Il mercato non fa sconti e agli investitori la trimestrale di Facebook, soprattutto nella parte relativa ai nuovi utenti attivi, non è affatto piaciuta. E’ questo il motivo per il quale ieri c’è stato il crollo di Facebook. La corsa a vendere azioni FB, presto diventata espressione di un vero e proprio panic-selling, ha tra l’altro causato il forte ribasso dell’indice di Wall Street Nasdaq. Dopo il tracollo di ieri, il valore delle azioni Facebook riparte oggi da 154 dollari, quotazione lontanissima da quei 200 dollari di inizio Ottava. Il forte deprezzamento della quotazione FB è entrato addirittura nella storia. Un crollo di questa portata, infatti, rappresenta un caso non comune tra le società tecnologiche americane. A far dedurre questo primato, tristissimo, sono numeri e dati. In appena una seduta, il valore del titolo FB ha perso ben 100 miliardi di dollari. Un posso senza fondo che si è ovviamente tradotto in un grave danno economico, finanziario e di prestigio per il fondatore del social network Mark Zucherberg. Ma perchè affermo che il crollo delle azioni Facebook è entrato nella storia?
La risposta puoi averla da solo, attraverso deduzione, andando a guardare a quelli che sono i precedenti. Nel lontano 22 settembre del 2000, a causa del crack, Intel era arrivata a bruciare a Wall Street più di 90 miliardi di dollari di capitalizzazione battendo il record negativo fino ad allora detenuto dalla Microsoft. L’azienda di Gates, in piena bolla tech, era crollata arrivando a perdere 80 miliardi di dollari (3 aprile 2000). Bene, il crollo delle azioni Facebook di ieri ha stravolto la classifica negativa e ora è la creatura di Mark Zucherberg a vantare questo poco invidiabile primato. Dopo il panic selling di ieri, la capitalizzazione di mercato di Facebook è crollata di 119 miliardi di dollari su quota 510 miliardi con il valore delle azioni Facebook, Inc. Common Stock che ha perso il 19%. Attenzione però perchè la corsa a vendere azioni FB era tutto tranne che inattesa. Sono certo che, in considerazione delle indicazioni già arrivate nel pre-market di ieri, anche tu eri pronto con lo short su Facebook. Le stesse indicazioni del pre-market vedono le azioni Facebook oggi in leggero rialzo. E’ quindi probabile che nella seduta di oggi FB possa ripartire. Certamente, almeno in teoria, comprare azioni Facebook ai prezzi attuali conviene.
E conviene pure a Mark Zucherberg che ci sia quanto prima una risalita delle quotazioni. Il fondatore del social network a causa del crollo di FB ha perso 15,9 miliardi ma soprattutto ha ceduto addirittura 3 posizioni nella classifica dei miliardari stilata Bloomberg. E anche questa caduta è entrata nella storia ovviamente in chiave negativa.
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