Quali sono le previsioni sul prezzo del petrolio e dell’oro nella settimana dal 22 al 26 aprile? Per rispondere a questa domanda e poter definire una strategia trading è necessario fare riferimento all’analisi tecnica. Come ogni lunedì Borsainside offre ai suoi lettori l’analisi tecnica sulle due più importanti materie prime: petrolio e oro.
ANALISI TECNICA PREZZO PETROLIO SETTIMANA 22-26 APRILE 2019
La scorsa settimana il prezzo del petrolio ha continuato a muoversi in positivo sia pure ad un ritmo più basso rispetto alle precedenti Ottave. Dalla quotazione petrolio in tempo reale all’analisi tecnica settimanale (22 aprile – 26 aprile).
IL PETROLIO CONSOLIDA SUI MASSIMI A 7 MESI MA RESISTENZA IN AREA 65 DOLLARI FA DA TAPPO
Settima ottava consecutiva con il segno “più “ per il prezzo del petrolio WTI, che tuttavia non riesce a ritoccare verso l’alto i recenti massimi di periodo ( 64,79 dollari ), fermandosi su un top a 5 sedute a 64,61 dollari. Variazione settimanale contenuta ad un modesto +0,2%.
LE NEWS PIU’ IMPORTANTI PER IL PREZZO DEL PETROLIO
Dopo i primi scambi settimanali un po’ sottotono, che hanno visto scendere le quotazioni del greggio su un minimo a quota 62,99 dollari, il prezzo ha beneficiato della crescita superiore alle attese dell’economia cinese, che ha evidenziato +6,4%, a dispetto di un rallentamento previsto dagli analisti. La correlazione tra la crescita cinese ed il prezzo del petrolio è tanta, considerato che Pechino è il secondo consumatore al mondo. A Marzo la domanda dalla Cina è aumentata del 3,2% su base annua e gli analisti ritengono che continuerà ad essere sostenuta per tutto il 2019, grazie ai progressi che ci sono stati per risolvere il conflitto commerciale con gli USA.
I DATI SULLE SCORTE SETTIMANALI DI PETROLIO USA
Prezzo del greggio che ha inoltre beneficiato della discesa delle scorte di materia prime statunitense, in calo, secondo le stime EIA ( Energy Information Administration ) di 1,4 milioni di barili, mentre gli analisti avevano indicato un incremento di 1,6 milioni di barili. Gli stock di benzina hanno invece registrato una contrazione di circa 1,2 milioni di unità, contro le -1,7 milioni di unità attese dal mercato. Le riserve di distillati hanno invece mostrato una flessione di 0,4 milioni di unità, a dispetto del calo 1,2 milioni di unità del consensus. La consueta anticipazione API ( American Petroleum Institute ) aveva invece rivelato scorte in crescita di 3,1 milioni di unità, stock di benzina in calo di 3,6 milioni di unità e scorte di distillati in crescita di 2,3 milioni di unità
PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SUL PETROLIO
Poco movimentata la scorsa settimana per il nostro sistema operativo con sottostante il WTI che ha preso profitto sul primo target price pronosticato dalla strategia Long Intraday e sul primo obiettivo indicato dalla strategia Short Intraday.
La visione rialzista suggerisce di aprire posizioni Long nel caso in cui si registri un close orario maggiore di 63,86 $; Target Price attesi in area 64,26 e 64,96 dollari; Stop Loss nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 63,27 $. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 64,96 $, per sfruttare possibili allunghi fino a 65,21 e 65,60 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 64,26 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora Long sulla forza, in caso di break-out rialzista di 65,60 $ confermato in chiusura oraria, per accompagnare gli acquisti fino a 66 e 66,63 dollari, estesi a 67,33 $; Stop Loss in caso di ritorno sotto 64,96 $ in chiusura di candela oraria. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 59,65 $, per sfruttare possibili veloci rimbalzi in area 60,26 e 60,87 dollari, estesi a 61,25 $; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 58,77 $.
La visione ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 63,27 $, per sfruttare eventuali discese in 62,87 e 62,25 dollari; Stop Loss in caso di ritorno oltre 63,86 $ in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera inferiore a 62,25 $, per anticipare possibili cali fino a 61,87 e 61,25 dollari; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 62,87 $. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione in vendita dovesse spingersi sotto 61,25 $ in chiusura di candela oraria, per accompagnare le vendite fino a quota 60,87 e 60,26 dollari, estese a 59,65 $; Stop Loss in caso di ritorno oltre 62,25 $ in close orario. Suggeriti Short Speculativi in caso di allungo in area 67,33 $, per cercare di sfruttare eventuali pull-back di prezzo in area 66,63 e 66 dollari, estesi a 65,60 $; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria oltre quota 68 $.
