ANALISI TECNICA PETROLIO 19-23 NOVEMBRE

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo del pretrolio per la settimana compresa tra il 19 e il 23 novembre. Sono riportate le principali notizie price sensitive e le previsioni. 

PREZZO DEL PETROLIO CROLLA SUI MINIMI AD 1 ANNO INDEBOLITO DA REVISIONE CRESCITA DOMANDA GLOBALE E NUOVO AUMENTO SCORTE USA

Schiacciato dal taglio delle stime sulla domanda globale di petrolio e dal forte incremento delle scorte di greggio Made in USA, il prezzo del WTI ha fatto registrare la sesta settimana consecutiva in calo, con le quotazioni che sono crollate sui minimi ad un anno, scivolando fino a 54,75 dollari al barile. La performance settimanale della quotazione petrolio, per effetto di un close di ottava a quota 56,83 dollari, ha evidenziato un passivo del 5,5%.

LE NOTIZIE PIU’ SENSIBILI PER IL PREZZO DEL PETROLIO

Come anticipato tra le righe del precedente paragrafo le vendite sul greggio scambiato sul NYMEX sono state accentuate dal taglio delle stime sulla domanda globale da parte dell’ OPEC. Il cartello, ha infatti ridotto a 1,50 milioni di barili al giorno le proprie attese sulla crescita delle richieste di petrolio per quest’ anno, abbassandole di 400 mila barili giornalieri, rispetto alla precedente stima mensile. Pertanto, la domanda globale è stata portata a 98,79 milioni di barili giornalieri. La revisione è stata motivata con la previsione di minor domanda da Medio Oriente e Cina.

Per gettare acqua sul fuoco, dopo il nulla di fatto del pre-vertice che si terrà a Vienna tra i Paesi Opec e non Opec che si terrà a Vienne il 6 Dicembre, il cartello ha lasciato trapelare che potrebbe essere considerato un taglio alla produzione per 1,4 milioni di barili al giorno, a partire dal 2019. L’Arabia Saudita, inoltre, per evitare un crollo in stile 2014-2016, per bocca del ministro del petrolio Khalid Al-Falih ha inoltre fatto sapere che ridurrà il proprio output fino ad un massimo di 500 mila barili giornalieri nel mese di Dicembre, rispetto al mese in corso. Per adesso si tratta di una mossa da solista quella promossa dai sauditi, che avevano precedentemente aumento il proprio output a livelli record, per coprire eventuali cali dell’ offerta in seguito alle sanzioni USA contro l’ Iran ed il crollo della produzione Venezuelana.

I DATI SULLE SCORTE SETTIMANALI DI PETROLIO USA

Ancora un’ottava caratterizzata da una forte crescita delle riserve di materia prima stoccata negli Stati Uniti, che secondo le stime dell’Energy Information Administration ( EIA ) sono aumentate di ben 10,3 milioni di barili, mentre gli analisti si aspettavano una crescita più contenuta, pari a +2,9 milioni di barili. In calo di 1,4 milioni di barili, invece, gli stock di benzina, a dispetto di una minor flessione, pari a -0,9 milioni di barili attesa dal mercato. Le scorte di distillati, invece, hanno subito una riduzione di 3,6 milioni di barili, contro un calo di circa 1,8 milioni di barili indicato dagli analisti.

La consueta anticipazione targata API ( American Petroleum Institute ) aveva invece indicato scorte in salita di 8,9 milioni di barili, nella settimana del 9 Novembre, per un totale pari a 440,7 milioni. Una crescita di gran lunga superiore alle attese, che davano un aumento di 3,2 milioni di barili. Le riserve di benzina erano state viste in calo di 188mila barili.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SUL PETROLIO

Ottimo il bilancio settimanale realizzato dal nostro sistema operativo con sottostante il WTI, che ha centrato tutti gli obiettivi pronosticati dalla strategia ribassista ( 7 su 7 ), quindi sia nella versione Intraday che Over. Chiusa con successo sui due obiettivi pronosticati anche la strategia Long Intraday. Performance macchiata dallo Stop Loss subito dalla strategia Long Speculativa.

La strategia Long suggerisce di aprire posizioni al rialzo nel caso in cui si registri un close orario maggiore di 57,04 $; Target Price attesi in area 57,62 e 58,20 dollari; Stop Loss nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 56,46 $. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 58,20 $, per sfruttare possibili allunghi fino a 58,55 e 59,14 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 57,04 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora Long sulla forza, in caso di break-out rialzista di 59,14 $ confermato in chiusura oraria, per accompagnare gli acquisti fino a 59,50 e 59,87 dollari, estesi a 60,47 $; Stop Loss in caso di ritorno sotto 58,20$ in chiusura di candela oraria. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 53,78 $, per sfruttare possibili veloci rimbalzi in area 54,32 e 55 dollari, estesi a 55,35 $, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 53,20 $.

