Conti trimestrali molto positivi per Alphabet, la società che sta a monte di Google. Il noto motore di ricerca, ancora una volta, si è rivelato essere l’azienda numero uno al mondo per raccolta pubblicitaria sul web. La trimestrale Alphabet è dimostrato un principio che oramai è dato per assodato da tutti: come Google non c’è nessuno (almeno oggi). Gli scandali sulla privacy non hanno impattato più di tanto sul primo trimestre 2018 di Google. Come, se non oltre, le attese, il colosso del web ha chiuso il periodo da gennaio al 31 marzo con profitti e utile in aumento. L’utile trimestrale di Google, in particolare, ha raggiunto un livello record attestandosi a quota 9,4 miliardi di dollari, ben il 73% in più rispetto allo scorso anno. Nel primo trimestre 2017, infatti, l’utile di Alphabet era stato pari a 5,4 miliardi di dollari. Anche alla voce ricavi, Google ha registrato una performance di capogiro. Il fatturato trimestrale, infatti, è passato da 24,75 miliardi di dollari a 31,15 miliardi di dollari.
Ricavi e utile trimestrale di Alphabet hanno superato le stesse previsioni degli analisti di Wall Street. Gli esperti, infatti, avevano optato per una posizione più soft e prudente sui conti trimestrali di Google ritenendo non entusiasmanti alcuni investimenti realizzati dal colosso di Mountain View come quelli sul cloud computing. Ebbene i conti trimestrali di Google hanno dimostrato che il colosso del web è capace di battere anche i timori degli esperti.
Ovviamente dietro al record dell’utile netto di Google, ci sono anche le modifiche contabili apportate dalla società. Del resto un balzo del 73% della voce utile netto è da capogiro anche con un rullo compressore come Google. In base alle nuove regole contabili vengono messi in bilancio il fair value anche dei titoli non negoziabili. Questa novità ha portato ad un ridimensionamento dell’impatto degli investimenti nelle start up come Uber. La società di Mountain View ha inoltre precisato che l’aumento degli utili è servito a contenere l’incidenza dei costi sostenuti per reindirizzare gli utenti sul motore di ricerca. Sempre dai conti trimestrali di Google emerge anche che le spese di traffico hanno registrato una progressione del 35% rispetto allo scorso anno toccando quota 6,3 miliardi di dollari.
Gli ottimi conti trimestrali di Google alimentano le previsioni degli analisti sul futuro. Secondo un’indagine che è stata condotta da eMarketer, Google entro il 2018 potrebbe avere una quota di mercato pari al 31,7%. Si tratterebbe di un risultato eccezionale che confermerebbe ancora di più Alphabet come leader mondiale del settore pubblicità online.
Insomma ci sono almeno due buone ragioni per comprare azioni Alphabet e comunque investire sulle azioni Google attraverso gli strumenti derivati come il trading di CFD. Il primo motivo riguarda il passato ossia i conti del primo trimestre 2018 mentre il secondo motivo riguarda il futuro ossia le previsioni sull’andamento della società nella parte restante dell’esercizio 2018.
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