governatore Powell è stato lanciato un messaggio molto preciso: l’economia americana non va male anzi le performance sono molto positive, tuttavia alcuni sviluppi specifici come la debolezza degli investimenti e del settore della manifattura e le basse pressioni inflattive, hanno portato il livello di tassi che il Committee riteneva giusto per supportare il ciclo, a non essere più adeguato e ad essere quindi rivisto al ribasso.
Nel corso della conference al governatore Powell è stata posta una domanda molto particolare: i 25 bps di taglio sono sufficienti oppure no. Dinanzi a questo interrogativo Powell si è limitato a dire che il FOMC non ha solo tagliato il costo del denaro ma anche ha anche mutato in modo considerevole la direzione della politica. Gli effetti di queste trasformazioni, ha proseguito il governatore, si sono visti.
Da questa risposta si potrebbe dedurre che il FOMC sia soddisfatto per l’entità del taglio e che eventuali altri tagli ci potrebbero essere ma solo se le condizioni lo richiedessero.
E’ alla luce di tali elementi se gli investitori, dopo la notizia, hanno preferito adottare un approccio di tipo hawkish.
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