La strategia Short, invece, consiglia di attivare posizioni al ribasso nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 56,46 $, per sfruttare eventuali discese in 56,12 e 55,90 dollari; Stop Loss in caso di ritorno oltre 57,04 $ in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera inferiore a 55,90 $,per anticipare possibili cali fino a 55,35 e 55 dollari; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 56,83 $. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione in vendita dovesse spingersi sotto 55 $ in chiusura di candela oraria, per accompagnare le vendite fino a quota 54,66 e 54,32 dollari, estese a 53,78 $; Stop Loss in caso di ritorno oltre 55,60 $ in close orario. Suggeriti Short Speculativi in caso di allungo in area 60,47 $, per cercare di sfruttare eventuali pull-back di prezzo in area 59,87 e 59,50 dollari, esteso a 59,14 $; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria oltre quota 61,10 $.

ANALISI TECNICA PREZZO ORO SETTIMANA 19-23 NOVEMBRE

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo del oro per la settimana dal 29 al 23 novembre. Sono riportate le notizie price sentitive sulla quotazione oro e le previsioni trading.

CHIUSURA DI OTTAVA CON IL TURBO PER IL PREZZO DELL’ ORO SOSTENUTO DA FLESSIONE DOLLARO

Settimana altamente volatile per la quotazione oro, il cui andamento è stato fortemente condizionato dalle quotazioni del dollaro. Ad inizio ottava, infatti, in seguito all’ impennata del biglietto verde, il prezzo del metallo giallo era scivolato sui minimi delle ultime cinque settimane a quota 1.196,70 dollari. Il bilancio delle ultime cinque sedute ha invece evidenziato un progresso dell’ 1,30%, a fronte di una chiusura di Venerdì 16 Novembre a quota 1.222 dollari ed un rialzo giornaliero dell’1,90%,in seguito alla marcia indietro del dollaro, che ha chiuso gli scambi con un calo dello 0,50% ( Dollar Index ).

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DELL’ ORO

Oro giù nella prima parte della settimana dopo che le vendita al dettaglio USA ad Ottobre hanno fatto registrare un aumento dello 0,8% su base mensile, spingendosi oltre il +0,5% indicato dagli analisti. Corretta al ribasso la stima di Settembre che da +0,1% della rilevazione preliminare è stata portata a -0,1%. Il suddetto dato, al netto del comparto auto ha invece rivelato un incremento dello 0,7% su mese, assestandosi sopra il +0,5% delle attese degli analisti ed in netta ascesa rispetto al -0,1% della precedente stima mensile. Filtrate della spesa per carburanti le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3%, in progresso dalla precedente lettura mensile che invece aveva mostrato una variazione nulla.

La serie di dati macro positivi arrivati da oltreoceano è proseguita con il balzo dell’ Empire State Fed New York, che a Novembre si è portato 23,3 punti. L’ indagine che misura il sentiment del comparto manifatturiero nell’ area di Newyorkese, condotta dalla locale Federal Reserve ha pertanto evidenziato un progresso dai 21,1 punti di Ottobre, oltre i 20 punti pronosticati dal consensus degli analisti. Il sotto-indice relativo ai nuovi ordini, invece, ha fatto registrare un calo a 20,3 punti dai 22,5 punti della precedente stima mensile; mentre la voce dei prezzi d’ acquisto è aumentata a 44,5 punti dai 42 punti precedenti. La voce relativa all’ impiego, invece, è aumentata da 9 a 14 punti.

Salgono oltre le attese degli analisti le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, che nell’ottava terminata il 10 Novembre si sono assestate a 216 mila unità, in crescita dalle 214 mila unità del precedente saldo e delle 213 mila unità del consensus. La media mensile, indicatore meno volatile rispetto alle singole letture settimanali si invece è assestata a 215.250 unità, in rialzo di 1.500 unità rispetto all’ottava precedente. Il Dipartimento per il Lavoro ha inoltre reso noto che al 3 Novembre il totale delle richieste di indennizzo si è portato a 1,676 milioni di unità, in aumento da 1,623 milioni di unità della precedente settimana ( consensus 1,625 milioni di unità ).

Secondo quanto reso noto dal consueto report settimanale rilasciato dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ), le richieste di nuovi mutui ipotecari nella settimana che si è conclusa il 9 Novembre sono scese del 3,2%, accentuando il calo rispetto alla contrazione dello 0,7% della precedente stima.

Oro in ripresa dopo la decisa frenata dell’ indice di fiducia commerciale del distretto di Philadelphia, il cosiddetto Philly Fed Index, crollato a 12,9 punti nel mese in corso, dai 22,2 punti della precedente rivelazione mensile. Nettamente deluse le attese degli analisti, che invece si aspettavano una minore contrazione, a 20 punti. Il suddetto indice misura le condizioni correnti del settore manifatturiero del distretto di Philadelphia, il terzo degli USA per ampiezza. I partecipanti al sondaggio devono indicare una propria valutazione sui cambiamenti rispetto al mese precedente e le previsioni per i successivi sei mesi. Un risultato superiore al livello zero indica espansione del comparto manifatturiero, mentre un valore inferiore allo zero è sinonimo di contrazione.

