Lo scandalo dei dati? Forse dalle parti di Facebook se ne sono (quasi) dimenticati, e quanto accaduto venerdì – quando le azioni Facebook hanno guadagnato il 5% nel trading di fine settimana, registrando un nuovo massimo storico – sembra confermarlo.
La nuova spinta generata venerdì scorso ha infatti condotto il valore di mercato di Facebook a oltre 588 miliardi di dollari, accrescendo ulteriormente il già facoltoso patrimonio netto del CEO Mark Zuckerberg e facendo intendere che la società si è scrollata di dosso gli effetti del grave scandalo sulla privacy che l’ha travolta all’inizio di quest’anno.
La gioia non è ovviamente dei soli investitori retail, quanto anche – e soprattutto – del suo celebre amministratore. Il continuo apprezzamento delle azioni Facebook ha infatti spinto Mark Zuckerberg in cima alla lista delle classifiche degli uomini più ricchi del mondo, giungendo al quarto posto nell’indice Bloomberg Billionaires, proprio dietro a Warren Buffett, con una stima di 79,7 miliardi di dollari (Forbes invece stima che il patrimonio di Zuckerberg sia di “soli” 77,1 miliardi di dollari, posizionandolo al quinto posto dietro il CEO di LVMH Bernard Arnault).
Naturalmente, quanto sopra non sta certo a significare che i mali dei dati di Facebook siano finiti (tutt’altro). Tuttavia, simboleggia come gli investitori non siano più di tanto preoccupati…
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