ANALISI TECNICA PREZZO ORO SETTIMANA 22 – 26 APRILE
Di seguito l’analisi tecnica sulla quotazione oro per la settimana dal 22 al 26 aprile 2019.
L’ORO SCIVOLA SUI MINIMI A 4 MESI DOPO RECUPERO QUOTAZIONI DOLLARO
Quarta settimana consecutiva all’insegna della debolezza per il prezzo dell’ oro, che ha chiuso l’ ottava a quota 1.277,90 dollari ( -0,09% ), sotto l’ importante supporto dinamico rappresentato da area 1.290 dollari, un sostegno che nel recente passato era riuscito ad arginare la discesa. Quotazioni del metallo giallo che hanno toccato un minimo settimanale a in area 1.270 dollari, livello più basso dalla fine dello scorso Dicembre.
LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DELL’ ORO
Prezzo del metallo giallo che ha risentito negativamente del recupero delle quotazioni del biglietto verde e della rinnovata fiducia degli investitori verso il mercato azionario, con gli indici statunitensi ed europei sui massimi dell’anno.
La prima lettura macro arrivata da oltreoceano ha visto l’ Empire State Manufacturing Index balzare a 10,1 punti nel mese in corso, evidenziando una forte impennata dai 3,7 punti di Marzo. Battute le attese degli analisti, che invece avevano indicato una crescita limitata a 6,7 punti. Il suddetto indicatore rileva lo stato di salute dell’attività manifatturiera newyorkese e viene elaborato mensilmente dalla Federal Reserve del distretto della “ grande mela “.
Lettura in calo per la produzione industriale USA nel mese di Marzo, in calo dello 0,1% su base mensile, in flessione dal +0,1% della precedente stima mensile; mentre il mercato si aspettava un incremento dello 0,2%.
La National Association of Home Builders ha reso noto che il cosiddetto indice NAHB, nel mese in corso, come pronosticato, si è assestato a 63 punti, in lieve miglioramento dai 62 punti della precedente stima. Dai dettagli emersi da altre componenti del suddetto indicatore, che rivela la fiducia del settore immobiliare statunitense, è inoltre emerso che le aspettative sulle vendite nei prossimi sei mesi sono diminuite a 71 punti dai 72 punti della precedente stima mensile, mentre le prospettive degli acquirenti si sono portate a 47 punti dai 44 punti precedenti.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che a Febbraio, le scorte all’ingrosso hanno mostrato un incremento dello 0,2% su base mensile, deludendo lievemente le attese degli analisti, che invece avevano indicato un rialzo dello 0,3%. Una lettura che ha inoltre evidenziato una netta frenata rispetto al +1,3% di Gennaio.
Migliora la bilancia commerciale a stelle e strisce nel mese di Febbraio, assestatasi a -49,4 miliardi di dollari, da un disavanzo di 51,1 miliardi di dollari della precedente stima mensile. Battuti i pronostici degli analisti, che invece evidenziavano un peggioramento a -53,4 miliardi di dollari.
Seconda settimana in calo per le nuove richieste di mutui ipotecari, che nella settimana terminata il 12 Aprile hanno rivelato una flessione del 3,5%, dopo il -5,6% dell’ ottava precedente.
Il Leading Index elaborato dal Conference Board ha invece evidenziato un progresso dello 0,4%, in crescita dal +0,1% del mese precedente ( dato rivisto al ribasso dal +0,2% della lettura flash ). Lettura che ha confermato le aspettative del mercato.
Oro giù sui minimi settimanali, indebolito dal biglietto verde, dopo segnale di rallentamento evidenziato dall’ economia statunitense, con il calo fatto registrare dalle letture PMI. Markit ha infatti rivelato che la lettura preliminare del Purchasing Managers Index manifatturiero di Aprile ha fatto registrare un valore pari a 52,8 punti, in flessione dai 54,6 punti della precedente stima mensile. La componente servizi ha invece mostrato un dato flash pari a 52,9 punti, in calo dai 55,3 punti finali di Marzo; mentre gli analisti si aspettavano una minore flessione, a 55 punti. Il sotto-indice dei nuovi ordini nel settore privato ha invece rivelato un calo a 35,1 punti dai 54,6 punti del mese scorso. L’ indice PMI composito che contempla i risultati delle componenti manifatturiera e servizi, invece, sempre nella stima preliminare di Aprile, ha invece evidenziato una flessione a 52, 8 punti dai 54,6 punti della precedente lettura mensile.
