Potrebbe sembrare strano ma la forte tensione internazionale non sembra aiutare il prezzo dell’oro. A dirlo sono i dati relativi all’andamento del metallo giallo nelle ultime cinque sedute. La quotazione oro, infatti, ha perso ben 25 dollari al barile in appena 5 sedute e oggi si muove in area 1275 dollari al barile. Nonostante il ritorno delle tensioni commerciale tra Usa e Cina, il prezzo dell’oro sembra scrivere tutta un’altra storia.
La logica suggerirebbe che questa sia una fase per sua natura destinata ad incentivare la corsa verso i beni rifugio mentre la realtà dei fatti è completamente diversa: tensioni si ma prezzo dell’oro in ribasso. Perchè si sta verificando tutto questo? Per dare una risposta a questa domanda e quindi capire i motivi per cui le tensioni non bastano a lanciare il prezzo dell’oro, è necessario passare dall’esame delle materie prime al Forex. Il calo della quotazione del metallo giallo è infatti il frutto diretto del rafforzamento del Dollaro su tutte le altre valute. Non è in mistero che il cambio Euro Dollaro vede il biglietto verde in posizione dominante non fosse altro che per il clima di attesa per l’esito delle elezioni europee (in questo articolo le previsioni EUR/USD in vista delle elezioni europee del 26 maggio).
Oltre al cambio Euro Dollaro è negativo anche il cambio GBP/USD che, negli ultimi giorni, è sceso ai minimi da 4 mesi a quota 1,2695.
Se l’andamento del Forex placca verso il basso la quotazione dell’oro, ci sono poi altri market mover che addirittura spingono verso dietro il prezzo dell’oro. La fiducia dei consumatori Usa, infatti, è salita al livello massimo da 15 anni nel mese di maggio. Un vero e proprio rally xhe dimostra come l’economia Usa sia decisamente in salute.
Forex e alcuni indicatori macro sono i motivi principali per cui il rally della quotazione oro resta solo potenziale con il prezzo del bene rifugio più importante che anzi perde quota. Eppure, nonostante questo quadro, i motivi per cui potrebbe presto essere necessario “rifugiare” i propri investimenti restano intatti e quindi un possibile improvviso boom delle quotazioni del metallo giallo non è da escludere.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica sul prezzo dell’oro, se il metallo giallo dovesse riuscire a bucare al ribasso quota 1275 dollari l’oncia, nuovi target sarebbero posizionati a quota 1266 e, successivamente, a quota 1263. Viceversa, in caso di superamento di 1275, il primo target sarebbe a quota 1285. Se anche questo livello dovesse cadere allora il prezzo dell’oro avrebbe campo aperto fino a 1300 dollari l’oncia.
APPROFONDISCI>>>Analisi tecnica oro e petrolio settimana 20-24 maggio 2019
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