ANALISI TECNICA PETROLIO 8 -12 OTTOBRE

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo del petrolio per la settimana dall’8 ottobre al 12 ottobre

PETROLIO BALZA SU NUOVO TOP PLURIENNALE: gli analisti vedono quota 80 dollari

Aumentano a 5 le settimane consecutive in crescita per la quotazione petrolio, volata su un massimo a quasi 4 anni a quota 76,90 dollari. L’ ottava si è conclusa a quota 74,29 dollari, in rialzo di quasi un punto e mezzo percentuale rispetto alla chiusura dello scorso Venerdì.

LE NEWS PIU’ SENSIBLI PER LE QUOTAZIONI DEL PETROLIO

Prezzo del greggio in ascesa grazie all’ imminente entrata in vigore delle restrizioni statunitensi sul petrolio iraniano ed alla riluttanza dei paesi che fanno parte del cartello OPEC e non OPEC a guida russa di aumentare il proprio output.

I DATI SULLE SCORTE SETTIMANALI DI PETROLIO USA

Quotazioni del greggio in crescita nonostante l’ aumento evidenziato dalle scorte di petrolio statunitense, che nella settimana terminata il 28 Settembre, secondo le stime diffuse dall’ EIA ( Energy Information Administration ) sono aumentate di 8 milioni di barili. In flessione gli stock di benzina, in calo di 0,5 milioni di unità, contro +0,9 milioni di unità indicati dagli analisti; mentre le scorte di distillati sono cresciute di 1,75 milioni di unità, contro 1,3 milioni di unità in meno, attese dal mercato. Le anticipazioni dell’ API ( American Petroleum Institute ) avevano invece rivelato scorte in aumento di 0,9 milioni di barili a 400,9 milioni di barili totali; stock di benzina giù di 1,2 milioni di barili e scorte di distillati in calo di 1,7 milioni di barili.

Lo scenario rialzista suggerisce di aprire posizioni Long nel caso in cui si registri un close orario maggiore di 74,75 $; Target Price attesi in area 75,20 e 75,50 dollari; Stop Loss nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 74 $. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 75,50 $, per sfruttare possibili allunghi fino a 75,96 e 76,72 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 74,75 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora Long sulla forza, in caso di break-out rialzista di 76,72 $ confermato in chiusura oraria, per accompagnare gli acquisti fino a 77 e 77,50 dollari, estesi a 78,27 $; Stop Loss in caso di ritorno sotto 75,50 $ in chiusura di candela oraria. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 69,67 $, per sfruttare possibili veloci rimbalzi in area 70,47 e 71,20 dollari, estesi a 71,63 $, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 69 $.

Lo scenario ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 74 $, per sfruttare eventuali discese in 73,55 e 72,80 dollari; Stop Loss in caso di ritorno oltre 74,75 $ in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera inferiore a 72,80 $,per anticipare possibili cali fino a 72,08 e 71,63 dollari; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 74 $. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione in vendita dovesse spingersi sotto 71,63 $ in chiusura di candela oraria, per accompagnare le vendite fino a quota 71,20 e 70,47 dollari, estese a 69,67 $; Stop Loss in caso di ritorno oltre 71,63 $ in close orario. Suggeriti Short Speculativi in caso di allungo in area 78,27 $, per cercare di sfruttare eventuali pull-back di prezzo in area 77,50 e 77 dollari, esteso a 76,23 $; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria oltre quota 79 $.

ANALISI TECNICA ORO 8 – 12 OTTOBRE

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo dell’oro per la settimana dall’8 ottobre al 12 ottobre. 

PREZZO DELL’ ORO SI ARRAMPICA NUOVAMENTE OLTRE I 1200 DOLLARI L’ONCIA SOTTO LA SPINTA DI DEBOLI PAYROLLS USA DI SETTEMBRE

Finale di ottava in crescendo per la quotazione oro, che riaggancia l’ importante soglia tecnica rappresentata da area 1.200 dollari. Gli scambi di Venerdì 5 Ottobre si sono infatti conclusi con un rialzo dello 0,42%, a quota 1.206,70 dollari. Il bilancio a 5 sedute ha invece messo in luce un progresso di quasi l’1,30%. La chiusura settimanale sui massimi lascia inoltre le porte aperte ad un proseguimento del rialzo, almeno nel corso delle prime battute di questa nuova ottava.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DELL’ ORO

