I dati macro influenzano l’andamento della quotazione dei metalli preziosi a partire dal prezzo dell’oro e dal prezzo dell’argento. Questo rapporto diretto tra gli eventi macroeconomici e le quotazioni oro e argento è evidentissimo in ciò che avviene sul mercato delle materie prime nelle ultime ore. Mentre è in corso la scrittura del post, la quotazione oro è sostanzialmente stabile a 1314 USD l’oncia mentre la quotazione argento è stabile a 13,9 euro. Il ritorno sulla parità delle due materie prime è avvenuto dopo uno scivolamento verso il bassp avvenuto ieri a causa proprio di alcuni dati macro degli Usa. A non convincere i traders che sono soliti investire sui due asset attraverso strumenti di tipo derivato come i CFD, sono state le vendite al dettaglio Usa pubblicate ieri pomeriggio prima dell’apertura degli scambi sul mercato americano.

Nel mese di dicembre le vendite al dettaglio Usa hanno segnato un calo dell’1,2 per cento rispetto al mese di novembre (variazione su base mensile). Purtroppo il dato è stato peggiore delle attese degli analisti che avevano previsto un rialzo dello 0,1 per cento. Dalla serie storica sulle vendite al dettaglio, si può notare come il ribasso di ieri sia stato il peggiore degli ultimi 10 anni. Le indicazioni macro negative arrivate dall’economia degli Stati Uniti non si sono però fermate quindi poichè anche l’indice dei prezzi alla produzione Usa di gennaio ha registrato un calo dello 0,1 per cento contro l’aumento dello 0,1 per cento atteso. A completare il quadro (negativo) è stato, per finire, un leggero aumento delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Questi tre dati macro hanno determinanto immediate ripercussioni sul mercato delle materie prime con il prezzo dell’oro e quello dell’argento subito in ribasso. Ma perchè questo è avvenuto? Il motivo è il seguente: dati macro inferiori alle attese potrebbero essere da supporto a chi, all’interno del FOMC della FED, punta a bloccare l’aumento dei tassi di riferimento nel 2019 e magari a riuscire ad abbassare il costo del denaro dai livelli attuali.

Intanto i colloqui sulla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti proseguono e si confermano essere uno dei principali elementi catalizzatori sul prezzo dell’oro. Il presidente Trump ha reso noto che i colloqui stanno andando “molto bene” ma il suo ottimismo è stato ridimensionato da alcune indiscrezioni di stampa secondo cui tra le parti ci sarebbe ancora una certa distanza almeno sulle questioni cardine dei rapporti commerciali. 

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