Le previsioni ribassiste sulla borsa di Wall Street rischiano di diventare sempre più realtà. La prima di Ottava per i mercati americani si è chiusa con un vero e proprio tonfo sostenuto anche dall’andamento negativo del prezzo del petrolio le cui quotazioni sono scese sotto i 60 dollari al barile dopo un Tweet molto forti di Trump nei confronti dell’OPEC. Tutti gli indici azionari di Wall Street sono letteralmente affondati con vendite diffise su molti comparti. Il Dow Jones ha perso il 2,32 per cento a 25.387 punti mentre l’indice S&P 500 ha chiuso con un calo dell’1,97 per cento a quota 2.726 punti. Ancora peggio ha fatto il Nasdaq, ossia il paniere dei titoli del settore tech, che è sceso del 2,78 per cento a 7.201 punti. Il crollo dell’indice Nasdaq a Wall Street è stato la conseguenza del sell-off che ha interessato le azioni Apple. Il colosso di Cupertino ha bruciato decine di milioni di capitalizzazione chiudendo la seduta con un ribasso del 5,04 per cento a 194,17 dollari.

Il prezzo delle azioni Apple è ormai stabilmente sotto quota 200 dollari e questo rappresenta ovviamente un problema per le prospettive del collosso degli iPhone. Il crollo di Apple a Wall Street è stato ispirato da una serie di downgrade che il titolo ha subito in poco tempo. Ad intervenire al ribasso sulla raccomandazione su Apple sono stati gli analisti di JP Morgan che hanno tagliato da 270 dollari a 266 dollari il target price sul colosso di Cupertino confermando però il rating al livello Overweight vale a dire sovrappesare. Il downgrade di target price sulle azioni Apple è stato motivato in considerazione della riduzione delle stime sulla redditività per i prossimi trimestri.

Oltre ad Apple a soffrire sul Nasdaq sono state le azioni di tutto il settore tech con Amazon che ha perso il 4,41 per cento, Google in calo del 2,57 per cento, Netflix in ribasso del 3,1 per cento e Facebook che ha perso il 2,35 per cento. 

Il crollo della borsa di Wall Street oggi ha dato il via al solito effetto a catena. A causa del forte deprezzamento della borsa Usa, infatti, i mercati asiatici hanno manifestato forti segnali di nervosismo con l’indice Nikkei che a Tokyo ha registrato un ribasso molto forte. Spostandoci in Europa, nonè difficile immaginare per oggi un’apertura in rosso per le borse europee e quindi anche per Borsa Italiana. 

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