In fasi di incertezza e di rischi crescenti, gli investitori sono soliti puntare sui beni rifugio come l’oro. E’ questo quanto avvenuto al metallo giallo nel corso dell’ultima settimana. Lasciando di stucco molti analisti e investitori, la quotazione oro si è proiettata ben oltre la soglia di 1300 dollari l’oncia. Il valore del metallo giallo, infatti, è salito fino a 1330 dollari l’oncia gettando le basi per un possibile ulteriore rafforzamento che dovrebbe e potrebbe avvenire già la prossima settimana se lo scenario di fondo dovesse restare inalterato. 

Le probabilità che il rally dell’oro possa ancora proseguire sono strettamente connesse al persistere di una situazione generale condizionata dalle paure per possibili nuovi dazi nella guerra commerciale Usa Cina e dai timori per la crescita economica globale. Se gli investitori continueranno ad avere paura, il rally della quotazione oro sarà destinato a proseguire. 

Secondo Carlo Alberto de Casa, capo analista di ActivTrades ed esperto di trading online, l’oro ha trovato un ambiente ideale per apprezzarsi e rafforzarsi ancora. L’esperto ritiene che lacontrazione dei rendimenti dei buoni USA e una quotazione del Dollaro più debole rispetto al passato, abbiano comportato la creazione di un “ambiente ideale per una lunga serie di sessioni positive” per il metallo giallo.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, l’analista de Casa di ActivTrades ritiene che il prezzo dell’oro si stia rapidamente avvicinando verso l’area di resistenza collocata a 1.350 -1.370 dollari. Storicamente parlando, ha proseguito l’esperto, quest’area “ha sempre fermato i rally dell’oro negli ultimi 4 anni“. E’ la stessa analisi tecnica sull’oro, quindi, a suggerire che il metallo giallo è arrivato ad un punto molto importante.

Certamente sono necessari i supporti per convincere gli operatori ad andare ancora long nel trading sull’oro e a tal riguardo de Casa ricorda gli importanti market mover di oggi 7 giugno. Secondo l’analista, gli investitori sono in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Se le non farm payrolls Usa dovessero segnare ulteriore indebolimento del mercato del lavoro americano (tra l’altro anticipato dalla delusione per i dati sul lavoro diffusi dal sondaggio ADP Usa), allora le possibilità su un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve crescerebbero con inevitabili conseguenze sull’andamento dell’oro. 

Intanto, mentre è in corso la scrittura del post, il prezzo dell’oro oggi registra un ribasso dello 0,1 per cento a quota 1334 dollari l’oncia. E’ questa una flessione fisiologica arrivata dopo che il metallo giallo si è spinto fino a 1336 dollari l’oncia.  

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