Pre-market in negativo per le azioni Facebook. Già sotto pressione nella seduta di Wall Street di ieri, le quotazioni del noto social network in vista dell’opening bell di oggi 15 marzo registrano un calo dell’1,85 per cento. La flessione è causata da un doppio colpo con cui la società ha dovuto fare i conti. Ieri sera, infatti, è stato annunciato l’addio di Chris Cox, responsabile prodotti, e del vicepresidente di Whatsapp Chris Daniels. Il passo indietro dei due manager, come sempre avviene in casi come questi, è un colpo soprattutto dal punto di vista psicologico e quindi non è un caso che siano i venditori a prevalere in questa fase. La notizia del doppio addio indice ad inserire le azioni Facebook nel lotto di titoli da monitorare in vista dell’apertura della seduta della borsa Usa. Tra le altre azioni da tenere d’occhio nell’ultima di Ottava della borsa americana ci sono anche quelle di Oracle e quelle di Adobe.
Il titolo Adobe Inc nel premarket registra un rialzo dell’1,24 per cento dopo che nell’after hours di ieri sera si era messo in evidenza con un calo del 2,3 per cento. Ad impattare in modo negativo sull’andamento della quotazione Adobe Inc erano stati i conti del primo trimestre diffusi dalla società. Adobe aveva archiviato i primi tre mesi del nuovo anno fiscale con un utile e ricavi superiori alle attese. La prevalenza delle vendite, considerando i buoni conti trimestrali, è da imputare alle debolie previsioni fornite dalla società sui conti del trimestre in corso. Adobe, infatti, si attende per il trimestre in corso un Eps pari 1,77 dollari contro gli 1,88 dollari previsti dagli analisti.
Nel gruppo delle azioni calde in vista dell’apertura di Wall Street oggi, ci sono anche quelle di Oracle. Come nel caso di Adobe, Oracle potrebbe avere visibilità garantita dai conti trimestrali diffusi ieri. Mentre è in corso la scrittura del post le azioni Oracle si muovono sulla parità ma ieri sera, nell’after hours di WS, il titolo Oracle è andato sotto del 5 per cento. Oracle Corporation ha chiuso il terzo trimestre fiscale con un utile per azione pari a 0,87 dollari, al di sopra degli 0,84 dollari previsti dagli analisti. Indicazioni positive sono arrivate anche dal fatturato di Oracle che, alla fine del periodo di riferimento, si è attestato a quota 9,62 miliardi di dollari, leggermente al di sopra delle attese che erano ferme a 9,59 miliardi di dollari.
Ricapitolando, le azioni calde a Wall Street potrebbero essere: Facebook, Oracle e Adobe.
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