Il dato sicuramente più atteso dal mercato era quello relativo ai nuovi occupati nei settori non agricoli statunitensi, ovvero il saldo delle cosiddette Non –Farm Payrolls, che nel mese di Settembre, secondo quanto reso noto dal Dipartimento per il Lavoro, è cresciuto soltanto di 134 mila unità. Nettamente deluse le attese degli analisti, che invece si aspettavano un aumento pari a +185 mila unità. Dopo una prima impennata in prossimità di area 1.210 dollari le quotazioni si sono un po’ sgonfiate, in quando la brutta lettura delle NFP di Settembre è stata compensata dalla decisa correzione al rialzo del dato di Agosto, aumentato a +270 mila unità da 201 mila unità della prima stima. In flessione il tasso di disoccupazione sceso al 3,7% dal 3,9% di Agosto, mentre gli analisti si aspettavano una flessione più contenuta, al 3,8%. In linea con le attese la variazione mensile dei salari medi orari, in crescita dello 0,3%, mentre la rilevazione mensile precedente è stata corretta al ribasso da +0,4% a +0,3%. Su base annua, invece, la lettura ha evidenziato un +2,8%, come da pronostici degli analisti,ma in calo rispetto al +2,9% rivelato ad Agosto.

Come consuetudine, la lettura delle NFP è stata anticipata dalla stima sui nuovi occupati nei settori privati statunitensi rilasciata dalla società che si occupa di amministrazione e risorse umane, Automatic Data processing, che sempre per il mese di Settembre ha evidenziato una crescita a di 230 mila unità. La precedente rivelazione ADP aveva invece evidenziato un saldo paria +163 mila unità, mentre gli analisti per la stima di Settembre non si erano spinti oltre le +184 mila unità. Il National Employement Report elaborato da Automatic Data processing in collaborazione con Moody’s Analystics viene stimato raccogliendo i dati su circa mezzo milione di aziende statunitensi.

Oro debole a metà ottava dopo che il presidente della FED, Jerome Powell, ha affermato che i tassi di interesse potrebbero essere alzati oltre il livello “ neutrale” in quanto l’ economia a Stelle e Strisce continua ad evidenziare segnali di forte espansione. Le dichiarazioni di Powell spalancano la strada ad un altro rialzo dei tassi entro la fine di quest’anno. L’ aumento dei tassi ad un ritmo sostenuto penalizza un bene privo di rendimento come lo è appunto l’ oro.

Oro in frenata su una nuova impennata del biglietto verde dovuta all’ inaspettato balzo fatto registrare dall’ indice ISM non manifatturiero, che nel mese di Settembre è schizzato a 61,6 punti, in decisa crescita dai 58,5 punti di Agosto. Le attese degli analisti, invece, non si spingevano oltre i 58,5 punti.

La lettura finale dell’ indice PMI manifatturiero del mese di Settembre ha confermato la stima preliminare, assestandosi a 55,6 punti, in aumento dai 54,7punti di Agosto. Segno “ meno “ invece, per la rilevazione finale dell’ indice PMI relativo al comparto servizi, che sempre a Settembre, si è assestato a 53,5 punti, in flessione dai 54,8 punti della precedente stima mensile, ma al di sopra dei 53 punti indicati dagli analisti nella stima flash. L’ indicatore composito, che comprende i valori dell’ attività manifatturiera e quelli relativi al settore servizi, ha invece evidenziato un calo a 53,9 punti a fronte dei 54,7 punti di Agosto, che tuttavia è stata minore dei 53,4 punti inizialmente comunicati nella lettura preliminare.

Marcia indietro per l’ indice ISM manifatturiero di Settembre, inflessione a 59,8 punti dai 61,3 puti della precedente stima mensile. Le attese degli analisti per l’ indicatore elaborato dall’ Institute for Supply Management, invece, erano per un calo più modesto, a 60 punti. La lettura di Settembre, seppur in calo, si assesta decisamente oltre la soglia dei 50 punti , sinonimo di espansione.

Variazione mensile positiva per il saldo delle spese per le costruzioni, che secondo le stime diffuse dal Dipartimento per il Commercio nel mese di Agosto sono cresciute dello 0,1%, portandosi a 1.318,5 miliardi di dollari, ma tuttavia al di sotto del +0,4% pronosticato dagli analisti.

Il saldo settimanale delle nuove richieste di mutui ipotecari, diffuso dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ), per la settimana terminata il 28 Settembre, ha rivelato una variazione nulla, rallentando rispetto all’ aumento del 2,9% evidenziato l’ ottava precedente.

Secondo la stima di Agosto elaborata dal Bureau of the Census, gli ordinativi industriali negli Stati Uniti sono aumentati del 2,3%, battendo i pronostici degli analisti, che invece avevano indicato un aumento del 2,1%. Corretta al rialzo la stima di Luglio, che nella lettura finale ha rivelato un +0,5% contro il -0,8% della lettura preliminare. Sostanzialmente in linea con la stima flash, invece, il dato finale per gli ordini di beni durevoli nel mese di Agosto, che ha evidenziato un aumento del 4,4% ( preliminare e consensus +4,5% ). Netta l’ inversione di tendenza rispetto al calo dell’1,2% segnato nel mese di Luglio. Il dato “ Core “ al netto della categoria dei trasporti è rimasto invariato come da stima Flash, a +0,1%, rallentando dal +0,2% della precedente rilevazione mensile.