Nell’ ottava terminata il 13 Aprile, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese a +192 mila unità, inferiori sia alle aspettative degli analisti, pari a +205 mila unità, che alla precedente stima mensile, rivista a +197 mila unità da +196 mila unità della rivelazione flash. Il totale dei richiedenti sussidio, al 6 Aprile, si è invece assestato a 1,653 milioni di unità, in calo da 1,716 milioni di unità del precedente saldo settimanale, corretto da 1,713 milioni del comunicato flash. Le indicazioni degli analisti, invece, davano un incremento a 1,722 milioni di unità.
Scende oltre le attese l’indice di fiducia commerciale dei produttori nel distretto federale di Philadelphia nel mese di Aprile. Il cosiddetto Philly Fed Index, il mese scorso, ha infatti evidenziato una discesa a 8,5 punti dai 13,5 punti di Marzo, mentre le stime degli analisti indicavano un minor calo a 11 punti. Il suddetto indicatore misura le condizioni correnti del settore manifatturiero nel distretto di Philadelphia, il terzo in ordine di grandezza negli USA. Coloro che partecipano al sondaggio sono tenuti a rilasciare oltre alla propria valutazione attuale ed i cambiamenti rispetto al mese precedente, anche una stima sui successivi sei mesi. Un risultato sopra la soglia dello zero indica espansione, mentre un valore inferiore a zero è sinonimo di contrazione.
Oro che ha continuato ad essere scambiato sui minimi settimanali dopo che il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio di Marzo hanno evidenziato un incremento dell’1,6% su base mensile, migliorando sensibilmente rispetto al -0,2% della variazione mensile precedente ed il +1% atteso dagli analisti. Al netto del comparto auto, le vendite al dettaglio, sempre a Marzo, hanno invece registrato un progresso dell’1,2% su base mensile, oltre il +0,7% del consensus ed il -0,2% di Febbraio, a sua volta rivisto da -0,4% della prima comunicazione. La lettura filtrata del comparto auto e della spesa per i carburanti ha invece rivelato un incremento dello 0,9%, in crescita dal -0,7% del mese precedente ( corretto al ribasso da -0,6% della stima flash ) ed il +0,4% dei pronostici degli analisti.
PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SULL’ ORO
Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ oro, che ha preso profitto su 5 dei 7 target price pronosticati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday e 3 nella versione Over.
Lo scenario rialzista prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1.278,45 $ e prevede i primi due obiettivi a 1.283,30 e 1.286,35 dollari, Stop Loss in caso di close orario minore di 1.273,55 dollari. Mantenere le operazioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera oltre 1.286,35 $, per sfruttare possibili allunghi in area 1.291,25 e 1.299,25 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1.278,45 $ in chiusura di candela giornaliera. Long sulla forza in caso di rottura della resistenza a 1.299,25 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di assecondare il movimento rialzista fino a 1.304,20 e 1.309,20 dollari, esteso a 1.317,25 $; Stop Loss in caso di perdita di 1.291,25 $ in chiusura giornaliera. Long speculativi in caso di affondo in area 1.243,45 $ per sfruttare possibili rimbalzi in area 1.248,30 e 1.251,25 dollari, estesi a 1.260,85 $; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1.235 $ in chiusura di candela giornaliera.
Lo scenario ribassista, invece, suggerisce di aprire posizioni short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1.273,55 $; Target Price previsti a 1.268,70 e 1.265,70 dollari, Stop Loss in caso di close orario maggiore di 1.278,45 $. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 1.265,70 $, per cercare di anticipare possibili cali in area 1.260,85 e 1.256,05 dollari; stop Loss in caso di ritorno sopra 1.295,80 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione ribassista dovesse spingersi anche sotto quota 1.256,05 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di ricoprirsi a 1.251,25 e 1.248,30 dollari, ed in caso di ulteriori discese a 1.243,45 $; Stop loss in caso di ritorno sopra 1.265,70 $ in chiusura di candela giornaliera. Short Speculativi in caso di allunghi in area 1.317,25 $, per cercare di sfruttare probabili pull-back in area 1.309,20 e 1.304,20 dollari, estesi a 1.296,15 $; Stop Loss nel caso in cui il movimento rialzista dovesse estendersi oltre 1.325,40 $ in chiusura giornaliera.
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