Fin dove crescerà il prezzo del petrolio? Questa domanda è tornata ad animare il dibattito tra gli analisti e i traders in considerazione del recente andamento delle quotazioni del greggio. La corsa del petrolio, apparsa quasi irreversibile nelle ultime settimane, ha riportato l’attenzione sulle previsioni dallo spiccato carattere bullish (forse anche eccessivo si potrebbe dire). A fare notizia è stata la presa di posizione di Pierre Andurand che per chi non lo sapesse è considerato oggi uno dei più importanti gestori di hedge fund del settore petrolifero. Secondo questo analista ci sarebbero addirittura le condizioni affinchè il prezzo del petrolio possa arrivare a…300 dollari al barile nel giro di pochi anni. Previsioni simili sulla quotazione petrolio sono quasi al limite con la fantafinanza anche perchè, oggi, il prezzo del greggio è si tonico ma molto molto lontano da questi livelli. Mentre scriviamo la quotazione petrolio si muove in area 73,25 dollari al barile (il Brent) e in area 67,91 dollari al barile (il WTI). Il leggero ribasso del prezzo dell’oro oro potrebbe essere stato causato dal dato macro sulle scorte settimanali di petrolio Usa che è stato pubblicato ieri. L’EIA (Energy Information Administration) ha reso noto che, nella settimana terminata lo scorso 27 aprile, le scorte di petrolio negli USA sono aumentate di 6,218 milioni di barili. mentre le previsioni degli analisti erano fissate su un incremento pari a 0,739 milioni di barili. Nella settimana precedente le scorte di petrolio greggio erano aumentate di 2,170 milioni di barili.
Tornando alle previsioni prezzo petrolio di Andurand, il gestore ritiene che l’attuale riluttanza delle società che operano in campo energetico a investire in nuovi progetti per la produzione della materia prima, porterà appunto il prezzo del petrolio verso i 300 dollari al barile. Andurand, famoso per il suo approccio più bullish che non si può, in alcuni tweet ha scritto che la preoccupazione relativa all’impatto dei veicoli elettrici sulla domanda futura di petrolio sta andando a limitare gli investimenti nei progetti di lungo termine. Secondo il gestore “paradossalmente questi timori sulla domanda potrebbero causare il più grande shock di offerta nella storia“. Andurand ha poi aggiunto che “300 dollari in pochi anni non è un target impossibile“. Le parole shock del gestore di hedge non si sono però fermate qui. Secondo l’investitore, infatti, un prezzo del petrolio a tre cifre non sarebbe un problema per l’economica. Andurand ritiene che l’opinione secondo cui una quotazione del petrolio a tre cifre riduca la crescita dell’economia sia errata.
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