Inflazione Usa e siluramento di Tillerson da parte del presidente americano Trump sono i due eventi fondamentali per comprendere quale sarà la direzione del cambio Euro Dollaro nei prossimi giorni. Sul Forex quella di ieri è stata una giornata molto movimenta soprattutto per quello che riguarda il cross Eur/Usd. Oggi non dovrebbe essere da meno visto che mentre scriviamo il cambio Euro Dollaro si muove in area 1,2391. Il leggero indebolimento del Biglietto Verde, dal punto di vista tecnico, sposta oggi la nuova resistenza a 1,2410. Si tratta di un target che non sembra essere affatto facile da raggiungere. Prima infatti di poter vedere una nuova accelerazione di Euro/Dollaro, sarà necessaria l’attivazione di una fase laterale di accumulazione. Appunto per questo motivo nel breve termine le previsioni sul cambio Euro Dollaro appaiono più contrastate che mai.
L’andamento di oggi del cross è frutto di quello che è avvenuto ieri. Il Forex è stato ovviamente alle prese con il dato sui prezzi al consumo Usa (scontato) e con l’inattesa notizia del defenestramento di Tillerson da parte di Trump.
Capitolo inflazione. L’indice dei prezzi al consumo standard e quello nella variante core non ha riservato variazioni di effetto allinenandosi invece a quelle che erano le attese. Nel dettaglio l’inflazione Usa afebbraio è salita al 2,2% dal 2,1% del mese precedente mentre la crescita dei prezzi depurati dalle componenti più volatili (inflazione core) è stata dell’1,8%. Inflazione completa e inflazione core dimostrano solo una cosa: non ci sono segnali di un riscaldamento dei prezzi. Il market mover relativo all’inflazione è strettamente connesso con le previsioni sulle prossime decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Ebbene proprio perchè non c’è stato alcun riscaldamento, le stime sul fatto che non ci dovrebbero essere nel 2018 più di tre rialzi dei tassi da parte della Fed sono state confermate.
Se per quello che riguarda l’inflazione non ci sono state novità, più complesso è il caso del siluramento di Tillerson da parte dello stesso Trump (con un tweet). L’allontamento del Segretario di Stato e la sua sostituzione con Pompeo è tutto da interpretare. Ci sono analisti che affermano che esso sia un segnale in vista della prosecuzione dell’intensificarsi della guerra sui dazi e ci sono analisti che ritengono invece che il defenestramento di Tillerson sia un chiaro segnale rivolto all’Iran. Con il fronte Nord Corea che per ora è stato chiuso, gli Stati Uniti potrebbero puntare a ridurre il dinamismo di Teheran in Medio Oriente. Insomma l’allontamento di Tillerson per ora, oltre a ribadire l’imprevedibilità di Trump in tutti i settori, aggiunge ben poco. Evidentemente però quel poco è bastato all’andamento del cross Eur/Usd.
Le previsioni di breve e medio termine sul cambio Euro Dollaro non possono che essere contrastate e di difficile interpretazione. E’ questa una fase storica in cui ci sono segnali trading molto divergenti tra loro e appunto per questo motivo non è facile stabilire quale potrebbe essere la direzione del cross. Guardare all’andamento del grafico del Dollar Index può essere di aiuto. Dal punto di vista dell’analisi tecnica Forex su Eur/Usd comunque, un ritracciamento sarebbe possibile solo con il cross sotto il supporto a 1,2550.
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