Il mercato obbligazionario a volte è molto strano. Un anno fa le obbligazioni BBB venivano viste con molta diffidenza dagli investitori mentre oggi sono tornate ad essere appetibili. Cosa è cambiato in appena un anno? Non certamente la natura stessa dei bond BBB. Le obbligazioni contrassegnate da questo rating, infatti, erano e restano molto rischiose. Bond BBB significa obbligazioni appena un gradino sopra il livello spazzatura. Se dobbiamo attenerci alla logica non possiamo non affermare che, evidentemente, le obbligazioni quasi spazzatura oggi convengono. Secondo Bloomberg, i bond a rating BBB oggi offrono un rendimento medio del 5,8 per cento. Ovviamente proprio la presenza di un rendimento così forte, è uno dei motivi per i quali le obbligazioni di questo tipo hanno un forte appeal. Ma cosa è cambiato rispetto ad un anno fa visto e considerato che anche un anno fa le obbligazioni BBB vantavano rendimenti fuori dal comune ed è quindi logico che non siano solo i rendimenti alla base della riscoperta di queste obbligazioni.
Per capire questo passaggio è il caso di riportare indietro le lancette dell’orologio. Un anno fa la fuga dai bond BBB fu provocato dai timori sugli effetti che un possibile downgrade del credito avrebbe potuto procurare. La fuga dalle obbligazioni BBB si ebbe a cavallo tra novembre e dicembre. Nel giro di pochi mesi tutto è cambiato e oggi i bond BBB sono addirittura diventati tra i più popolari offrendo ai sottoscrittori guadagni di circa il 5,8 per cenno.
Secondo Matt Eagan, manager di Loomis Sayles & Co, il successo dei bond BBB è dovuto ad una deduzione per nulla sbagliata che molti investitori hanno fatto nei mesi scorsi. La deduzione è la seguente: se l’economia è ancora in salute, allora che senso ha pensare ai downgrade! In effetti questa considerazione non fa una grinza e allora si può davvero affermare che il successo delle obbligazioni BBB oggi è causato da una differente percezione delle implicazioni di un downgrade. A fine 2018 si guardava con terrore a questo argomento mentre oggi prevale una view più neutra. Del resto è lo stesso Eagan ad affermare che la FED farà certamente tutto il necessario per dare sostegno all’economia. Preoccuparsi, quindi, è giusto ma attenzione a non farsi soprafare dal pessimismo che invece è immotivato.
Ma quali sono le più interessanti obbligazioni rating BBB oggi? Gli esempi che possono essere fatti sono tanti. Ad esempio, tra le obbligazioni BBB ci sono quelle emesse da AT&T Inc. e da General Electric. Noto è la circostanza secondo cui entrambe le società stiano da tempo lavorando al loro debito. Secondo gli analisti di Bloomberg nel 2019 i rendimenti hanno registrato una flessione così forte che la Federal Reserve si è vista costretta a mantenere in stand by il rialzo dei tassi. In questo contesto, proseguono gli analisi, molte aziende potranno continuare a fare debito ad un costo ragionevole. Perchè i bond BBB convengono quindi? La risposta è semplice: le obbligazioni BBB sembrano essere più economiche sia rispetto ai bond BB che ai bond spazzatura.
A studiare l’andamento recente dei bond BBB sono stati gli analisti di Recce-d. Gli analisti hanno rilevato che queste obbligazioni nel corso del primo trimestre 2019 hanno registrato performance talmente forti da contrastare con la vera e propria corsa degli investitori a comperare, come se non ci fosse più un domani, i Titoli di Stato, anche se essi hanno un rendimento che è addirittura minore di zero e quindi dovrebbero avere appeal nullo. Secondo gli esperti di Recce-d è questo un segnale chiarissimo di imminente rallentamento delle economie e quindi di possibile deflazione. Ma cosa centrano a questo punto i bond BBB con questo discorso? La spiegazione è semplice: se l’economia rallenta allora il rischio default sale e con esso sale anche il rischio default sui bond che hanno rating da BBB in giù. Il senso dell’allert lanciato da Recce-d è il seguente: un downgrade delle emissioni BBB porterebbe a sconvolgere tutto il mercato obbligazionario e non solo bond BBB.
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