Il rally del prezzo del petrolio e quello delle quotazioni dell’oro proseguiranno nei prossimi mesi? E’ questa la domanda che tanti investitori si pongono in considerazione di quello che è stato l’andamento fino ad oggi delle due materie prime. Entrambi gli asset attraversano una fase molto positiva ma le previsioni sull’oro e sul petrolio per i prossimi mesi non sono affatto convergenti.
Prima di analizzare quali sono le stime prevalenti sulla quotazione petrolio e quali sono invece quelle prevalenti sulla quotazione oro, è bene partire dai dati in tempo reale. Mentre è in corso la scrittura del post, il prezzo del greggio nella variante WTI registra un rialzo dello 0,41 per cento a 57 dollari al barile mentre il contratto sul Brent è in progressione dello 0,24 per cento a 63,98 dollari al barile. Tonico anche l’andamento dell’oro che oggi è arrivato a quota 1426 dollari l’oncia con una variazione positiva dello 0,65 per cento. Stando ai dati in tempo reale, l’impressione che si ha, confermata anche da quello che è lo storico più recente è che il prezzo dell’oro e quello del petrolio si muovano in modo convergente beneficiando entrambi di un sentiment positivo oramai consolidato.
Dobbiamo quindi abituarci a questa poco naturale occoppiata oro/petrolio? Assolutamente no perchè mentre il rialzo dell’oro viene ritenuto quasi certo da molti analisti, sul petrolio gli esperti sono più divisi.
La convergenza di opinioni sulle previsioni oro 2019 è dettata da una serie di dati di fatto. Uno su tutti: la FED, optanando per una politica monetaria accomodante, ha aperto la porta ad un rally del bene rifugio per eccellenza che potrebbe essere molto duraturo. Gli investitori giù scontano un taglio dei tassi nel FOMC FED del 30 e 31 luglio. La convinzione che si vada verso un taglio dei tassi già ora è un assist per le posizioni speculative sul prezzo dell’oro. Una curiosità: la posizioni speculative sull’oro hanno raggiunto picchi che non si vedevano addirittura dai tempi del referendum sulla Brexit. C’è voglia di beni rifugio tra gli investitori.
Per quello che riguarda le previsioni petrolio 2019, invece, gli analisti di WisdomTree sono convinti che le questioni geopolitiche, con la tensione tra Usa e Iran in primo piano, peseranno ancora sulle quotazioni del greggio mentre la guerra commerciale avrà un effetto soprattutto sulle aspettative della domanda. Partendo da questi fattori, gli analisti ritengono possibile che l’OPEC si impegni a mantenere un prezzo del petrolio su livelli sostenibili. Venendo alle previsioni petrolio, gli esperti di WisdomTree vedono il prezzo del Brent a 75 dollari al barile entro fine anno.
Questa previsione non è però condivisa da tutti proprio perchè i due elementi catalizzatori del greggio (geopolitica e guerra commerciale) sono di valenza opposta.
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