Ancora non ci sono indicazioni precise sulle tempistiche ma la quotazione di Dropbox sul listino della borsa di Wall Street non dovrebbe poi essere così lontana. Dopo la pubblicazione del documento informativo da parte della stessa società, sono ora in tanti a chiedersi se Dropbox sarà una nuova Facebook o invece una nuova Snapchat. Questo dubbio è una sorta di modo originale per sapere se la quotazione di Dropbox a Wall Street sarà un successo o un insuccesso come è stato, perlomeno in parte, nel caso di Snap. Successo o insucceso di Dropbox potrebbero già dipendere da quello che sarà il prezzo di quotazione. Questa indicazione, infatti, potrebbe rivelarsi determinante per capire se conviene o meno comprare azioni Dropbox in fase di collocamento.
Per ora la società non ha reso noto il prezzo preciso ma solo un range o intervallo di prezzo. Nel Documento sulle condizioni, i dettagli e le caratteristiche dell’IPO Dropbox si afferma che l’obiettivo è arrivare a una valutazione compresa tra i 7 e gli 8 miliardi di dollari. Di conseguenza il prezzo delle nuove azioni Dropbox dovrebbe essere compreso tra i 16 e i 18 dollari. Considerando che la società punta ad emettere 36 milioni di titoli, la valutazione complessiva dovrebbe essere pari a 7,4 miliardi di dollari, sotto i 10 miliardi di dollari ipotizzati in un primo momento.
L’obiettivo del collocamento è quello di rastrellare oltre 600 milioni di dollari. Nel documento di quotazione diffuso ieri, Dropbox ha anche reso noto che Salesforce.com avrà un ruolo molto importante nell’operazione. La soceità, infatti, si è impegnata formalmente ad acquistare 100 milioni di azioni Dropbox nell’ambito di un private placement.
Questo impegno sembrerebbe suggerire che l’IPO Dropbox conviene. Ovviamente tra i motivi per cui comprare azioni Dropbox in fase di collocamento conviene ci sono anche fattori più propriamente economici. Nel 2017, infatti, la società ha registrato in fatturato pari a 1,11 miliardi di dollari con una crescita del 31% rispetto all’anno precedente. In attesa di conoscere quello che sarà il prezzo definitivo dell’Ipo nonchè i pareri degli analisti e degli investitori più importanti, ci si può spingere ad affermare che con la quotazione in borsa, Dropbox punta ad avere nuovi mezzi per entrare in concorrenza con Google, Microsoft e Amazon, ossia con i colossi tech di Wall Street. Rispetto a queste società, però, Dropbox presenta un modello di business molto diverso. Tutto, infatti, si basa sulla fornitura di un account gratuito con una capacità di 2 GB di base, estendibili, in vari modi, fino a 18 GB in totale. Ad esempio, si guadagnano 500 MB per ogni nuova persona invitata che si registri al sito e installi il software sul proprio computer. È possibile aumentare ulteriormente lo spazio gratuito collegando il proprio account ai social network (fino a 640 MB) oppure usando le versioni beta del programma (fino a 5 GB). I piani tariffari a pagamento consentono di incrementare lo o spazio fino a 1TB e di guadagnarne altro spazio invitando nuov utenti.
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