La volatilità è la caratteristica principale dell’andamento del cambio Euro Dollaro nelle ultime settimane. Anche in considerazione di un quadro macro molto incerto, il cross Eur/Usd con i suoi continui e bruschi movimenti oscillatori garantisce evidenti occasioni di trading per gli investitori che sono soliti puntare sul Forex. La volatilità è però anche un problema. Se infatti, come è emerso la scorsa settimana, manca una direzione precisa, allora eleborare delle previsioni sull’andamento del cambio Euro Dollaro diventa molto difficile. Le variabili che vanno ad impattare sulle oscillazioni di questa coppia valutaria sono tantissime e, rispetto al passato, avere un quadro completo non è più un gioco da ragazzi.
La scorsa settimana sono stati pubblicati i dati sul mercato del lavoro Usa. Più che sul tasso di disoccupazione gli investitori hanno preferito accendere un faro sulle non farm payrolls di febbraio. Il Dipartimento del Lavoro americano ha reso noto che sono lo scorso mese sono stati creati ben 313.000 posti di lavoro nel settore non agricolo. Si è trattato di un dato molto positivo poichè le stime del consensus puntavano su un dato pari a 200.000 nuovo posti di lavoro. Le ripercussioni sul fronte valutario, e qundi sull’andamento del cambio Euro Dollaro, sono state immediate. Le non farm payrolls Usa, infatti, hanno dato una forte spinta al Dollaro nel breve termine. Questo movimento è stato ovviamente occasione di trading per chi aveva aperto una posizione sul cross Eur/Usd. Il dato sui nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo è però importate soprattutto sul lungo termine. Si può infatti ritenere che le previsioni sul cambio Euro Dollaro 2018 possano essere influenzate dall’aumento delle possibilità che la Federal Reserve possa decidere di alzare i tassi di interesse perlomeno quattro volte nel corso del 2018. Le aspettative sul rialzo dei tassi di interesse sono uno dei grandi fattori che influenza le previsioni Eur/Usd sul 2018.
Dal punto di vista tecnico il cambio Euro Dollaro continua a muoversi nel range compreso tra 1,22 e 1,23. Nonostante la crescita del Biglietto Verde, quindi, il cross Eur/Usd continua ad essere molto volatile e a non fornire indicazioni precise con l’attivazione di un trend definito. In pratica quello che sembra mancare è la classica spinta decisiva che sia capace di far prendere al cambio Euro Dollaro una strada ben precisa. Questa situazione è apparsa in tutta la sua chiarezza nel corso della scorsa settimana. Sono bastati alcuni segnali positivi presenti nel discorso del governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi, a far risalire l’Euro. La valuta comune europea si è rafforzata sul Dollaro nonostante dal board della BCE non siano arrivate novità reali. In altre parole è l’Euro la moneta a dettare il ritmo e quindi, alcune semplici parole di Draghi sono bastate a riattivare le aspettative sulla moneta europea con rafforzamento del cambio Euro Dollaro.
La morale della scorsa Ottava è chiara: fare previsioni sul cambio Euro Dollaro non è semplice in questa fase. Nell’elaborazione di una strategia trading sul cross Eur/Usd sarà necessario tenere in debita considerazione questa situazione onde evitare di ritrovarsi su posizioni bruciate.
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