Segno lievemente positivo per la produzione industriale nel mese di Ottobre, in crescita dello 0,1% su base mensile, ma in rallentamento rispetto al +0,2% della lettura di Settembre, a sua volta corretta al ribasso dal +0,3% della prima comunicazione. Le attese degli analisti, invece, erano per una crescita lievemente maggiore, pari a+0,2%. Da ulteriori dettagli è inoltre emerso che la capacità di utilizzo degli impianti si è assestata al 78,4%,in lieve calo rispetto al 78,5% del mese precedente ( corretto al rialzo da +78,1% ), ma sopra il 78,2% del consensus. Va tuttavia ricordato che la suddetta percentuale prima della recessione si assestava stabilmente oltre l’80%.

QUADRO GRAFICO DELL’ORO SUL BREVE-MEDIO PERIODO E MEDIO-LUNGO PERIODO

Dopo la mancata rottura della forte area di resistenza di medio-lungo periodo individuata in area 1.360-1.370 dollari, il prezzo dell’ oro è ritornato lentamente alla base di partenza, ripiegando inesorabilmente, prima in area 1.300 dollari e successivamente scendendo sul supporto di medio periodo che passava in area 1.290-1.280 dollari. La discesa settimanale al di sotto dell’ importante supporto individuato in area 1.220 dollari ha innescato ulteriori affondi sui minimi da Gennaio, in area 1.160 dollari, con step intermedio in area 1.200 dollari; nonché importante supporto di lunghissimo periodo, sotto il quale il prezioso metallo giallo potrebbe correre il pericolo di scivolare nuovamente a 1.120 dollari.

L’attuale recupero di area 1.220 dollari, invece, potrebbe allentare la pressione ribassista e favorire un ritorno in area 1.260-1.270 dollari. Lo scenario rialzista, sul medio-lungo periodo si rafforza soltanto in caso di deciso break-out della forte resistenza in area 1.360-1.370, attivando obiettivi di lungo periodo posti in area 1.400 – 1.450 dollari, mentre il sentiment di breve potrebbe ritornare in fase neutrale soltanto in caso di ritorno oltre area 1.280 dollari. Con i mercati azionari globali che lasciano intravedere segnali di debolezza, il deciso turn-over verso un asset storicamente difensivo come l’ oro, sul lungo periodo, potrebbe non essere lontano.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SULL’ ORO

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ oro che preso profitto su 3 obiettivi pronosticati dalla strategia Long Long: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over; nonché sul primo obiettivo della strategia Short Intraday.

Lo scenario Long prevede l’ apertura di posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1.222,35 $ e prevede i primi due obiettivi a 1.227,05 e 1.230 dollari, Stop Loss in caso di close orario minore di 1.217,70 dollari. Mantenere le operazioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera oltre 1.230 $, per sfruttare possibili allunghi in area 1.234,50 e 1.239,20 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1.222 $ in chiusura di candela giornaliera. Long sulla forza in caso di rottura della resistenza a 1.239,20$ in chiusura oraria o daily, per cercare di assecondare il movimento rialzista fino a 1.242 e 1.249,90 dollari, esteso a 1.262 $; Stop Loss in caso di perdita di 1.227,05$ in chiusura giornaliera. Long speculativi in caso di affondo in area 1.186,20 $ per sfruttare possibili rimbalzi in area 1.193,55 e 1.198,15 dollari, estesi a 1.207,35 $; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1.178 $ in chiusura di candela giornaliera.

Lo scenario Short, invece, suggerisce di aprire posizioni al ribasso nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1.217,70 $; Target Price previsti a 1.214,85 e 1.210,20 dollari, Stop Loss in caso di close orario maggiore di 1.222,35 $. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 1.210,20 $, per cercare di anticipare possibili cali in area 1.207,35 e 1.202,75 dollari; Stop Loss; in caso di ritorno sopra 1.222 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione ribassista dovesse spingersi anche sotto quota 1.202,75 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di ricoprirsi a 1.198,15 e 1.193,55 dollari, ed in caso di ulteriori discese a 1.186,20 $; Stop loss in caso di ritorno sopra 1.214,85 $ in chiusura di candela giornaliera. Short Speculativi in caso di allunghi in area 1.262 $, per cercare di sfruttare probabili pull-back in area 1.249,90 e 1.242 dollari, estesi a 1.239,20 $; Stop Loss nel caso in cui il movimento rialzista dovesse estendersi oltre 1.275 $ in chiusura giornaliera.

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