Saranno le tensioni geopolitiche sempre più forti o il terrore della guerra commerciale Usa-Cina a condizionare in modo irreversibile il trend petrolio 2019? E’ questa la domanda che molti investitori e analisi si pongono in queste ultime settimane dinanzi all’andamento molto volatile della quotazione petrolio.

La questione non è da poco. Se a condizionare il prezzo del greggio saranno le tensioni geopolitiche, allora le previsioni petrolio 2019 saranno positive ma se ad avere la meglio dovessero essere invece le paure per un rallentamento economico globale, allora le previsioni petrolio 2019 non potranno che essere ribassiste. 

Prima di esaminare nel dettaglio quelli che sono i possibili trend del petrolio nel 2019, facciamo un breve cenno alla situazione dei futures sul greggio in tempo reale. Il prezzo del petrolio oggi è in ribasso (WTI e Brent) nonostante le forti tensioni geopolitiche in medioriente. Mentre è in corso la scrittura del post WTI e Brent registrano un calo di oltre l’1,2 per cento, segno evidente che a condizionare l’umore degli investitori sono le paure per la domanda globale di petrolio. Le tensioni geopolitiche rinfocolate la scorsa settimana dalla notizia dell’attacco alle due navi petrolifere avvenuto nel Golfo di Oman, nello stretto di Hormuz, non sono sufficienti a contenere le paure per una possibile recessione globale che la guerra commerciale Cina-Usa potrebbe innescare. 

In pratica quello che avviene sulla quotazione petrolio oggi potrebbe rappresentare la sintesi di ciò che potrebbe avvenire durante tutto l’anno con i timori sulla domanda di greggio in primo piano e le tensioni geopolitiche a fare da comparsa. 

Quotazione petrolio 2019: trend

Nel corso dell’anno corrente il prezzo del petrolio ha cambiato direzione in modo brusco verso la fine di maggio, inizio di giugno. Fino a maggio inoltrato, la quotazione petrolio si è mossa seguendo un trend rialzista con il Brent e il WTI che sono saliti fino a 75 dollari al barile e 66 dollari al barile. La lunga galoppata del prezzo del petrolio si è però esaurita tra maggio e giugno quando il prezzo del greggio ha letteralmente cancellato tutto il rialzo messo in cassaforte dall’inizio dell’anno, portandosi sui nuovi minimi 2019

Il crollo della quotazione petrolio tra maggio e giugno non è avvenuto in un momento qualsiasi ma bensì nel momento in cui la tregua nella guerra dei dazi tra Usa e Cina è saltata ed è ripreso lo scontro commerciale. 

Fondamentalmente non c’è nulla di eccezionale in quanto avvenuto. Come teoria insegna il prezzo del Brent crolla nel momento in cui l’incertezza domina i mercati.

Prezzo petrolio 2019: analisi economica

In considerazione di quanto affermato nel precedente paragrafo è ovvio che solo un chiarimento economico ed un allentamento delle tensione commerciale Usa-Cina potrebbero arrestare il trend ribassista del prezzo del petrolio. 

Secondo una nota del Fondo Monetario Internazionale, la tensione commerciale in atto potrebbe determinare l’esigenza di riguardare le strategie di approvvigionamento che sono state fin qui seguite. In tal senso utili indicazioni su una possibile revisione globale di tali strategie potrebbero arrivare dal prossimo G20 in calendario a fine giugno. 

In conclusione, quindi, ad oggi, il trend petrolio 2019 appare negativo. Eventuali novità nella guerra commerciale Usa-Cina potrebbero cambiare la direzione del greggio sui mercati. 

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