Il presidente americano Trump ha comunicato ieri sera l’uscita degli Stati Uniti all’accordo con l’Iran sul nucleare. L’intesa, perseguita dalla precedente amministrazione Obama, avevo messo fine alle sanzioni contro l’Iran e riportato Teheran nella comunità internazionale. Dopo la decisione di Trump, peraltro ampiamente prevista nel programma elettorare con cui il candidato alla Casa Bianca aveva vinto le ultime presidenziali, l’orologio torna indietro nel tempo. E’ innegabile, infatti, che la cancellazione dell’accordo non potrà che inasprire i rapporti tra Stati Uniti e Iran. Questa prospettiva poco edificante va inserita in un contesto che vede, oramai da tempo, il Medio Oriente sull’orlo di una guerra regionale tra Israele e la stessa Teheran. La notizia dell’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare con l’Iran, oltre che a rivestire una chiara valenza geopolitica, ha anche un impatto sugli investimenti.

In chiave specupativa gli asset da tenere sotto controllo alla luce della mossa degli Stati Uniti sono principalmente due: quotazione petrolio e cambio Euro Dollaro.

Prezzo petrolio previsioni 

Il prezzo del petrolio nella sduta di ieri ha segnato una serie di oscillazioni da montagne russe. La quotazione del greggio, infatti, è prima salita ai massimi dal 2014 per poi arrivare a perdere ben 4 punti percentuali nel momento in cui il presidente americano ha annunciato la rottura dell’accordo. In pratica fino a prima dell’evento annuncio, gli investitori sono andati long nutrendosi dei rumors per poi vendere dopo l’arrivo della notizia ossia dopo il discorso di Trump. L’andamento impazzito del greggio, però, non si è fermato qui perchè questa mattina sia il prezzo del petrolio WTI che il prezzo del Brent segnano un recupero di circa il 2%. Questo andamento da montagne russe suggerisce di tenere sotto osservazione l’asset petrolio anche nei prossimi giorni. E’ innegabile che gli effetti della decisione degli Stati Uniti saranno chiari soprattutto nel lungo termine. E poi c’è sempre da considerare l’altra grande variabile dell’area del Medio Oriente ossia Israele. 

Quali previsioni sull’andamento futuro della quotazione petrolio è possibile quindi fare? Secondo gli analisti di UBS l’Iran rappresenta oggi “il terzo più grande produttore di greggio interno all’OPEC. Sebbene USA non importino petrolio da lì, le sanzioni penalizzeranno i Paesi che non hanno ridotto i loro acquisti da Teheran. Di conseguenza ci aspettiamo che il prezzo del Brent salga e che la volatilità aumenti nei prossimi mesi“. Alta volatilità si traduce in buone possibilità di fare trading anche con gli strumenti derivati. 

Cambio Euro Dollaro previsioni

Il secondo asset che potrebbe segnare forti variazioni a seguito della decisione di Trump di uscire dall’accordo sul nucleare siglato con l’Iran è il cross EUR/USD. Il grafico relativo all’andamento del cambio nella seduta di ieri non ha registrato variazioni significative. Dal punto di vista analitico, infatti, è proseguito il trend discendente che già da alcuni giorni caratterizza la coppia. Il Dollaro Usa, quindi, ha proseguito il suo apprezzamento nel confronti dell’Euro e addirittura è stata messa discussione la soglia collocata a 1.185. Nonostante la fase ribassista del cross EUR/USD molti analisti ritengono che presto il trend possa mutare e che l’Euro torni a rafforzarsi. La decisione di Trump di cancellare l’accordo con l’Iran sul nuclerare potrebbe sostenere questa tendenza. 

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