Il prezzo del petrolio oggi regista un rialzo deciso. Mentre scriviamo le quotazioni del greggio WTI sono in aumento del 2,43% a quota 64,97 dollari al barile mentre le quotazioni del Brent segnano un aumento del 2,4% a quota 70,3 dollari al barile. L’entità dell’aumento del prezzo del petrolio spinge ad affermare che quella di oggi sarà una seduta sicuramente caratterizzata da un trend positivo. In poco tempo, in pratica, le quotazioni del greggio hanno recuperato una parte molto consistente dei ribassi emersi nelle scorse sedute. Come emerge dal grafico della quotazione petrolio, il rally di oggi permette di allontanare gli spettri negativi. 

L’aumento del prezzo del greggio va inquadrato nella giusta prospettiva in modo tale da avere a disposizione chiari segnali per capire se e quanto il rally delle quotazioni possa durare. I motivi alla base dell’aumento del greggio sono essenzialmente due, tre al massimo. C’è anzitutto la questione relativa alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’allentamento dei timori relativi all’aggravarsi della battaglia dei dazi tra i due paesi, rappresenta un elemento positivo per il prezzo del greggio. Nei giorni scorsi, proprio l’intensificarsi della crisi aveva deterninato un calo del prezzo del greggio. Adesso, invece, le parole del presidente cinese Xi Jinping hanno riportato più tranquillità e gli investitori sono tornati a comprare. Il settore fattore alla base dell’aumento delle quotazioni dell’oil riguarda l’Arabia Saudita. Riad è da sempre fautrice della proroga dei tagli alla produzione di greggio. Adesso l’Arabia Saudita avrebbe anche aperto la porta alla possibilità che le quotazioni dell’oil raggiungano gli 80 dollari al barile. Ovviamente le previsioni sul prezzo del greggio a 80 dollari sono solo un auspicio dell’Arabia Saudita ma è comunque significativo che uno dei più importanti paesi produttori abbia aperto la porta a questo obiettivo. Accanto a Cina e Arabia Saudita c’è poi un altro (mezzo) fattore alla base dell’aumento delle quotazioni del greggio. Il rally dell’oro nero è stato attivato dalla crescente tensione internazionale attorno alla Siria. Ieri sera si è riunito il Consiglio dell’ONU e la prospettiva di una azione militare contro Damasco da parte di una coalizione a guida Usa è ritenuta sempre più alta. Ovviamente un attacco da parte degli Stati Uniti potrebbe generare numerosi, e terribili, effetti a catena vista la presenza dei russi accanto ad Assad. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Piattaforme consigliate per fare trading CFD sul petrolio

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 50€
Regulated CySEC License 247/14
Conto di pratica gratuito da 10.000€
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
SCOPRI DI PIÙ Fineco recensioni » * Avviso di rischio

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.