Un taglio della produzione di petrolio fino al prossimo 2020? E’ questa la previsione che va per la maggiore in vista del vertice OPEC + che avrà inizio oggi 1 luglio e durerà fino a domani 2 luglio. Il summit tra i paesi produtttori di greggio dell’OPEC e la Russia (quel Plus indica, concretamente, Mosca), dovrebbe ratificare la prosecuzione della strategia di tagli alla produzione per almeno sei mesi (ipotesi minima) se non addirittura per nove mesi e quindi fino al 2020 inotrato.
La portata dei tagli alla produzione sarebbe confermata a quelli che sono i livelli attuali (e la quotazione petrolio se ne è accorta).
In base alle anticipazioni sull’esito del vertice OPEC di luglio, quindi, si può tracciare questo quadro: conferma dei tagli sui livelli in essere e allungamento dell’accordo. Questa prospettiva avrebbe già incassato il via libera dei giganti Usa e Arabia Saudita ed è per questo motivo che, a conti fatti, il summit OPEC Plus, è destinato a tradursi in una sorta di ratifica di un accordo già preso in altra sede. Anche lo stesso Iraq, protagonista in passato di vari tentativi di mettere i bastoni tra le ruote agli altri paesi dell’alleanza, avrebbe dato il suo via libera all’allungamento dei tagli produttivi. Prima di volare a Vienna il ministro irakeno Thamer Ghadhban ha fatto sapere che la posizione dell’Iraq è favorevole all’orientamento prevalente degli altri paesi che punta ad una estensione dei tagli per 6 massimo 9 mesi ulteriori. Il ministro ha anche precisato che l’Iraq sostiene tutti gli sforzi messi in campo per arrivare ad un bilanciamento tra domanda e offerta. Insomma l’Iraq, venute meno le velleità degli ultimi mesi, è diventato il miglior alleato dei giganti russi e sauditi.
Oltre all’Iraq, il via libera al prolungamento dei tagli è anche arrivato da Nigeria, paese in forte espansione, e dal Venezuela, paese da tempo alle prese con una grave crisi sociale e politica.
Insomma, in considerazione di tali anticipazioni, sembrerebbe proprio che a Vienna i vari delegati dell’OPEC Plus stiano andando per fare quasi una passaggiata o poco più. L’unico punto di incertezza sul vertice OPEC+ riguarda la durata dal rinnovo: 6 mesi oppure 9 mesi? L’ipotesi prevalente è quella dei 9 mesi anche perchè il segretario generale dell’Organizzazione, Mohammad Barkindo, non ha mai nascosto che “più lungo è l’orizzonte temporale, più forti sono le certezze per il mercato“.
Tutti questi elementi vanno tenuti in considerazione per capire come investire sul prezzo del petrolio in vista del vertice OPEC. Mentre è in corso la scrittura del post, le quotazioni WTI segnano un rialzo del 2,99 per cento a quota 60,22 dollari al barile mentre il Brent è in aumento del 2,93 per cento a quota 66,64 dollari al barile.
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