Il Dipartimento per il Lavoro ha reso noto che nella settimana terminata il 28 Settembre, le richieste di sussidio di disoccupazione sono diminuite di 8 mila unità, portandosi a 207 mila unità. Gli analisti, invece, avevano stimato un calo più contenuto ( -2 mila unità ), a 213 mila unità. Giù anche la media mobile mensile, indicatore più veritiero rispetto alle singole rilevazioni settimanali, scesa di 500 mila unità, a 207 mila unità. Il totale dei richiedenti indennizzo, invece, è sceso di 13 mila unità, portandosi a 1,65 milioni di unità.

Continua ad allargarsi il disavanzo della bilancia commerciale statunitense, che ad Agosto ha evidenziato un rosso di 53,2 miliardi di dollari, in crescita dai -50 miliardi di dollari della lettura di Luglio. Azzeccati i pronostici da parte degli analisti, che avevano indicato un deficit di 53,6 miliardi di dollari.

QUADRO GRAFICO DELL’ORO SUL BREVE-MEDIO PERIODO E MEDIO-LUNGO PERIODO

Dopo la mancata rottura della forte area di resistenza di medio-lungo periodo individuata in area 1.360-1.370 dollari, il prezzo dell’ oro è ritornato lentamente alla base di partenza, ripiegando inesorabilmente, prima in area 1.300 dollari e successivamente scendendo sul supporto di medio periodo che passa in area 1.290-1.280 dollari. Pericolosa la discesa settimanale al di sotto dell’ importante supporto individuato in area 1.220 dollari, la cui perdita potrebbe far mutare aggravare ulteriormente il quadro grafico di breve-medio periodo, nettamente impostato al ribasso. La rottura del supporto appena segnalato ha innescato ulteriori affondi sui minimi da Gennaio, in area 1.160 dollari, con step intermedio in area 1.200 dollari. In area 1.200-1.180, invece, cade l’ importante supporto di lunghissimo periodo, sotto il quale il prezioso metallo giallo potrebbe correre il pericolo di scivolare nuovamente a 1.120 dollari, con step intermedio ancora a 1.160 dollari.

Lo scenario rialzista, sul medio periodo si rafforza soltanto in caso di deciso break-out della forte resistenza in area 1.360-1.370, attivando obiettivi di lungo periodo posti in area 1.400 – 1.450 dollari, mentre il sentiment di breve potrebbe ritornare in fase neutrale soltanto in caso di ritorno oltre area 1.280 dollari Con i mercati azionari globali che non lasciano intravedere segnali di debolezza, il deciso turn-over verso un asset storicamente difensivo come l’ oro, sul lungo periodo, potrebbe ancora tardare ad arrivare.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SULL’ ORO

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ oro che ha preso profitto su 4 obiettivi pronosticati dalla strategia ribassista: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over; nonché sul primo obiettivo indicato dalla strategia Long Intraday

Lo scenario rialzista suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1.207,15 $ e prevede i primi due obiettivi a 1.210 e 1.214,60 dollari, Stop Loss in caso di close orario minore di 1.199,70 dollari. Mantenere le operazioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera oltre 1.214,60 $ per sfruttare possibili allunghi in area 1.217,48 e 1.222,13 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1.206,70 $ in chiusura di candela giornaliera. Long sulla forza in caso di rottura della resistenza a 1.222,13 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di assecondare il movimento rialzista fino a 1.225 e 1.229,70 dollari, esteso a 1.237,30 $; Stop Loss in caso di perdita di 1.210 $ in chiusura giornaliera. Long speculativi in caso di affondo in area 1.168,50 $ per sfruttare possibili rimbalzi in area 1.175,80 e 1.180,30 dollari, estesi a 1.187,65 $; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1.160 $ in chiusura di candela giornaliera.

Lo scenario ribassista, invece, suggerisce di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1.199,70 $; Target Price previsti a 1.196,20 e 1.190,20 dollari, Stop Loss in caso di close orario maggiore di 1.207,15 $. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 1.190,20 $, per cercare di anticipare possibili cali in area 1.187,65 e 1.184,55 dollari; Stop Loss; in caso di ritorno sopra 1.199,70 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione ribassista dovesse spingersi anche sotto quota 1.184,55 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di ricoprirsi a 1.180,30 e 1.175,80 dollari, ed in caso di ulteriori discese a 1.168,50 $; Stop loss in caso di ritorno sopra 1.190,45 $ in chiusura di candela giornaliera. Short Speculativi in caso di allunghi in area 1.237,30 $, per cercare di sfruttare probabili pull-back in area 1.229,70 e 1.225 dollari, estesi a 1.217,48 $; Stop Loss nel caso in cui il movimento rialzista dovesse estendersi oltre 1.250 $ in chiusura giornaliera.

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