Gli analisti di Morningstar hanno pubblicato un lungo report dedicato alle previsioni bond. Nell’analisi vengono passati in rassegna i possibili scenario del mercato obbligazionario globale nel medio termine. Punto di partenza dell’analisi di Morningstar Investment Management è la convinzione che il contesto generale non sia più molto favorevole e che sia necessario prestare molta attenzione alle scelte operative poichè i rendimenti sono decisamente bassi. Se quindi ci dovessero essere scenari sfavorevoli, i bassi rendimenti determinerebbero una remunerazione talmente bassa da indurre a chiedersi se il rischio valga l’investimento.
Titoli di stato previsioni
Per quello che riguarda le previsioni sui bond sovrani gli analisti ritengono che il livello basso dei rendimenti offerti dai titoli di stato, induce a ritenere che le loro valutazioni siano molto alte nel rapporto con il loro rendimento atteso. Questa situazione è evidentissima sui titili di stato di Giappone, Regno Unito ed Europa non fosse altro per il fatto che i tassi di interesse sono zero. Nel caso dei bond governativi americani, invece, il giudizio è meno categorico. I Treasury americani, infatti, offrono rendimenti leggermente più alti.
Obbligazioni corporate previsioni
Se si sceglie di investire in bond corporate, gli analisti di Morningstar suggeriscono di prestare attenzione al rating. Ad oggi circa la metà delle obbligazioni corporate emesse in Usa e in Europa presentano un rating a livello BBB- ossia al notch più basso nell’ambito dell’investment grade. Addirittura un buon 20 per cento delle obbligazioni corporate sono a rischio downgrade. Se si considerano i livelli irrisori dei rendimenti offerti, allora, anche in questo caso, il ritorno offerto non compensa il rischio assunto. E’ proprio per questo motivo che Morningstar consiglia massima prudenza agli investitori. E’ inutile, infatti, girarci attorno: le obbligazioni corporate, in epoca di rendimenti bassi, sono un terreno minato che non è per tutti.
Bond high yield previsioni
La terza sezione dell’analisi di Morningstar è dedicata alle obbligazioni high yield. Per quanto concerne questa categoria di bond, il rischio maggiore che si potrebbe profilare è quello di restare invischiati nel possibile sell-off dei titoli BBB- di cui si è parlato nel paragrafo precedente.
Secondo il report degli analisti, specialmente negli Usa, i fondamentali delle aziende sono solidi con un livello di indebitamento non eccessivo e un rischio default su livelli accettabili. Inoltre anche la crescita degli utili di queste aziende sembra essere al riparo anche grazie alla ripresa dell’economia americana e di quella globale. Nessuno rischio quindi? Assolutamente no perchè il livello degli spread di questi titoli non è sufficientemente alto da coprire il rischio. La situazione dei bond high yield, quindi, non è poi tanto diversa da quella dei bond sovrani e delle obbligazioni corporate.
Considerando tutti questi elementi, quali sono i possibili scenari del mercato del reddito fisso e come, concretamente, è possibili procedere con l’adattamento della componente obbligazionaria detenuta in portafoglio? Secondo l’analisi di Morningstar, le banche centrali svolgono un ruolo determinante su questo punto essendo le custodi della politica monetaria. Se gli istituti centrali a partire dalla FED e dalla BCE dovessero decidere di procedere con un taglio dei tassi di riferimento, i bond a breve termine subirebbero subito effetti immediati con un incremento del valore.
Le politiche espansive messe in campo dalle banche centrali hanno, per definizione, l’obiettivo di dare sostegno alla crescita economica ma al tempo stesso puntano anche a creare inflazione. E’ per questo motivo che il taglio dei tassi di interesse non è una buona notizia per coloro i quali scelgono di investire sui bond a più lunga scadenza.
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