La fase rialzista del ciclo sta per terminare? Forse si, anche se – come abbiamo visto poco fa occupandoci delle previsioni di Credit Suisse – c’è il tempo per poter trarre dei discreti guadagni dagli indici azionari.
A preannunciare il prossimo cambio di tendenza è Mark Burgess, Deputy Global CIO e CIO EMEA di Columbia Threadneedle Investmens, che ha spiega come siamo oramai nel corso della fase rialzista più lunga della storia, con una ripresa molto prolungata che potrebbe dunque, naturalmente e fisiologicamente, giungere presto alla fine.
Tuttavia, Burgess sottolinea come la fine non sia imminente, ma che alcuni fattori strutturali hanno favorito l’allungamento del ciclo (si tratta, in sintesi, degli stessi fattori che hanno favorito l’esistenza di uno scenario di tassi bassi, poca inflazione e crescita moderata).
L’analista ritiene in dettaglio che nel corso del 2019 la crescita negli Stati Uniti dovrebbe moderare il passo con l’attenuarsi dell’impatto dovuto allo stimolo fiscale, e che l’inflazione dovrebbe rimanere sotto controllo. Le valutazioni potrebbero pertanto rimanere eque, creando un contesto favorevole per gli investitori.
In un simile ambito, Burgess si aspetta che i mercati azionari globali continueranno a crescere, pur lievemente, e che con essi cresceranno anche gli utili societari, con l’atteggiamento delle aziende che sarà piuttosto positivo per gli azionisti.
Per quanto poi concerne qualche suggerimento per il target da preferire per gli investimenti societari, Burgess continua preferire delle società che abbiano una struttura leggera nel capitale, e un rendimento elevato, e che siano in grado di ampliare la propria quota di mercato, e di sostenere i prezzi. Le aziende innovative, in un clima sempre più competitivo, dovrebbero proseguire la propria crescita meglio delle altre.
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