Il 2019 vedrà il prezzo dell’oro capitalizzare il deprezzamento del Dollaro. E’ questa la convinzione di alcuni analisti che si sono espressi sulle previsioni oro 2019. In una fase cruciale dell’anno e con le festività natalizie imminenti, conoscere le previsioni sul possibile andamento dell’oro il prossimo anno diventa essenziale per predisporre già la più giusta strategia di trading sul metallo giallo. Non è quindi un caso se negli ultimi tempi in redazione sono arrivate molte domande da parte dei lettori dello stile: “il prezzo dell’oro salirà o diminuirà nel 2019?” e ancora “quali sono le previsioni sul prezzo dell’oro nel 2019”.
Per rispondere a questi interrogativi è essenziale partire da un dato di fatto ossia dalla quotazione dell’oro in tempo reale. I grafici e lo storico delle quotazioni sono essenziali per avere un punto di partenza. Il grande vantaggio di questa parte finale del 2017 è che, come consuetudine, sono tanti i report contenenti le previsioni sul prezzo dell’oro che circolano liberamente e a costo zero. Ad affermare che nel 2019 la quotazione dell’oro capitalizzerà il deprezzamento della quotazione del Dollaro (con ovvio effetto sull’andamento del cambio Euro Dollaro) sono stati gli analisti di Commerzbank. “Ci attendiamo – ha affermato Carsten Fristch di Commerzbank – che i metalli preziosi nel 2019 capitalizzino il deprezzamento del dollaro a seguito della fine del processo di rialzi del costo del denaro Usa“. Se tale previsione sull’oro fosse davvero vera, ci sarebbe quindi un buon margine per fare trading sull’oro nel lungo termine.
Logicamente una previsione non fa regola e quindi è necessario provare a tracciare una sorta di linea di tendenza. Secondo le indicazioni diffuse dal World Gold Council, la quantità di oro che è in mano agli ETF (Exchange traded funds?) a novembre ha registrato un aumento di 21,2 a quota 2.365 tonnellate. Dal punto di vista monetario, l’afflusso è corrisposto a circa 804 milioni. Con il secondo incremento consecutivo di afflussi, l’oro che è in mano agli ETF è ora in territorio positivo, in termini di dollari, da inizio anno.
Secondo Juan Carlos Artigas, direttore per la ricerca del WGC, “In un contesto di volatilità di mercato che persiste e di commodity come il petrolio che sottoperformano, gli Etf sull’oro segnano il secondo mese di afflussi, in aumento di 804 milioni di dollari, che ribaltano un trend di deflussi”.
A livello di singola area geografica, nel mese di novembre c’è stato un forte aumento dei fondi quotati in Asia che sono cresciuti del +2,3 per cento. Bene anche le indicazioni in arrivo dall’area Europa e dall’area Usa. Nel primo cas la crescita dell’oro detenuto negli ETF pè stata dello 0,9 per cento mentre nel secondo caso si è verificato un incremento dello 0,8 per cento.
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