Chiusura per festività per la borsa di Wall Street oggi 4 luglio. Negli Stati Uniti, infatti, si festeggia il giorno dell’Indipendenza e in questa occasione, come da tradizione, la borsa americana resta chiusa. Il mercato azionario si è comunque congedato nel migliore dei modi in vista di questa festività.
Ieri la borsa Usa ha chiuso la seduta con tutti gli indici in forte progressione grazie alle aspettative su un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della FED. Aggiornamento dei record sia per il Dow Jones, che per il Nasdaq e l’S&P 500. Le variazioni sono sintomatiche del periodo di forte salute che l’azionariato americano sta attraversando grazie alle aspettative di una FED molto colomba. L’indice S&P 500 ha messo a segno un rialzo dello 0,77 per cento salendo a quota 2.995,62 punti, il Nasdaq Composite ha registrato una progressione dello 0,75 per cento a 8.170,23 punti e, per finire, il Dow Jones Industrial ha rimediato una variazione dello 0,67 per cento a 26.966 punti.
Il balzo dell’azionariato americano è stato parallelo alle positive indicazioni arrivate dal mercato obbligazionario. Sempre nella giornata di ieri, infatti, il rendimento del T-bond ha perso circa 2 punti base collocandosi a quota 1.95 per cento, livello in assoluto più basso dal giorno dell’elezioni di Donald Trump alla presidenza Usa. E’ questo un buon segnale per gli investitori come un altrettanto positivo segnale è il calo che l’indice della paura, il VIX, ha subito. L’indicatore si è attestato a quota 12,6 punti, ben 3 punti in meno rispetto alla rivelazione precedente.
A dare sostegno all’azionario e a raffreddare l’indice VIX sono, in particolare, le ultime notizie sulle prossime mosse del presidente Trump per rendere sempre più colomba la Federal Reserve. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, la Casa Bianca punterebbe a proporre come nuovi membri del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve, gli economisti Christopher Waller e Judy Shelton. Entrambi questi manager, secondo la stampa americana, sono notoriamente sostenitori di politiche monetarie ultra-occomodanti. Si tratta, in altre parole, di due colombe estremiste che, in seno al board direttivo della Federal Reserve, andrebbero a rafforzare la componente dei sostenitori del taglio dei tassi.
La proposta di Trump per le nuove nomine nel board FED si tinge però di giallo poichè, sempre secondo la stampa americana, Shelton avrebbe in passato espresso forti critiche contro il presidente stesso della Federal Reserve Jerome Powell. I maligni affermano che tra i due banchieri le posizioni di politica monetaria sarebbero talmente diverse da essere agli antipodi.
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