Gli analisti di Morgan Stanley non hanno dubbi: la raccomandazione overweight sul mercato azionario Usa ossia sulle azioni oggetto di quotazione a Wall Street, è diventata insostenibile. Per questo motivo gli esperti della banca d’affari americana hanno deciso di rivedere al ribasso il rating a equal weight.

A chi interessa questo rating? Ovviamente il downgrade operato dagli analisti è un elemento di cui devono tenere conto tutti quegli investitori che hanno in portafoglio azioni di Wall Street o che, più semplicemente, hanno scelto di investire sugli indici azionari Usa attraverso strumenti derivati come i CFD. Attenzione però, perchè il downgrade di Morgan Stanley sull’azionario americano rappresenta uno spunto anche per chi fa trading sulle azioni europee e italiane. Da sempre la direzione che prende Wall Street rappresenta un faro per gli altri listini. 

Ma perchè Morgan Stanley ha tagliato il rating sull’azionariato Usa? Ad esprimersi sulla questione è stato Mike Wilson, strategist della banca d’affari che, in un suo recente intervento ha spiazzato gli investitori, affermando che la borsa Usa è nel bel mezzo di un trend ribassista che potrebbe addirittura durare fino al 2019. Ovviamente Wilson ha motivato la sua posizione affermando che ogni settore della borsa di Wall Street ha registrato un calo dell’11% o del 12% perlomeno una volta nell’anno in corso mentre alcuni altri settori hanno perso il 18, il 19 o addirittura il 20%. L’analista ritiene che sia l’indice del livello dei prezzi ad ingannare tutti mentre “c’è un sacco di dolore là fuori“. 

Non tutti i settori, comunque, sono esposti allo stesso modo al cambio di indirizzo. Per lo strategist di Morgan Stanley, infatti, “Beni di prima necessità, costruttori di case e altri titoli del comparto semiconduttori, che sono più ciclici, stanno avendo problemi“.

Previsioni Wall Street giugno 2018

Le ultime previsioni sul possibile andamento della borsa di Wall Street nel mese di maggio puntavano su un rialzo. Tuttavia l’alta volatilità mostrata dai listini americani fin dall’inizio dell’anno, ha finito con il condizionare le scelte di investimento spingendo i traders a pensare che la fase rialzista della borsa Usa non sia più così tanto sicura. Le previsioni Wall Street sono state quindi influenzate da quello che viene definito come trading irregolare. Secondo lo strategist di Morgan Stanley: “un mercato ribassista per me non vuol dire necessariamente che il mercato deve scendere del 20%; un mercato ribassista è un ambiente più arduo, dove fare soldi è difficile. La volatilità è molto più elevata, quindi non mi interessa quale tipo di investimento stai facendo, non puoi più correre rischi, non puoi più dire «lo faccio e basta»“.

Da queste affermazioni si possono fare due considerazioni. La prima che fine del trend rialzista non significa crollo della borsa di Wall Street e la seconda che mercato ribassista è un ambiente dove è più difficile fare soldi perlomeno non con la leggera di prima. Il vento sulla borsa di Wall Street, quindi, è ufficialmente cambiato e il rialzo a prescindere non è più garantito. 

Wilson ritiene che l’S&P 500 dovrebbe chiudere il 2017 a quota 2.750 punti. Se tale previsione corrispondesse al vero, e quindi si concretizzasse, questo indice azionario di Wall Street non dovrebbe salire più dell’1% da giugno fino alla fine dell’anno. 

E i traders cosa ne pensano delle previsioni su Wall Street?

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